Una stronzata come i sentimenti

1.4K 70 8
                                    

L'orologio rintoccò la mezzanotte e Silente diede l'annuncio che la festa era finita e che tutti gli studenti dovevano tornare nei loro dormitori.

I serpeverde furono, stranamente, i primi ad obbedire. Nessuno sapeva che nella loro stanza comune la festa sarebbe continuata.

Arrivarono nei sotterranei correndo e con un tocco di bacchetta insonorizzarono la stanza e misero della musica.
Fecero comparire tavoli pieni di alcol, e la vera festa iniziò.

"Come procede il piano per far impazzire Malfoy?" Chiese Daphne mentre si avvicinava ad Annabel, la quale era intenta ad osservare il gruppetto composto da Malfoy, Zabini, Tiger e Goyle parlare.
"Uno schifo!" Rispose la ragazza senza spostare lo sguardo dai ragazzi.

Stavano parlando di quidditch, più precisamente degli schemi di gioco che avrebbero utilizzato nella prossima partita contro i Grifondoro.
"Non sarà troppo difficile batterli. Hanno lenticchia come portiere" disse con un ghigno divertito Malfoy, mentre sorseggiava del vino elfico.

Non era la sua bevanda preferita. Anzi, quasi la odiava. Ma non riusciva più a bere del firewhiskey senza pensare alla ragazza dagli occhi neri e da come due mesi prima aveva buttato giù, senza prendere fiato, il bicchiere che le aveva offerto.

Era cosciente d'averla trattata freddamente nella stanza delle necessità un'ora prima, ma era stato più forte di lui.

La speranza che la ragazza lo potesse aiutare, gli aveva donato per pochi secondi una visione ottimistica del suo futuro. Gli aveva fatto credere che sarebbe sopravvissuto, che avrebbe portato a compimento il suo compito e che suo padre finalmente sarebbe stato liberato da Azkaban.

Vedere tutta quella speranza frantumarsi sotto ai suoi piedi gli aveva annebbiato la mente e lo aveva portato a trattare freddamente l'unica ragazza che in quel periodo non riusciva a maltrattare, come invece faceva con tutti gli altri.
Da quando l'aveva difesa da Nott su quel treno, non riusciva più a trattarla come aveva sempre fatto con tutti. Con superficialità e arroganza.
Questa situazione gli era capitata solo con altre due persone: Sua madre e Blaise.
Le uniche due persone per cui avrebbe donato la vita.

Era una distrazione. Doveva liberare la sua mente da lei e dai suoi occhi neri.

"Annabel ci sta guardando" ghignò malefico Tiger, mentre ricambiava lo sguardo della ragazza leccandosi le labbra, "Quel vestito da pirata le sta proprio bene, non mi ero mai accorto che avesse delle curve così sensuali. Senza vestiti devono essere ancora megl-" non potè finire la frase che il vino elfico del biondo gli si riversò su tutta la faccia.

Zabini rideva a crepapelle, mentre Tiger e Goyle lo guardavano perplessi.
"Ma che ti prende?" Chiese Tiger cercando di ripulirsi la faccia con un tovagliolo.

Annabel e Daphne si avvicinarono ai ragazzi per capire cosa stesse succedendo.

"Il tuo viso mi irritava!" Rispose compiaciuto Malfoy, mentre si versava altro vino elfico.
"Ha ragione Nott, sei completamente impazzito quest'anno!" Protestò Tiger andando via indignato con Goyle.

"Ma che succede?" Chiese Daphne.
Zambini cercò di darsi un contegno prima di rispondere alla domanda della fidanzata, ma con scarsi risultati.
"Succede che Draco è ge-"
"Geneticamente gentile con tutti tranne che con Tiger" intervenì il biondo, sorridendo in modo angelico alla ragazza.
"Tu gentile?" Rispose la bionda alzando gli occhi al cielo. "Se tu sei gentile io sono una santa!"

Blaise riprese a ridere più forte di prima, mentre stringeva fra le sue braccia la ragazza, "Ecco perché la amo" disse ridendo.

A quelle parole Daphne smise di ridere e diventò rossa d'imbarazzo.
"Cos'hai detto?" Chiese togliendosi dalle braccia del ragazzo.
"Che ti amo" rispose lui con un sorriso dolce sulle labbra.
Daphne guardò il ragazzo negli occhi per qualche secondo, prima di correre nella sua stanza.

Con gli occhi facevano l'amore|| Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora