Hai il mio maglione

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"Annabel girati. Non guardare" strillava fra le lacrime sua madre.
"Deve guardare! Devi capire che cosa succede a chi mi tradisce" gridò suo padre con un ghigno malefico.
"Mamma" supplicò la bambina fra le lacrime, "le fai male papà. Smettila!"
"Devo farle male! Deve soffrire questa lurida puttana! Crucio!" Gridò a pieni polmoni.
Strilla più potenti riempirono la stanza, facendo piangere disperata la bambina, che non poteva voltarsi o chiudere gli occhi.
Aveva stregato anche lei, così da costringerla a guardare.
Si fermò dopo minuti interminabili di torture. Sembrava avesse finito, ma la madre di Annabel sapeva che non poteva essere finita così.
Aveva fatto qualcosa di imperdonabile e suo marito non l'avrebbe mai lasciata vivere dopo quell'affronto.
Strisciò vicino alla bambina, che tremava terrorizzata.
"Mamma" disse con un filo di voce.
"Shh. Non parlare bambina mia. La mamma ti ama e da adesso in poi te la dovrai cavare da sola. Ricordati quello che ti ho insegnato: il sangue non fa il mago. Sei una grande strega Annabel, sei destinata a grandi cose. Mi dispiace non averti salvato da quest'uomo, ti dovrai salvare da sola. Spero che un giorno potrai perdonarmi per averti abbandonato così presto. Scappa appena puoi da quest'uomo e non fidarti mai delle persone, ma dei loro occhi. Quelli non mentono mai."
"Avada Kedavra!" 
Un fascio di luce verde colpì la schiena della donna, facendola cadere a terra. Era morta. Lui l'aveva uccisa.

Annabel si svegliò di soprassalto tremante.
"Mamma!" Gridò la ragazza, mentre il cuore le batteva forte nel petto.

"Avery sta tranquilla, era solo un incubo" la consolò Malfoy andandole vicino.
"Tu che ci fai qui?" Chiese la ragazza ancora terrorizzata.
"Sei tu che sei nel mio letto" puntualizzò il ragazzo con un sorriso gentile, mentre con una mano le accarezzava la guancia. "Sono questi i ricordi che non ti permettono di dormire?" Chiese il biondo, non ottenendo nessuna risposta.
"Avery come pensi che possa aiutarti se non mi dici cosa non ti permette di dormire?" Gridò il ragazzo alterato alzandosi dal letto.

Lui stava cercando d'aiutarla.
Stava preparando ogni tipo di pozione che aiutasse a dormire, invece di concentrarsi sull'armadio o su come uccidere Silente e lei non collaborava.

"Non ho chiesto il tuo aiuto infatti!" Rispose.
Prima la trattava con freddezza, poi scompariva senza dire nulla e aveva anche il coraggio di arrabbiarsi se lei non si fidava a raccontargli segreti che solo Daphne conosceva.

Si alzò dal letto, non curante che il maglione del ragazzo le coprisse a malapena le mutande.
Prese le sue cose e si diresse verso la porta per uscire da quella stanza.

"Dove stai andando Avery?" Chiese cercando di mantenere un tono di voce calmo.
"In camera mia!" Rispose furente la ragazza.

Lui la fermò tirandola per un braccio, cercando di farla rimanere lì con lui.

"Che cosa vuoi?" Chiese irritata.
"Non puoi andare in camera tua, ci sono Daphne e Blaise."
"E tu che ne sai? Te ne sei andato. Non sai cos'è successo!"
"Tiro a indovinare. Se tu sei qui a dormire sapendo che in qualsiasi momento possa entrare Nott, o sei matta, dopo la minaccia che ti ha fatto in treno, o Daphne e Blaise hanno chiarito e sono in camera a festeggiare!"
"Staranno sicuramente dormendo a quest'ora!" Rispose liberandosi dalla stretta del ragazzo.

"Hai il mio maglione" disse, cercando un pretesto per farla rimanere.

La ragazza sorrise con aria di sfida.
Fece cadere a terra le sue cose e con la faccia impassibile, si levò il maglione del ragazzo, rimanendo così solo in intimo.

Con gli occhi facevano l'amore|| Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora