"Senti ho già una vita abbastanza difficile, ti sei solo trovato una sfigata che è stata coinvolta in qualcosa più grande di lei." Lui sorrise ma non servì a fermarne l'avanzata. Non sapevo cosa fare, il cuore mi pulsava nelle orecchie e temevo il momento in cui il tocco di quell'uomo mi avrebbe bruciato la pelle. Quando una GIP nera si infrappose tra me e l'uomo alato un'ondata di sollievo sciolse i miei muscoli irrigiditi e immaginai l'angelo che sosteneva di amarmi da secoli, scendere dalla macchina. Tuttavia quella speranza fu annientata quando la stazza enorme di Alexander scese dalla macchina sbattendo la portiera.
"Oh ma guarda un po', Dante! Ne è passato di tempo dall'ultima volte che ti ho fatto il culo eh?!"
"Ale!! Dieci anni a dire il vero. Come sta la tua bellissima fidanzata?! Com'è che si chiamava già, Beatrice? Davvero splendida creatura, suppongo sia morta."
A quelle parole Alexander scatto in avanti colpendo Dante in pieno viso e scagliandolo contro un albero. Io rimasi immobile ad assistere all'orribile colluttazione, incredula che stesse davvero accadendo dinanzi ai miei occhi."Ehi stronza sali in macchina. Ora!" Non me lo feci ripetere due volte e sali in macchina senza badare ai due uomini che si stavano uccidendo in aria. Vidi Dante volare dall'altra parte dell'isolato mentre Alexander arrivava di corsa. Mise in moto, fece una sterzata degna da film e usci dal parcheggio a cento l'ora mentre io mi aggrappavo alla portiera come se ne andasse della mia vita.
"Dove stiamo andando?" Anche se non volevo la mia voce usci come un lieve sussuro, ero terrorizzata da ciò che avevo appena visto. Solo pensare che io ero come loro mi sembrava ridicolo.
"Da te a prendere la tua roba. Verrai a vivere con noi e ti addestrerai con me, sei troppo debole. A quanto pare il tuo odore sta iniziando a diventate più forte, come avrai già capito non sei un semplice nephilim. Sei una minaccia."
Cosa diavolo? Il mio cervello ancora non riusciva a elaborare tutto nonostante pochi minuti fa sotto i miei occhi avessi visto due esseri alati combattere.
"Ma per piacere non riesco nemmeno a difendermi! Cosa mai potrei mai fare? Insultargli a morte?!""Non ti sei ancora risvegliata fidati". Rimanemmo in silenzio per tutto il tragitto. Feci i bagagli velocemente trattenendo le lacrime. Osservai ogni oggetto in quel piccolo appartamento sentendomi soffocare. Davvero ero pronta a lasciare la mia vita ? A lasciare indietro tutto per seguire un uomo che professava di amarmi?! Diedi un ultima occhiata prima di scendere e salire in macchina.
"Dove mi porti?""In un luogo lontano e isolato ,gli angeli lo usano per allenarsi e nascondersi. Lì sarai al sicuro e nessuno verrà a cercarti." Deglutì mentre guardavo il paesaggio, l'ultima volta in cui avrei visto angoli di strada familiari.
"Grazie..."sentì un grugnito. Credo fosse un segno d'approvazione."Perché mi odi tanto?! Si può sapere cosa ti ho fatto? Vuoi che chieda scusa per qualcosa che non ho scelto io di essere ?!"Non c'entrava nulla in quel momento ma avevo i nervi tesi e Alex era l'unico con cui potessi sfogarmi in quel momento.
"Io non ti odio Angel.""A no, perché si direbbe tutto il contrario."
"Si davvero. È solo che tu e Gabriel mi ricordate una parte della mia vita che sto cercando di dimenticare. Inoltre ho una brutta sensazione su come andrà a finire a causa tua."
"Tranquillo sono consapevole anche io che sono il riflesso di qualcuno che amava. E mi spiace per Beatrice, davvero." Mi massacrai la pelle delle dita per non guardare il mio conducente in faccia.
Vidi Alex afferrare il volante forte appena udì il nome della ragazza.
"Scusami non volevo riportare a galla ricordi dolorosi. Parlo senza pensare a volte.""Beh si è notato." Ignorai la sua frecciatina e mi concentrai sul paesaggio che stava diventando sempre più selvatico.
"Gabriel... perché non è più tornato? " Cercai di domandarlo con disinteresse ma i miei occhi mi tradirono.
"Non voleva metterti in pericolo, ci hanno dato un bel da fare i capi.""Davvero? Tutto qui?! Non era per altro?"
"Senti non so cosa sia successo tra di voi ma so solo che da quando non ci sei non mangia, non dorme ed è depresso. E da quanto posso vedere nemmeno tu sei messa meglio. Quindi ti porto da lui e risolvete i vostri problemi. Solo il creatore sa perché vi ha legati."
"Non eri tu che mi avevi detto di lasciar stare e che non mi avrebbe mai amata?" Inarcai un sopracciglio inquisitrice e sorpresa dalle sue parole.
"Lo penso ancora. È come se io trovassi una copia identica di Beatrice. Farei di tutto per averla ma quella donna non sarebbe mai lei. Sei una sostituta Angel. "Annui ferita non sapendo nemmeno io il perché. Lo sapevo, sin dal primo momento in cui mi aveva rivelato che cos'era eppure sentivo il cuore stringersi e il petto pesante. Da quando non c'era i miei incubi erano aumentati ed erano quasi sempre gli stessi: io con la schiena sanguinolenta e due immense ali nere affianco a me. Il viaggio durò molto e nessuno dei due parlò più, avevamo esaurito gli argomenti di conversazione e la voglia di farci compagnia nelle nostre preoccupazioni. Cercai di capire cosa avrei detto a Gabriel, che scelta avrei fatto e almeno per il momento scelsi di ignorare la verità. Una parte di me sperava che Gabriel mi vedesse davvero per quello che ero, amavo ancora Blake ma da quando avevo conosciuto l'angelo la mia anima era in subbuglio ed era difficile ignorare come il suo solo nome mi facesse sentire. Era come se lo bramassi in ogni respiro e pensiero.
Dopo molte ore e qualche sosta per sgranchirsi le gambe, Alexander prese una strada di montagna ed oltre agli alberi e al terreno ciottoloso non vidi nulla . Non c'era anima viva e al tramonto raggiungemmo finalmente una grande villa nascosta nel cuore della montagna. Quella vista mi rilasso, per un momento temetti che Alex volesse uccidermi e porre fine a quella ridicola storia. Brividi mi percorsero quando scesi e mi sentì legata a quel posto, la montagna stava chiamando il mio corpo.
"Tutto questo è vostro?!"Chiesi più stupita cercando di ignorare le emozioni travolgenti che quel luogo mi stava procurando. Chiusi gli occhi respirando piano per ridurre le fitte dietro la nuca che avevo iniziato ad avere non appena misi piede fuori dalla macchina."Si tutto il terreno, i due giardini e le piscine intorno alla villa. Ci serve spazio d'allenamento e volo. Inoltre se ci attaccano qui possiamo distruggere ciò che vogliamo, sai non credo che Dante rinunci facilmente a te." Un brivido mi percorse sentendo quel nome, la sensazione delle sue mani su di me era ancora troppo viva.
"Non spaventarti se ti senti drenare da questo posto .""Che vuoi dire ?"
"Lo vedrai."
La villa era enorme ,mattoni neri formavano una struttura in stile neogotico. In mezzo una grande fontana di marmo rappresentante un ragazzo che sorrideva facendo scorrere l'acqua in tutte le direzioni. Fiori bianchi decoravano l'entrata arrampicandosi ovunque."L'ha scolpita Gabriel." Indico la statua del ragazzo e una lacrima si formo nei miei occhi senza ragione. Quel viso giovane mi ricordava qualcosa o meglio qualcuno. Stavo per aprire bocca ma Alexander mi precedette.
"So cosa stai pensando vai a destra e cammina finché non vedi una baracca di legno, è lì dentro." Lo ringraziai di cuore e in un impeto di felicità lo abbracciai, il fatto che mi sorprese e che lui ricambiò. Non aveva senso fasciarsi la testa, giusto? Forse avrei potuto godermi quel sentimento che era come un analgesico e mi faceva dimenticare il dolore.
"Voglio che almeno lui sia felice ma perché lo sia bisogna che tu impari a controllare i tuoi doni e diventi forte. OK?!"
Annui sorpresa, Alex era una contraddizione unica."Non so cosa sia successo ma questa volta non morirà nessuno a causa mia. " E con ciò corsi a perdifiato per quel lungo giardino e arrivata alla baracca la aprì senza pensarci due volte. Lui era lì ,sudato e senza maglia; il petto che si sollevava e abbassava al ritmo spezzato del suo fiato. Il cuore iniziò a battermi all'impazzata e lo stomaco si contorse. Mi guardò stupefatto, non capiva ciò che stava accadendo. Non sapevo cosa dire i suoi occhi di ghiaccio mi inchiodarono sul posto e io dimenticai tutti i miei propositi. Mi sentivo uno schifo ,frustrata, stupida...misi le mani nei capelli sull'orlo di gridare per tutto. Senza dire una parola mi strinse forte infilando la testa nell'incavo del mio collo. Sprofondai tra le sue braccia, sciogliendomi per il calore e il senso di sollievo che mi dava. Anche se non volevo ammetterlo mi era mancato e mi ero soffermata più volte di quante avrei voluto a pensare a lui.
Gabriel mi strinse ancora più forte così tanto che non sarei più riuscita a respirare ma non m'importava.
"Non scomparire più." Non so perché lo dissi ma in quel momento mi lasciai andare."E' stata l'ultima volta te lo prometto."
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Nephilim
FantasyAngel è sempre stata innamorata di Blake, da quando erano piccoli, da quando era rimasta sola al mondo. Quei occhi di notte e l'uomo fatto di sole che l'ha sempre protetta. Durante una festa confessa il suo amore ma le cose non vanno come avrebbe v...