Sento bussare alla porta e avvolgo le braccia intorno alle gambe per coprirmi il più possibile. <<Avanti>> dico con la voce tremante e dalla porta fa capolino la testa della domestica più anziana del giorno prima.
<<Piacere mi chiamo Zelda. Sono la domestica della casa e mi prendo cura del signorino Aaron. Sono qui per dirti che in questa casa facciamo colazione alle ore 9:00 am, pranzo alle ore 1:00 pm e cena alle ore 7:00 pm. In questi giorni visto che il signorino Aaron è fuori casa mangerai con me ed Élena>>
Non sapendo cosa dire mormoro timidamente <<Piacere io sono Elizabeth, o Beth, ma credo che in realtà tu già lo sappia>> Zelda fa una breve risata e scuote la testa in senso affermativo. Guadagnando un po' di coraggio le chiedo <<Mi vergogno un po' di chiederlo a te ma non so come altro fare. Per caso avete delle strisce depilatorie o qualcosa del genere? Sarei dovuta andare dall'estetista il giorno dopo che->>
<<Non tu preoccupare per questo, domani dovrebbe arrivare a casa una ragazza che pratica la depilazione laser su richiesta del signorino Aaron, così non avrai più di questi problemi>> guardando la mia faccia aggiunse anche, come se fosse un segreto solo tra me e lei, <<Non ti preoccupare l'ho fatta anche io e oltre a non far male, dura almeno 1 anno!>>
<<Grazie mille>>. Mi saluta brevemente e poi esce dal bagno chiudendo la porta. In realtà sono contenta per questa fantomatica depilazione laser perché la volevo provare da tempo, ma una cosa non quadra: perché mai il "signorino Aaron" dovrebbe volere che io non sembri una scimmia? Probabilmente quando tornerà diventerò anche io una domestica, laverò i vetri e passerò i pavimenti o magari cucinerò pranzo.
Esco dall'acqua, mi asciugo e mi vesto. Non ho avuto il coraggio di chiedere a Zelda come posso passere il mio tempo perché mi era sembrata una mancanza di rispetto nei suoi confronti, dato che ora teoricamente sta lavorando. Passo quindi tutta la mattinata a guardare fuori dalla finestra.
All'ora di pranzo esco dalla mia camera ed incontro Zelda nel corridoio. Facciamo pranzo insieme ad Élena e scopro che anche lei è una donna molto simpatica ed accogliente. Dopo pranzo aiuto a sgombrare la tavola e poi Èlena mi fa fare un tour della villa, dicendomi anche le stanze in cui non devo assolutamente andare, quali la stanza da letto del signorino, il suo studio e un altra stanza misteriosa in cui neanche le domestiche possono entrare.
Una stanza che invece aveva attirato la mia attenzione era un'immensa biblioteca che occupava una stanza intera, come nei libri di fiabe. Anche se era al piano terra, il soffitto corrispondeva a quello del piano superiore. Le librerie andavano da terra fono al soffitto ed un enorme vetrata su apriva su un lato della stanza illuminandola completamente.
Al centro c'è un piccolo divanetto, adatto alla mia statura minuta, una poltrona e un basso tavolino di legno con sopra una pila di libri impolverati.
Dato che non posso possedere dispositivi elettronici, questo può diventare il mio unico passatempo.
Il pomeriggio infatti lo passo li, immergendomi nella lettura di un grande classico, Orgoglio e Pregiudizio. Alla sera dopo aver mangiato con Zelda ed Elena vado in camera a leggere ancora qualche capitolo, per poi crollare tra le coperte.
La mattina dopo, grazie alla sveglia che avevo impostato la sera prima, mi sveglio in tempo per fare colazione. Mi vesto in fretta e furia, mi lavo i denti giusto per non uccidere Zelda ed Elena con il mio alito da morto e vado a fare colazione. Ormai con le stampelle che mi hanno dato riesco a muovermi più agevolmente e spostarmi autonomamente da una stanza all'altra. Dopo colazione Zelda mi aiuta a cambiare la benda alla gamba e magicamente si scopre che quel bastardo non mi ha "beccato di striscio", mi ha proprio beccato in pieno. Ottimo, ecco perché faceva così male. Zelda mi dice che probabilmente avrò difficoltà a camminare per qualche mese.
Durante la mattinata aiuto Zelda a preparare il pranzo, per quanto la mia incapacità mi permette, mentre Elena, in vista del ritorno de signorino Aaron, va a sistemare il giardino. A pranzo, tra le varie chiacchiere, scopro che il signorino è fuori casa da 2 mesi per una commissione in un altro paese.
Durante il pomeriggio arriva l'estetista di cui mi aveva parlato Zelda e scopro che il caro signorino Aaron aveva pagato per un depilazione laser integrale. Ovunque. Prima cerco di rifiutarmi, poi mi vengono i brividi pensando il perché volesse che io faccia una cosa del genere, poi realizzo che probabilmente un uomo grasso e solo come un cane mi userà come schiava del sesso, di quelle che gli fanno i pompini sotto il tavolo durante il pranzo.———————————————————
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Contratto di vita
General FictionTutto inizia da un tradimento, uno sbaglio provocato dal rancore e dalla fame di successo. Una cascata di avvenimenti distruggerà il passato e scriverà un nuovo presente pieno di dolore, intrappolata in una prigione tutt'altro che dorata Elizabeth a...