Crucio

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Draco vide la ragazza cadere a terra in un sonno profondo.

La guardò adorante per l'ultima volta, prima di voltarsi e lasciare la camera.

La luna illuminava debolmente il cielo, mentre le tenebre si avvicinavano al castello, non presagendo nulla di buono.

Camminò a passo svelto verso la torre d'astronomia.
Teneva stretta la sua bacchetta sotto al mantello.
Quella bacchetta che poco prima aveva fatto svanire nel nulla tutto ciò che era stato.

Ora non aveva più nulla.

Salí le scale a chiocciola che portavano al punto più alto della torre.

Sentiva la voce di Silente diventare sempre più forte, mentre lo raggiungeva, per portare a compimento l'ultima missione.

In lontananza sentiva le grida degli studenti e la risata maligna di sua zia.

I mangiamorte erano nel castello.

Il legno cigolava sotto i suoi passi, mentre si avvicinava con la bacchetta alzata a quell'uomo che lo guardava con gentilezza.

"Buona sera Draco. Cosa ti porta qui in questa serata primaverile?" Gli chiese mentre continuava a guardarlo intensamente.

Il suo sguardo non era sorpreso ne spaventato, cosa che sorprese il ragazzo.

"Chi altro c'è? L'ho sentita parlare" domando prepotentemente, mentre il suo fiato affannato gli faceva tremare leggermente la voce.
"Oh parlo spesso da solo ad alta voce. Lo trovo straordinariamente utile."

Il silenzio calò fra di loro per qualche secondo, mentre il loro sguardo continuava a incontrarsi.
La bacchetta era ancora alzata e tremava all'idea di ciò che sarebbe successo da lì a poco. Da cosa sarebbe stato costretto a fare, senza avere la certezza che avrebbe mai avuto tanto coraggio per farlo veramente.

"Draco tu non sei un assassino." Gli disse con tono spaventosamente gentile, in risposta ai suoi pensieri. Come se gli avesse letto in fronte la paura e il dolore che lo stavano affliggendo in quel momento.

Quello sguardo gentile, lo fece tremare ancora di più. Quello sguardo gentile e comprensivo che aveva visto in Annabel poco prima.

Dopo tutto quello che le aveva fatto, dopo tutto il dolore, quella sera si era avvicina a lui con il suo sguardo dolce e preoccupato. Nonostante tutto, si era preoccupata per lui e si era avvicinata quando lo aveva visto piangere disperato.

Una rabbia repressa gli pervase il corpo, al ricordo di ciò aveva fatto.
Cancellare i suoi ricordi, dopo la verità, sentita di nascosto. Quella verità che avevano pronunciato le labbra del preside, andando a distruggere ogni cosa all'interno del ragazzo.
Andando a sostituire la rabbia e l'angoscia che quell'anno lo aveva segnato, con un unico sentimento.

La paura paralizzante di poterla vedere morire a causa sua.

"Come sa cosa sono? Potrei sconvolgerla." Ringhiò disperato, mentre teneva la bacchetta puntata contro a quell'uomo che stava cercando d'aiutarlo.
Ma lui in quel momento non voleva l'aiuto di nessuno. Voleva solo Annabel.
"Come la fattura a Katie Bell, sperando che mi desse la collana affatturata? O sostituire una bottiglia di idromele con una al veleno?... Perdonami, ma questi tentativi sono così deboli, che credo tu non ci abbia messo davvero te stesso."

Si guardarono ancora mentre i loro occhi si scrutavano da lontano, cercando di prevedere la prossima mossa.

"Ti faciliterò la cosa." Disse mentre alzava la bacchetta.
"Expelliarmus." Pronunciò veloce il ragazzo, disarmandolo.

Con gli occhi facevano l'amore|| Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora