Come tutto è iniziato

2.4K 93 9
                                    

Era il primo settembre e stava per iniziare un nuovo anno scolastico nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

Annabel si stava incamminando verso il binario 9 3/4.
Era stanca e dolorante, le ferite nella schiena le bruciavano e ogni tanto poteva sentire le gocce di sangue seguire il profilo della sua spina dorsale, macchiando così la sua camicia bianca.

Suo padre le aveva fatto passare una delle sue magiche notti.

Era tornato a notte fonda e farfugliava qualcosa sul Signore Oscuro e sul fatto che non aveva scelto casa sua, per fare qualcosa che Annabel non aveva capito.

Le era bastato intercettare la parola "Signore Oscuro" per farle venire in mente un piano suicida: leggere la mente di suo padre per capire i suoi piani e spifferarli poi al ministero della magia, così da mettere finalmente fine alla vita di suo padre.

Ovviamente non ci riucì, era un mago troppo potente e si era accorto quasi subito di cosa stesse facendo sua figlia.

Annabel ottenne così una notte di torture e di strilla divertite di suo padre.

Teneva stretta la sua borsa mentre cercava un posto nel treno, che da lì a poco sarebbe partito per Hogwarts.
Sarebbe stata un intero semestre lontana da suo padre e questo risultava essere uno spiraglio di luce nella sua buia vita.

Si sedette nella cabina dei serpeverde, che era ancora, sorprendentemente, vuota.

Custodiva la sua borsa come se fosse un tesoro raro e prezioso.
Dentro ad essa infatti vi era, a parte qualche libro e centinaia di galeoni, presi dalla fortuna che sua madre le aveva lasciato segretamente nella banca dei maghi, la cosa più preziosa posseduta da Annabel: il quadro di sua madre.
Era l'unica cosa che le era rimasta di lei.

"Madre state bene?" Chiese la ragazza aprendo leggermente la sua borsa, "Era pieno di babbani in stazione ed ero in ritardo. Ho dovuto correre"
"Diciamo che non è la prima classe alla quale ero abituata da viva" rispose ridendo la donna, mentre si sistemava l'abito elegante con cui era ritratta.
Guardò poi sua figlia e il suo sorriso si affievolì.
La ragazza era visibilmente stanca e aveva dei lividi violacei sul collo.
"Ti ha torturata ancora non è vero?"
"Madre..."
"Ragazza mia devi smetterla di andargli contro. Devi assecondarlo, o ti farà arrivare alla morte come-"
"Come ha fatto con te. Lo so. C'ero anche io e rivivo quella scena tutte le notti" sospirò la ragazza. Una lacrima le scese, bagnando così, la sua guancia candida.

"Usa l'incantesimo per sistemarti prima che qualcuno se ne accorga" Le disse, prima di scomparire dal quadro.

La ragazza fece come le aveva detto la madre e sistemó la sua borsa nello spazio sopra al suo posto.

"Annabel" le sorrise una ragazza dai capelli biondi che si stava sedendo di fronte a lei. "Perchè piangi? Non sarà mica ancora per quell'elfo domestico? Ti ho detto mille volte che mi dispiace, ma aveva sbagliato i miei biscotti." Le disse la ragazza sollevando gli occhi al cielo.
"Daphne" sorrise Annabel, "Non aveva sbagliato i tuoi biscotti. Erano quelli, solo che invece d'avere 5 gocce di cioccolato a biscotto ne avevano 7. Dolly lo aveva fatto per farti felice" puntualizzo.

Daphne Greengrass era da sempre la migliore amica di Annabel.
Si conoscevano fin da piccole e passavano intere giornate insieme.

All'età di sette anni aveva fatto uccidere l'elfo domestico di Annabel, perché aveva sbagliato la quantità di gocce di cioccolato nei suoi biscotti.
Annabel c'era rimasta malissimo e aveva pianto la morte del suo elfo domestico per giorni, guadagnandosi così, numerose torture da suo padre perché: "Una purosangue non prova compassione per i suoi elfi domestici!" Le aveva gridato, mentre utilizzava il suo incantesimo preferito contro la figlia: Crucio.

Con gli occhi facevano l'amore|| Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora