Il destino è dalla mia parte

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- Sofia pov's -

Roberta: Sofia andiamo! chi stai guardando?

Sofia: I-i-i-o no, nessuno. Andiamo!

Mi giro ancora una volta per guardare quel bel ragazzo misterioso, ma Roberta mi prende a braccetto e mi trascina dalle ragazze che ci stanno aspettando al tavolo.

La serata passa veloce, tra alcuni bicchieri di Moijto e uno di Bellini, la mia mente danza, e il mio corpo pure.

Quando la mia lucidità ricompare (per colpa di un maledetto telefono che sta squillando) mi connetto con il mondo, connetto di essere a casa, nel mio letto, non so come e quando, ma sono nel mio comodo letto. Mi giro dall'altra parte per cercare di raggiungere questo marchingegno che suona, e mi ritrovo Roberta dormire come un sasso con la bocca aperta.

Sofia: Rob, sveglia! Il tuo dannato cellulare non smette di squillare. Se non rispondi ora giuro che lo butto giù dal terrazzo.

Roberta: Col cazzo! Con tutti i soldi che costa!

Urla tirandomi un cuscino in faccia. Diciamo che di mattina nessun essere umano è simpatico.

Roberta: Oh che palle è mia mamma! Non la smette di stressarmi, da quando sei arrivata mi sta con il fiato sul collo, ha paura che torno a bere e faccio cose stupide. Ma non sa che qua le cose stupide non le faccio io!

Sofia: E chi le fa scusa? io?

Dico ridendo.

Roberta: Beh si! Mi sa che hai bevuto un po' troppo ieri sera, o forse non reggi più l'alcool.

Sofia: E quindi che ho fatto? Mi devo preoccupare?

Roberta: Hai solo baciato uno a caso, sboccato sui vestiti di una e poi ti sei addormentata sopra al tavolo, ma no, direi che non ti devi preoccupare.

Sofia: Oook ora mi sento davvero in imbarazzo! Davvero ho vomitato addosso ad una? Oh mio Dio! Che cringe!

Roberta: Vabbè dai, ti saluto, ci vediamo questa sera per cenare insieme.

Saluto Roberta con un abbraccio, l'accompagno alla porta e vado a farmi una bella doccia. Il pomeriggio prosegue bene, in totale relax.

Sono davanti allo specchio mentre guardo l'orologio, sono le 20, devo muovermi. Scelgo un outfit elegante per la cena di questa sera, opto per un bel vestito nero a tubino e delle scarpe oro con il tacco. Mentre mi liscio i capelli con la piastra, mi torna in mente quel ragazzo con il ciuffo ribelle visto in discoteca, chissà se Roberta me lo presenterà mai, potrei chiederglielo, ma poi mi direbbe che non è il momento. Al diavolo i ragazzi, devo pensare più a me ora.

Cammino a passo svelto all'interno del ristorate per raggiungere Roberta che è già beatamente seduta al tavolo, con il suo telefono in mano.

Sofia: Eccomiii ciao! Scusa il ritardo.

Roberta: Ah tranquilla, mi stavo scattando qualche selfie, hai visto in che posto ti ho portato?

Il ristorante è bellissimo, diviso in due piani, noi siamo sopra, sulla terrazza con vista sul Duomo. Davvero lussuoso.

Mentre contemplo l'arredamento lussuoso che mi circonda, si avvicina un cameriere per prendere le nostre ordinazioni.

La cena si rivela da 10 e lode, cibo gustoso, clima fantastico, location favolosa. Per finire in bellezza ci offrono dei liquori alla liquirizia. Mentre sorseggiamo questa squisitezza vedo avvicinarsi un ragazzo.

Amedeo: Wee Robby!

Roberta si alza dalla sedia e va ad abbracciare questo ragazzo.

Roberta: Ame ma come stai? Che bello vederti. Sei da solo?

Amedeo: No, sono qua con Riccardo e Simone.

Dice indicando i suoi amici seduti a qualche tavolo più lontano dal nostro.

Quando seguo il suo dito, focalizzo il tavolo dove è seduto con i suoi amici, e focalizzo lui, il famoso ragazzo misterioso di ieri sera.

Se non è destino questo....

Ho una crisi d'identità!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora