La divisa pulita

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Annabel si svegliò di soprassalto, sentendo qualcuno che provava ad entrare nella stanza.

"Malfoy svegliati! Qualcuno sta provando ad entrare!"
"E allora aprigli così smettono di fare tutto questo rumore!" Rispose sbuffando il ragazzo mentre si girava dall'altra parte.
"Svegliati! Vuoi che ci vedano insieme?" Chiese bisbigliando con tono contrariato.
Il ragazzo sbuffò prepotentemente e si alzò dal letto.
Si rimise i boxer che avevano lanciato per terra la sera prima e la ragazza fece la stessa cosa.

Decise di nascondersi in bagno e mentre sorpassava il ragazzo che si dirigeva verso la porta, lui le diede uno schiaffo sul fondoschiena.
"Stavi meglio senza quei pezzi di stoffa addosso!" Disse con il suo solito ghigno.
"Sta zitto e cerca di mandare via chiunque sia alla porta. Così potrò tornarmene in camera mia e mettere fine a questo incubo!" Bisbigliò la ragazza alzando gli occhi al cielo.
"Non mi sembrava stessi avendo un incubo ieri notte mentre gridavi il mio nome!"
"Malfoy!" Strillò la ragazza indignata.
"Esatto proprio quello solo che lo gridavi ansimando!"
"Ti piacerebbe, non eri minimamente vicino al farmi gridare il tuo nome!"

"Malfoy apri!" Gridò la voce fuori dalla stanza mentre continuava a sbattere il pugno sulla porta.
"Arrivo!" Gridò alzando gli occhi al cielo, mentre la ragazza socchiudeva la porta del bagno.

Draco aprì la porta, mostrando la figura di Zabini che alterato entrò nella stanza.

"Ma si può sapere perché ci hai messo tanto?" Chiese mentre si guardava intorno con fare sospetto.
"Stavo facendo la doccia." Mentì lui.
"Da solo?" Chiese lanciandogli un occhiolino malizioso.
"Ovvio. Con chi se no?!"
"Magari con qualche ragazza..." rispose in modo vago.
"Ma figurati!" Ghignò il biondo mentre si sedeva sul letto.
"Stai rimandando a secco in questo periodo. Le donne non cadono più ai tuoi piedi?" Chiese in modo ironico il moro sedendosi vicino al suo amico.
"Ma figurati! Le donne cadono tutte ai miei piedi. Infatti questa notte ho avuto compagnia"
"E lei dov'è?"
"È nel suo dormitorio. Io non dormo con le mie vittime, queste cose sdolcinate le lascio a te!" Mentì il ragazzo cercando di sviare il discorso.

Il moro sorrise a quelle parole e poi si voltò verso il suo amico, "Ascolta per ieri sera mi dispiace, non dovevo usare quel tono con te, ma non mi piace come ti stai riducendo"
"Non ti preoccupare, ho esagerato anche io. Allora dimmi ha accettato?"

"E dai furetto! Sto congelando qua dentro. Non è il momento di metterti a fare gossip!" Imprecò Annabel mentre ascoltava la conversazione dei due ragazzi.

"Si." Rispose Blaise con un sorriso a 32 denti.
"Sono felice per voi" disse il biondo cercando di mostrare un sorriso convinto.

Il moro rise di gusto vedendo il sorriso finto del ragazzo e si alzò dal suo letto.
"Vado prima che Daphne si svegli e si accorga che non ci sono"
Si aviccinò alla porta, ma prima d'aprirla si fermò, si voltò verso il suo amico e sorridendo disse: "Ah quasi dimenticavo. Ho preso un paio di calze e una divisa pulita per Annabel, così appena esce dal bagno si può cambiare."

Mise i vestiti nel mobile vicino alla porta e senza lasciare il tempo ai due di controbattere uscì dalla stanza.

Annabel uscì dal bagno tremante e lanciò un'occhiataccia al biondo che rideva seduto sul suo letto.

"Le donne cadono tutte ai miei piedi" lo imitò, "Non dormo con le miei vittime."
"Ti credi spiritosa Avery?" Chiese il ragazzo sorridendo.
"Abbastanza si" rispose in tono ironico.
"Te lo faccio vedere io cos'è divertente!" Si alzò dal letto e si avvicinò velocemente a lei.
La prese in braccio contro la sua volontà, e la mise sotto all'acqua ghiacciata della doccia.

"Questa me la paghi!" Gridò, mentre le tremavano i denti dal freddo.

Lui la guardò e il suo ghigno malefico si trasformò in un sorriso.
Si avvicinò a lei, andando così sotto al gettito d'acqua fredda.
Le prese il viso fra le mani e la baciò.

"E così non ero minimamente vicino dal farti gridare il mio nome eh?"
"Assolutamente!" Rispose lei incrociando le braccia al petto.

Il ragazzo sorrise di nuovo, e girò la manopola della doccia.

L'acqua diventò bollente riscaldando così la ragazza, che smise finalmente di tremare.

"Come fai ad avere l'acqua calda? Non va nei sotterranei" chiese stupita.
"Vedi Avery, essere un ragazzo viziato ha i suoi vantaggi. Basta chiedere una cosa e mio padre me la da. Ho accennato il problema e di come una certa ragazza si lamentasse continuamente del freddo, ed ecco l'acqua calda." Rispose prima di iniziare a baciare appassionatamente il collo della ragazza e spostando le sue mani, dal suo viso al suo fondoschiena.
"Quindi ottieni tutto ciò che vuoi, chiedendo a tuo padre?" Chiese, cercando di non farsi distrarre da quelle mani che ancora una volta contemplavano il suo corpo.
"Non proprio. Ci sono cose che mio padre non mi può procurare. In quei casi me la cavo da solo e riesco sempre ad ottenere ciò che voglio. Sempre."

La ragazza si lasciò andare alle mani esperte del ragazzo, che dalle sue natiche erano passate alla sua intimità.
Non ci volle molto perchè raggiungesse l'orgasmo, ma dovette morsicarsi la lingua per non strillare il suo nome.
Non poteva dargliela vinta.

Si riprese dai brividi di piacere che le avevano pervaso il corpo e gli baciò il collo.
Si alzò in punta di piedi e gli diede un bacio sulle labbra.

Sentiva la sua eccitazione farsi prepotente nei boxer, e sorrise compiaciuta.

Abbassò la sua mano, e con un dito gli sfiorò il petto, poi il ventre fino ad arrivare al bordo dei boxer.

Vi si intrufolò sotto ad essi, facendo sospirare il ragazzo.

"Ci sono cose Malfoy, che semplicemente non si possono ottenere." gli disse all'orecchio.

Gli tirò l'elastico dei boxer, chiuse il gettito dell'acqua e uscì dal bagno con un sorriso soddisfatto.

"E dai Avery. Non puoi lasciarmi così!" Strillò il ragazzo mentre la seguiva in camera.

Con gli occhi facevano l'amore|| Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora