Separazione

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Gabriel mi stava stritolando contro di sé.  Temeva che potessi sfuggirli ma ciò  che non capiva e che non avrei potuto mai farlo. Così  come nemmeno la mia versione del passato non ci era riuscita.  Ci legava qualcosa che non apparteneva  a questo mondo. Persa nei miei pensieri fui riportata alla realtà  da un gran boato.
Il mio cuore iniziò a palpitare forte e iniziai a sudare freddo. Possibile che fossero già  arrivati a noi ?!!Gabriel mi baciò la fronte prima di prendere la giacca e precipitarsi al esterno"RESTA QUI!". L'aveva detto in un tono che non permetteva repliche.

Col cavolo che sarei restata lì, con chi pensava di aver a che fare?! Mi infilai la maglia e i jeans e uscì di fretta dalla casa. Una volta all'esterno vidi fumo che usciva dalla  casa principale e la sezione dei bambini. Gabriel era già in aria con un altro uomo  che stava cercando di colpirlo ma fini per essere scaraventato dall'altra parte. Davanti a me c'erano Dante e Blake che stavano impalando angeli con delle lance. "Ma cosa diavolo sta succedendo?" lo sapevo benissimo ma speravo in una risposta diversa da quella che mi attendeva.

"Merda ci hanno trovati, Angel sta attenta dietro di te" Mi scagliai violenta contro l'umo che cercò di aggredirmi e mi buttai nella carneficina che stava avendo luogo proprio vicino al campo di addestramento dei bambini. Quella vista mi fece andare fuori di me.

"Ma cosa cazzo succede Gabriel ?!!!!!"
Il cielo pullulava di creature alate in armature scintillanti, ovunque mi girassi grida e sangue scorrevano interminabili. Schivai un lancia e raccolsi una spada che piantai nel petto di un uomo. In pochi minuti mi circondarono, erano meno stupidi di ciò che sembrava. Così non avrei potuto assorbire l'energia di nessuno. Mi preparai a reggere l' impatto di quei corpi che si stavano dirigendo verso di me, ma un coltello si conficcò nel cranio del guerriero più vicino a me. Guardai inorridita quella brutale scena.

"Ti ho vista in difficoltà piccola." Persino in una situazione del genere riusciva ancora ad essere lui. Dante aveva un sorriso spavaldo stampato in faccia.

"Beh era anche ora che  ricambiassi i favori, ti sto parando il culo da un bel po. Quanti diavolo sono ?!"
"Troppi piccola."
Andammo avanti per un tempo  che a me sembrò un eternità. Avevo il fiatone così come tutti,molti erano feriti ed i corpi che stavo calpestando stavano diventando sempre  più. Iniziavo a sentirmi nauseata.Un brivido mi trapasso da capo a piedi e quando alzai lo sguardo al cielo  vidi una bellissima donna dai cappelli corvini fissarmi. Portava abiti da guerriera stretti ed impregnati di sangue,in mano reggeva una strana frusta di color azzurrino fluorescente. Qualcosa nei suoi occhi di ghiaccio mi fece raggelare. Mi voltai verso Gabriel per vederlo correre nella mia direzione  isterico. Non appena mi raggiunse mi ricopri con tutto il suo corpo. Non vidi nulla ma sentì il terribile schiocco e il grido di dolore sulla pelle di chi non avrei mai voluto veder soffrire così. La mia mente non connetteva ma il mio corpo reagì di conseguenza,afferrai Gabriel e sparì in una frazione di secondo dietro ad un albero,il più lontano possibile da quella crudele creatura.
"Gabriel ,Gabriel guardami ti prego! Perché diavolo non si sta rimarginando la tua ferita stai perdendo troppo sangue." Il suo viso stava iniziando a farsi pallido e le sue mani fredde. Mi concentrai ,baciai le sue labbra e lasciai che tutta l'energia che avevo accumulato sin ad ora passasse dal mio corpo al suo. Per quanto il mio dono poteva sembrare orribile con molto sforzo e pagando un certo pegno potevo restituire l'energia ad altri ed in certi casi addirittura la vita a patto che quella persona respirasse ancora. Mi staccati da lui e vidi il suo viso riprendere colore ma le mie gambe cedettero come fossero fatte di burro. Mi sentivo molto debole ogni mia risorsa era stata svuotata  ,respiravo a fatica e la vista era offuscata.
"Angel maledizione perché l'hai fatto!! Cazzo!! Devo portarti via da qui subito."
"Che cos'era quella cosa?! Com'è possibile che con un solo colpo ti abbia ridotto così ?!!!"Stavo riprendendo a respirare normalmente ma il senso di debolezza non spariva.
"Qualsiasi cosa  sia intrisa nella cascata del monte Yiris provoca danni inimmaginabili. Si dice che le lacrime del nostro creatore siano cadute lì e da allora qualsiasi cosa venga bagnata con quelle acque acquista un potere incredibile,ma colui che lo usa viene prosciugato in cambio di ciò che gli è stato concesso. Questa è la seconda volta in cui un potere del genere viene usato."
"A quanto pare tutto ha un prezzo. Non riesco ad alzarmi,le tue ferite non si rimarginavano." Gabriel avanzo verso di me ma quando si chino vidi quella donna dietro di lui. Lo coprì con le mie ali mentre la frusta si  scagliava ancora mortale contro di noi. Urlai come non avevo mai fatto prima. Sembrava che le mie ali stessero bruciando e al contempo mille coltelli scorticassero le mie carni dal profondo. Sentì ogni nervo del mio corpo,ogni muscolo piegarsi dal dolore. Era una sofferenza fisica difficile da descrivere a parole. Il mio cuore e ogni organo veniva frantumato dall'interno.
Non avevo più la forza di mantenere le ali come copertura, si accasciarono lentamente al suolo senza il mio volere. Gabriel era furioso e con quella furia si scaglio contro quella bellissima e tanto spietata donna. Cercai di alzarmi e andare verso di lui ma ogni movimento era nullo,tutto il mio corpo paralizzato. L'unica cosa che mi era concessa era guardare. Gabriel afferrò la donna per il collo, lei  gli sorrise tranquilla prima di fare un cenno a due uomini che vedevo solo ora. Provai a gridare ma nessun suono uscì dalla mia gola, i contorni di ciò che vedevo sbiaditi. La donna pugnalò Gabriele ad un fianco prima che la potesse strangolare e in pochi secondi i due uomini gli attaccarono due immense catene ai polsi trascinandolo per terra e verso un grande albero al centro della radura . Io per tutto il tempo non avevo potuto far altro che guardare.
"FIGLI DI PUTTANA È COSÌ CHE COMBATTETE I VOSTRI FRATELLI?!!NON OSATE TOCCARLA!!!"la donna si avviò verso di lui e lo colpì in viso. A quel punto con quelle poche forze che avevo mi alzai barcollando ma fui presto afferrata dai due uomini e sbattuta a terra proprio di fronte a Gabriel.
"Taci lurido traditore! Per tutti questi anni ti ho guardato ammirata,con un adorazione che cresceva giorno dopo giorno per venire a scoprire che te la fai con una misera nephilim. Con quella lurida puttana."
"BADA ALLE TUE PAROLE LUCIA!!"Gabriel stava tirando le catene e ogni vena del suo viso sembra pronta ad esplodere. Quella donna provava qualcosa per Gabriel si capiva dal dolore che aveva negli occhi e dal immenso odio che vi scorgevo quando mi guardava. Il suo sguardo era così simile a quello di Blake... Strappò la maglia a Gabriel e lo guardò con aria di sfida.
