Blake

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La settimana successiva tutti furono impegnati a forgiare le armi e ad addestrarsi. Gabriel era andato via con Dante per far scorta di cibo e io ne aprofittai per recarmi al lago dietro la montagna dell'accampamento.
Chiusi gli occhi inalando l'aria fredda, segno dell'imminente inverno. Dovevamo attaccare prima che il tempo peggiorasse e ci bloccasse su quella montagna senza scorte.
Come sempre non mi accorsi che Blake era lì ad osservarmi in silenzio.
"Dobbiamo parlare" Mi girai di scatto ed incontrari i suoi occhi scuri e caldi.
" Si lo so, dobbiamo darci una mossa non potremo più rimanere qui a lungo."
"No Angel, non voglio parlare di quello. Ti devo delle spiegazioni sul perché ho fatto ciò che ho fatto e ti ho persa."
"Blake no. Non voglio sentirlo è un capitolo che almeno io ho chiuso."
Si avvicinò a me fermandosi a pochi passi, il dolore che provava dentro chiaramente visibile.
"Non mi importava nulla di te all'inizio. Non volevo saperne di avvicinarmi a te e alle tue sciagure ma avevamo bisogno di te. Io avevo il compito di proteggere la mia famiglia ma la mia forza soltanto non sarebbe bastata. Così , sì Angel, cercai di farti innamorare di me. Quale altro sentimento incatena una persona a te come l'amore? Doveva essere facile, doveva essere indolore..."
"Basta Blake, ti prego basta. Sono felice ora, non riportarmi indietro nel passato ." Mi girai per andarmene ma Blake mi afferrò saldamente. Non volevo sentirlo, non volevo risvegliare quei sentimenti che con tanta ostinazione avevo sepolto. Con ogni parola che pronunciava il mio cuore riapriva l'immensa voragine che mi tormentava.
"Sei davvero felice Angel?! Io dovevo usarti ma mi sono innamorato follemente di te. Ti ho sempre amata Angel. La tua forza, la tua caparbietà. Quel tuo nasconderti agli occhi del mondo e leccarti le ferite da sola. Se non facevo attenzione tu annegavi lontana da me. Eppure quando eravamo insieme irradiavi una luce, un calore... non te ne rendevi conto ma il tuo amore per le cose rotte, il tuo aggiustarle ad ogni costo mi hanno salvato. Io ero spezzato nel profondo.
Io non ero felice Angel, odiavo il mio sangue e me stesso. Tu mi facevi sentire completo, con te non dovevo sforzarmi o fingere. Non avevi aspettative da me e mi proteggevi da tutto, per una volta potevo smettere di lottare.  Angel ho sempre avuto la sensazione che io e te eravamo destinati a stare insieme e non  mentirmi so che anche tu lo senti." Cercai di divincolarmi, le lacrime scendevano senza che io le controllasi e il nodo che avevo in gola bruciava. Tuttavia Blake non voleva saperne di lasciarmi andare.
"No Angel mi devi ascoltare, dopo potrai fare la tua scelta ma ora mi devi ascoltare. Devi sentire tutto il cazzo di casino che ho in testa da quando ti conosco. Vuoi sapere perché non ti ho mai sfiorata ? Perché la prima volta che ti ho baciato ti ho detto di scordartelo ?!"
" Blake ti prego fa male, ti prego.."la mia voce era appena udibile e non riuscivo a spezzare quel legame che avevo con lui. Era molto più di un'amicizia e un amore, mille volte più forte e impetuoso.
" Angel io non potevo averti, mio padre mi avrebbe massacrato se avesse scoperto che non volevo più coinvolgerti. Se mi fossi lasciato andare a ciò che provavo per te avrei buttato anni di fatiche e dedizione alla mia famiglia, a questo posto, a tutti. Avrei buttato tutto via per te condannando tutta la nostra specie alla morte. Non potevo permettermi di amarti ma nemmeno di starti lontano."
"Fermati! Perché mi stai dicendo tutto questo ora? Blake perché devi farmi questo?"Tremavo e stavo cercando di calmare il mio cuore. Io amavo Gabriel, non c'erano dubbi su ciò. Ma Blake non era una persona qualunque.Avevo passato metà della mia vita cercando di farmi notare da lui e amandolo disperatamente, considerandolo la mia salvezza.
" PERCHÈ IO AMO TE, LA VERA TE. " Me le urlò in faccia quelle parole, quelle parole così pesanti e spaventose. Il mio cuore iniziò a sanguinare sapendo già dove sarebbe andato a parare.
"Non lo vuoi sentire dire. Hai paura che ciò che sto per dirti sia la verità."
" Ora basta, smettila subito Blake. "Gli tirai uno schiaffo in pieno viso ma lui non si scompose e non mi lasciò andare. Mi abbracciò forte impedendomi di fare qualsiasi cosa. Insinuó il suo viso nel mio collo e quando sentì lacrime su di esso non riuscì più a dimenarmi. Stava piangendo in silenzio.
Quante volte avevo desiderato essere stretta da lui così?
Centinaia, miglia, forse un'infinità di volte. Mi aggrapai a lui per non cadere, lo strinsi forte perché in quel momento  provavamo lo stesso dolore.
" Non ama te. Non vede te e non tocca te. Non sei stupida te ne sarai resa conto ma lo stai ignorando perché provi qualcosa per lui. Perché ti ha affascinata con le sue storie e le sue parole. Angel tu non sei la donna che Gabriel vuole, tu sei un sostituto, un palliativo. Stai rischiando la vita per un uomo che nemmeno ti conosce, non sa nulla di te. È caparbiamente legato ai suoi ricordi di una donna morta. Una donna identica a te nell'aspetto."Lo spinsi via piangendo.
"Non è vero sta zitto. Sta zitto o ti giuro su dio che.."
"Che cosa ? Mi uccidi? Mi fai soffrire più di quanto non stia già soffrendo vedendoti con un uomo che non sa distinguere tra passato e presente?! Nulla fa più male che vedere la donna che amo con qualcun'altro. Angel sono io che ti amo davvero, non te ne rendi conto? Nulla di tutto ciò che ce stato tra di noi è una bugia. Farei qualsiasi cosa per te ma non questa. Non posso lasciarti con lui. Tu non hai idea, non ricordi.." Mi afferrò la mano e poggiò la collana che tanto avevo amato.
"Questa è tua, avevi promesso che non l'avresti mai tolta. Ti conosco da anni, so cosa si annida nel tuo cuore. Sei una reincarnazione non la stessa donna che è morta."
"Mi dispiace..." Strinsi forte la collana al petto e cedetti ai singhiozzi. Blake ne aproffito per colmare la distanza che ci separava. Quelle parole mi bruciavano più di quanto mi aspettassi. Pensavo che fossi riuscita a scacciare quei pensieri inutili, quelle paure e insicurezze. Blake le aveva riportate tutte in superficie, ancora più fameliche di prima. Quella morsa perenne in cui era il mio cuore, si spalancò e il limbo di dubbi che pensavo di aver sopresso tornò a tormentarmi. Blake mi prese il viso e mi asciugò le lacrime, mi guardò prima di tentare di baciarmi. Mi scostai in tempo, le sue labbra rimasero ferme sulla mia guancia. Stranamente  anche io desiderai  di più  non capendo  la ragione.
"No Blake, fermati. Io ..io non so più cosa sto provando sono scombussolata."
Lui non mi diede retta e tentò di nuovo. Mi sentivo così svuotata che non reagì nemmeno. Aspettai l'inevitabile  ma le sue labbra non si poggiarono mai sulle  sulle mie. Fu scagliato lontano da me con  un pugno in faccia. Non mi mossi e rimasi lì a guardare, come se non fossi io a vivere quel momento.
"Ti ha detto di fermarti coglione!" Gabriel era in piedi dietro di me, le vene del  collo sembravano sul punto di scoppiare. Non l'avevo  mai visto così furioso.
"Ah eccoti, mi sembrava strano che non fossi ancora venuto a cercarla. Cosa c'è hai paura che si renda conto che la stai usando? O peggio temi che ricordi ciò che ha dimenticato." Blake sorrise beffardo e Gabriel si scagliò contro di lui come un missile. Iniziarono a picchiarsi e distruggere tutto ciò che gli circondava. Dovevo fermargli ma non riuscivo a muovere un muscolo. Da lontano sentì grida e quando mi girai vidi Dante che correva forsennato verso di noi. Non ero mai stata così felice di vederlo. Si buttò nella mischia e separò le due bestie. Io mi girai senza dire una parola e corsi verso il villaggio. Non ero in grado di affrontare Gabriel in quel momento. Avevo quasi lasciato che Blake mi baciasse e la cosa peggiore di tutte avevo lasciato che insinuasse di nuovo quel dubbio in me.

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