Bellezza per lui

327 12 0
                                    

Quella sera più di un migliaio di persone, solo dal nostro paese, si unirono a noi.Dante mi rassicurò che avevamo alleati in tutto il mondo non era facile tenersi in contatto ma al momento del viaggio verso Ellyon avrebbero trovato tutti il modo di raggiungerci là. Arrivati al nostro piccolo villaggio i nuovi arrivati vennero perquisiti e ricollocati in stanze libere ma fu necessario ampliare il campo con tende e ripari alla buona. Sorsero non poche liti e la situazione non era facilmente gestibile,per fortuna Gabriel se la cavava a meraviglia a dettare ordini. Sorridevo come un ebete guardandolo.
"Che cos'hai da guardare sankera?"lo disse con occhi vivaci ed un sorriso caloroso,per la prima volta scorgevo in quei  pozzi profondi speranza e ciò  faceva  aumentare il mio coraggio.
"Guardo il mio uomo non posso?"Lui lasciò perdere ciò che stava facendo e si avvicinò a me prendendomi per i fianchi e sorridendo malizioso.
"Il tuo uomo eh?! Mi piace come suona. Ma sai cosa mi piacerebbe ancora di più ,esserlo per sempre."Mi sentì avvampare tra le sue braccia mentre lui rideva divertito alla mia reazione,adorava togliermi la maschera da dura che ostentavo . Lo colpì sul petto guardandolo male ma presto mi ritrovai a baciargli il collo. Era surreale non avrei mai pensato di vedermi in una situazione del genere,ero passata da caso umano del UNICEF a guerriera assassina che ha incontrato l'amore della sua vita. A volte la vita è  proprio strana.
"Sai quelle cose dovresti farle a me piccola. Il tuo Gabriel lì è troppo delicato.Per una tipa selvaggia come te ci vuole qualcuno che sappia come gestirla, non credi?!"
La presa di Gabriel si fece più ferrea su di me e io lo strinsi forte per impedirgli di attaccare Dante. Quell'idiota sapeva di essere l'unico a controllare  i suoi uomini e stava tentando troppo la fortuna.
"Sei fottutamente fortunato che ci servi perché a quest'ora avrei già il tuo cuore nella mia mano,lurido pezzo di merda. Osa rivolgerti ancora una volta a lei così e me ne sbatto dell'accordo e ti frantumo quella cazzo di testa."
"Gabriel..."gli sussurrai sorpresa, non mi aspettavo una simile reazione.
"Wow amico calmo,si sa che ho un debole per la tua donna. Il suo caratterino è semplicemente delizioso."Questa volta fui io a girarmi verso Dante.
"Ora basta così, non sei qui per iniziare risse,tieni a freno quella tua linguaccia Dante. Qui si parla di cose serie. Raduna i tuoi uomini voglio sapere quanti di loro sono davvero in grado di combattere."Lui mi guardò scocciato ma fece ciò che gli fu chiesto.In pochi minuti un centinaio di uomini avevano la loro attenzione puntata su di me. Respirai profondamente cercando di riordinare i miei pensieri,Gabriel mi prese per mano rassicurandomi.
"So che molti di voi non hanno alcun interesse a trovarsi qui,molti di voi probabilmente mi odieranno perché vi ho costretti a rischiare la vita per questa causa. I più giovani sicuramente desiderano solo la vita salva e che tutto questo massacro abbia fine. Ci hanno braccato per secoli come bestie, trattati come feccia e considerati indegni di un luogo che è la nostra vera casa. Ci hanno costretto a nasconderci come scarafaggi, disprezzare le nostre ali perchè non bianche, perchè non pure.Siete figli del peccato tutti voi, qualche mese fa sarei morta non sapendo nemmeno il perchè. Anzi perchè avrei dovuto chiedere scusa per una cosa che non ho scelto io di essere. Ho faticato a vivere in questo mondo sentendomi sempre diversa, sempre fuori posto. Persa tra persone che non sembravano provare quella lacerante sensazione di vuoto che ho provato da quando sono nata. Ho faticato ad accettare che non fossi umana, che non appartenessi a questa terra e a questa gente. Che questa non è la mia lingua e questo cielo non accoglie le mie ali e non cura le mie ferite.So di chiedervi molto ognuno di voi ha profonde cicatrici nello sguardo, ognuno di voi ha sofferto per restare in vita e proteggere coloro che ama . Se sentite il bisogno di smettere di vivere nelle ombre, di iniziare a capire chi eravamo e chi siamo, qual è la storia del nostro popolo, da chi discendiamo e di cosa siamo capaci, vi prego di combattere al mio fianco. Vi prego di piangere e di gioire con me, perchè per la prima volta da quando sono nata mi sento di far parte di qualcosa ed avere uno scopo."Guardai una ad una le persone che avevo di fronte,donne fiere che sostenevano il mio sguardo,uomini ben fatti che ancora portavano i segni del coraggio in quelle irridi spente e giovani che fremevano. Ma c'erano anche coloro che mi rivolgevano sguardi di disprezzo e diffido. Non l'avrei mai detto ma Dante fu il primo a farsi avanti e venirmi incontro,era serio e per la prima volta vidi in lui qualcosa che assomigliava a  dolore.
"Beh cosa aspettate rammolliti chi è con noi?!"La sua voce era ferma e dura così come il suo sguardo. A poco a poco la massa di gente che avevo davanti iniziò a muoversi formando un cerchio intorno a me.
Dal fondo della massa però si senti una voce acerba rivolgersi a me.
"Tu sei un errore!"Il movimento di tutti si arrestò e si aprì un varco laddove la voce proveniva.
"Sei un errore come lo siamo tutti noi! Come pensi che degli errori possano combattere esseri che sono letteralmente stati creati per raggiungere la perfezione. Io gli ho visti uccidere e noi in confronto a loro siamo pulci."
Era vero io ero un errore ma..ma avevo fatto così tanta strada, come avrei mai potuto arrendermi così.
"È vero siamo errori,io sono uno di quei esseri perfetti e perfetto non lo sono,così come non lo era il mio amico che ha deciso di lottare per qualcosa di più umano ed è stato ucciso per ciò. La bellezza per errore è l'ultimo stadio della storia della bellezza. Per me il fatto di essere un errore ci rende mille volte più forti di loro,perché loro combattono per ordini noi combattiamo per la libertà. Noi lottiamo per la vita proprio perché le cose più belle ci son state concesse per errore."Guardai Gabriel stupita, le sue parole mi si erano impresse dentro. Il ragazzo che poco fa aveva parlato abbassò lo sguardo e si unì agli altri così come il resto dei nephilim. Non eravamo più due cose distinte ma una persona che lottava per le stesse cose. Spiegarono tutti le ali rivolgendosi verso me, Gabriel,Dante e Blake che erano al mio fianco. L'unica che mancava all'appello ero io.
"Tu sei il mio errore più grande e di conseguenza la bellezza più sublime,non esitare non sei più diversa, nessuno di noi lo è più. Fai vedere la notte che porti sulle spalle sankera."
E guardando i suoi meravigliosi occhi portai la notte in quella cenere facendo contrasto con quel bianco puro che il mio amato portava.Eravamo luci ed ombre.

NephilimDove le storie prendono vita. Scoprilo ora