"Portatemi la mia frusta." I miei occhi si sgranarono e sentì il cuore scoppiare.
"N..NN.NN..OOO."Mi sforzai di far uscire le parole ma non era semplice,l'attenzione della donna si spostò su di me. Mi si pose davanti e si abbassò alla mia altezza.
"Quanto sei patetica pensare che una nullità come te sia riuscita ad averlo,quando io valgo cento mila volte di più. Meritate entrambi di morire nel modo più atroce che si trovi e credimi ti farò soffrire fino al tuo ultimo respiro." Sputai in faccia a quella stronza e al mio gesto mi arrivò un pugno sul naso che mi frastorno parecchio.
"Stringete di più le catene alla cagna. Ora ci divertiamo." Sentì di nuovo quel dolore allucinante diffondersi in tutto il mio corpo,anche le catene erano come la frusta.
"Portatemi la spada e stendete le ali di questo traditore." Gridai, urla di disperazione a quella affermazione e mi divincolai come un leone ferito. Sentì il metallo sprofondarmi nella carne. Gabriel la guardava disgustato mentre lei gli passava la spada sul viso.
"Non temere farà più male a lei che a noi, avresti dovuto scegliere me invece di scoparti una nephilim,spero ne sia valsa la pena."
"Oh non ne hai la minima idea. Mi spiace non averlo fatto abbastanza"A quelle parole lei si distacco stizzita afferrò una delle ali di Gabriel e gli diede un colpo netto. Si senti un urlo così straziante da far contorcere il cielo stesso. Io ero distrutta a quella vista, ero fuori di me. Cercai di raggiungere Gabriel ad ogni costo non m'importava come. Non sentivo più nè dolore nè la carne che veniva lacerata, vedevo solo lui e  il viso deformato dal agonia che provava contorcendosi. Allungai la mano per sfiorarlo,lui si era accasciato al suolo semi cosciente. Ero ad un centimetro dalla sua mano e ormai le lacrime che stavo trattenendo mi rigavano il viso. Lui alzò lo sguardo su di me e mi fece un debole sorriso sollevando la mano per raggiungere la mia,nel momento in cui stavo per sfiorare le sue dita sentì una frustata sulla schiena e lanciai un altro grido di dolore.
"Abbiamo appena iniziato"
La guardai con così tanto odio che sarei stata capace di incenerirla con uno sguardo. Iniziai a tirare quelle dannatissime catene.
"Che razza di bestia senza anima sei!"
"Signora le catene stanno cedendo."
"Impossibile!" ormai non vedevo più ero accecata dalla rabbia,apri le mie ali violentemente costringendola a difendersi con le sue . Lei avvinghio la frusta sulla mia ala sinistra e sentì un netto suono di rottura. Gridai per l'ennesima volta. Non sentivo più dolore l'unica cosa di cui m'importava era raggiungere Gabriel. Iniziai a trascinarmi per terra verso di lui. Un altro colpo in pieno viso.
"Sei testarda! Digli addio perche non lo vedrai più. Sai lessi una volta  che la perfezione è nelle stelle dove l'amore muore ridendo. Noi viviamo insieme alle stelle e il vostro amore è destinato a morire tra le risate dei secoli che passano."Distesa a terra strinsi i pugni e continuai a trascinarmi,le unghie  si stavano spezzando sul suolo freddo e la maggior parte delle mie ossa non erano più intere. Gabriel mi fece segno di no con la testa prima di mimare con le labbra "tuo". Tirai le catene con più forza guardandola in faccia.
"Il mio amore non è nato nelle stelle stronza."Gli sferrai un pugno spezzando le catene della mia mano destra,lei mi prese per il collo,stava per fracassarmi il cranio quando in lontananza si sentirono le grida di Dante e Blake. Gli altri due si precipitarono verso di noi ingiungendo alla donna di andare,lei si staccò sprezzante da me lasciandomi a terra come un sacco di patate. "Tiratelo su, lo portiamo con noi"
A quella frase spinsi il mio corpo con tutte le forze verso uno dei due uomini afferrandolo per il braccio e prendendone l'energia che pero non sembrava fluire. Dante si scaglio contro l'uomo che mi stava per staccare a furia di pugni e Blake andò verso Gabriel che veniva preso a forza da quella donna e portato verso l'alto. Dante mi tolse l'ultimo pezzo di catena che mi restringeva dopo aver ucciso quel bastardo. Io mi misi a correre zoppicando verso le figure alate che erano sempre più in alto nel cielo. Cercai di volare, spiegare le mie ali rotte ma nulla, non avevo più un briciolo di forza. Guardai Blake cadere al suola trascianando con se terreno.
"GABRIELLL.GABRIELL. NOOO NO NO ."Avevo ormai cessato la mia corsa e stavo piangendo disperata. Era dunque questa la vera guerra. Mi sembrava di essere diventata una morta che respira.

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