Ti prego

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Malfoy si stringeva nel mantello, mentre tornava al castello.
Dopo la sua discussione con Piton aveva passato il resto della giornata a Hogsmeade.

Per quanto gli dasse fastidio, quel pipistrello gigante aveva ragione. Le vacanze di natale sarebbero iniziate tra una settimana e lui ancora non aveva portato a compimento nessuna delle missioni affidategli.

Era andato nel lato oscuro della cittadina a trovare qualcosa che avrebbe potuto uccidere Silente, ma serebbe stato l'ultimo tentativo. Se anche quello non avrebbe funzionato avrebbe fatto da solo, sarebbe andato direttamente dal preside e l'avrebbe ucciso lui.

Come piano B, aveva pensato ad un veleno, ma non potendo darglielo così, aveva deciso di mischiarlo con una bottiglia di un rinomato liquore.

Avrebbe convinto la testa vuota del professor Lumacorno a regalarlo per natale a Silente, così almeno avrebbe incastrato anche quello stupido professore.

Era colpa sua se non parlava più con Annabel, sua, della sua stupida cena di natale e di Potter, che aveva osato invitare la sua Annabel.

Solo all'idea d'averla per la prima volta vista come sua, un brivido lungo la schiena lo pervase e si trovò a guardare il suo riflesso su una vetrina.

Aveva ragione Blaise, gli bastava pensare a quella ragazza per sorridere, per tornare il ragazzo di un anno prima, con la spensieratezza e l'immaturità di un normale adolescente.

"Ma guarda chi si vede." disse una ragazza dai capelli marroni, mentre si avvicinava a lui.
"Piccola Greengrass, cosa ci fai qui?" Chiese il biondo distogliendo lo sguardo dal suo riflesso e spostandolo sulla ragazza alle sue spalle.
"Niente di che. Passeggiavo." Rispose con tono misterioso, mentre si avvicinava al ragazzo.
"Ha ragione Zabini sai, torni quello di una volta quando pensi a lei"
"Come scusa?"
"Non fare il finto tonto Draco, so che te la scopi ogni notte, ma non ti preoccupare ti ho perdonato. Ho pensato io a come levartela di torno." si mise a ridere, con una risata che fece accapponare la pelle del ragazzo. Una risata malignia e prina di astio, che stentava a credere potesse arrivare da quella ragazza minuta.

La rabbia prese il posto della paura e con fare deciso la spinse contro al muro.
"Se le hai torto anche solo un capello, giuro che ti uccido."
La ragazza rise ancora più forte, come se quello che stesse dicendo il ragazzo fosse esilarante.
"Non giocare con il fuoco Astoria, non ho paura d'ucciderti." disse mentre stingeva le mani sul suo collo esile, ma nemmeno quello fece fermare la risata della ragazza.
"So che ne sei capace amore mio"
"Non chiamarmi così"
"Ti ci abbituerai non ti preoccupare. Siamo destinati a stare insieme."
Questa volta fu il ragazzo a ridere amaramente e il gighno malefico di lei si affievolì.
"Io e te non siamo destinati proprio a nulla. Non ti sposerò. Ne adesso ne mai."
"Non lo direi così in fretta se fossi in te. Ma ti lascio del tempo per pensarci, mettiti in testa però che se non ti posso avere io non ti potrà avere nessun'altra, soprattuto una sgualdrina come Ann-"

Uno schiaffo in pieno viso la colpì e lo schiocco sulla sua pelle candida riepì il silenzio di quella sera di Dicembre.

"Non dire il suo nome. Non sei degna nemmeno di quello."

Un'altra risata malefica fuoriusì da quel esile corpo, "Tra pochi giorni il suo sacro nome sarà inciso su una tomba e quella sgualdrina raggiungerà finalemte sua madre."

"Che cosa stai dicendo?"

"Ti sei innamorato di una ragazza che nemmeno conosci. Sei patetico quanto lei, ma ti do un suggerimento, il padre della Avery ha molto da nascondere e non permetterà mai a quella stupida di rivelare i suoi segreti!"

Draco si impietrì e senza volerlo lasciò la presa dal collo della ragazza, lei sorrise soddisfatta, gli diede un bacio a stampo e se ne andò saltellando, senza aggiungere altro.

Con gli occhi facevano l'amore|| Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora