Capitolo 27

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Mi avvio incerta verso il letto, il cuore che mi rimbomba nelle orecchie, inginocchiandomi a gambe unite davanti a Luis, come mi aveva indicato.
Si alza a mezzo busto e mi toglie le mani che servivano a coprirmi il seno, per poi palparlo e stimolare i capezzoli, facendo uscire dalla mia bocca un timido mugolio. È bravo, non c'è che dire. Niente in confronto alle mani rudi di Aaron.
Fa scendere una mano verso la mia intimità incominciando a stimolare la mia parte più sensibile con grande maestria, facendomi gemere quasi subito. Abbasso la testa imbarazzata con le guance tinte di rosso vivo.
I miei gemiti si fanno sempre più forti tanto che sono costretta a tapparmi la bocca con una mano per l'imbarazzo.
Mugulo uno "sto per venire" mentre il mio corpo incomincia a tremare in maniera incontrollata, quando improvvisamente Luis toglie le mani da me lasciandomi sull'orlo del piacere, i miei fianchi spingono nella direzione della sua mano, non trovando più niente.
Alzo la testa come a chiedergli perché ha smesso e lui coglie l'occasione per prendermi con una mano il mento e dirmi, guardandomi negli occhi, <<Non è finita qui baby girl, abbiamo ancora tutta la notte davanti>>
Si allontana brevemente da me per togliersi i pantaloni e i boxer, il suo membro già duro.
Ora però non è come con Aaron. Non ho paura, sono solo eccitata: qualcosa dentro di me mi dice che non mi farà del male, e io in questo momento ho bisogno di cedere a quella speranza.
Viene verso di me leccandosi le labbra, sussurrandomi poi all'orecchio <<Non so come lo facevi con Aaron, ma io duro ORE baby girl>>
In che senso "ore"? Il sesso può durare più di 15 minuti? Quello era circa il tempo massimo con Aaron, lo so perché pur di non pensare a cosa mi stava facendo contavo i secondi e i minuti che passavano.
Mi morde gentilmente il lobo dell'orecchio mentre fa scorrere leggero un dito nel mio interno coscia, dal ginocchio ai fianchi, fino a quando il mio desiderio diventa tale che incomincio a baciarlo.
Mi fa sdraiare a pancia in su, bloccandomi i polsi sopra la testa con una mano, mentre con l'altra mi accarezza il seno. Chiudo gli occhi, assaporando il momento. Sento improvvisamente la mancanza delle sue mani calde sul mio corpo e apro gli occhi, Luis ha in mano delle ridicole manette munite di peluche per non ferire i polsi. Un brivido mi scuote la spina dorsale mentre lui mi lega i polsi a uno dei sostegni del baldacchino del letto. Si mette in mezzo alle mie gambe e con teatralità me le apre totalmente, costringendomi a guardare altrove per l'imbarazzo.
La sua voce giunge alle mie orecchie con una domanda imbarazzante
<< in che posizione lo facevate tu e il mio caro fratello?>>
Io rispondo con la voce tremante <<Bhe io ero...a quattro zampe e... e...lui era dietro di me...i-in ginocchio...>> mi imbarazza molto parlare di queste cose ad alta voce, piuttosto stupido dato che ora sono ammanettata ad un letto completamente nuda davanti ad un uomo che conosco più o meno da 3 ore.
<<Bhe ora ti faccio vedere cosa significa averlo tutto dentro di te, ti sbatterò così forte che non sarai più in grado di formulare una frase...>> sul suo viso un ghigno eccitato e sul mio uno sguardo impaurito. Entra in me lentamente e quando penso che mi abbia penetrato completamente, fa entrare gli ultimi centimetri con una spinta, facendomi sussultare dal dolore.
<<Parlami principessa, ti piace? Ti senti piena?>> Le mie guance vanno a fuoco e con gli occhi strizzati per il fastidio e il labbro inferiore intrappolato tra i denti non riesco a riesco a dire niente. Lui si muove leggermente e io sussulto ancora
<<rispondi al tuo daddy>> il suo tono è alterato ma comunque non violento come ero abituata con Aaron. La sua mano va a finire sul mio mento e mi costringe a guardarlo negli occhi, decido di rispondergli << è...g-grosso daddy...>> finalmente compiaciuto, mi mette una mano sul collo e una sul fianco, incominciando a spingere in me prima lentamente poi andando sempre più veloce
<<vai p-piano ti prego...>>
Ho le lacrime agli occhi, sento come se mi dovessi spaccare a metà, la pelle strappata. Lui si piega su di me avvicinandosi al mio viso, e dice <<fidati di daddy, tra un po' non farà più male>>. Continua a spingere in me ad un ritmo sostenuto per qualche minuto, baciandomi le labbra e il collo, finché finalmente sento che il dolore si trasforma in piacere. Quando sente i gemiti che non riesco a trattenere si allontana da me e aumenta un po' il ritmo, guardandomi negli occhi. Sto toccando il cielo con un dito.
Dalla sua bocca escono dei gemiti sordi e sexy, con la voce roca che fa tremare ogni cellula del mio corpo.
<<come sei stretta baby girl...>>

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Aaron sarà geloso del rapporto di Elizabeth con il fratello? Lo scoprirete  nelle prossime puntate!
Ricordatevi di commentare e votare il capitolo!

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