Troppi misteri

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- Sofia pov's -

Le settimane corrono e la mia storia con Davide prosegue bene, anche se a volte ha comportamenti strani, un po' oscuri, nel senso che riceve chiamate misteriose. Ogni volta che gli chiedo chi è che lo chiama fa sempre il vago e si innervosisce. Peccato che io sono testarda e prima o poi verrò a conoscenza di tutto. Se vi state domandando com'è finita con Simone beh..non ha mai più chiamato.

Davide: Sofia svegliati! E' tardi, dobbiamo prepararci.

Oggi è una giornata speciale per me. Torno nella mia città natale per festeggiare l'anniversario di matrimonio dei miei genitori. Essendo una giornata particolare e importante, ho voluto che Davide partecipasse. Non ho mai avuto l'occasione di fargli conoscere i miei genitori, e oggi mi sembrava il momento perfetto.

Davide: Allora ti alzi o no?

Dice facendomi il solletico.

Sofia: Smettila! Ora mi alzo.

Una volta alzata dal letto, facciamo colazione insieme e infine ci prepariamo.

Davide: Siamo proprio due bonbon vestiti così!

Dice avvicinandosi allo specchio dove sto finendo di truccarmi.

Sofia: Puoi dirlo, siamo uno schianto!

Una volta pronti usciamo e ci dirigiamo in macchina verso la chiesa dove avvera' la cerimonia.

Il viaggio è stato lungo, ci abbiamo messo un paio di ore, ma sono volate in un batter occhio.

Davide: Ok, è il grande giorno. Conoscerò i tuoi genitori, wow che ansia.

Dice parcheggiando la macchina in una stradina vicino alla chiesa.

E' ansioso, lo vedo.

Prendo la sua mano e la faccio intrecciare alla mia.

Sofia: Stai calmo, andrà tutto bene. Sono sicura che ti adoreranno.

Mi bacia la mano e mi sorride nervosamente.

Davide: Mannaggia a te che mi hai convinto a venire, lo sai che adesso potevo starmene tranquillo a casa tua a guardarmi un film?

Sofia: E invece hai scelto la cosa più giusta da fare, e te ne sono grata.

Gli do un lieve bacio sulle labbra ed esco dalla macchina. Lui mi segue.

Sofia: Vieni, i miei ci stanno aspettando.

Lo prendo per la mano e finalmente lo presento ai miei genitori.

La cerimonia è stata bellissima, i miei genitori sono stati felicissimi di conoscere Davide e lo hanno apprezzato fin da subito.

Appena usciamo dalla chiesa Davide si allontana con il telefono in mano. Questo suo fare misterioso mi insospettisce parecchio, così cerco di seguirlo senza farmi vedere per sentire con chi parla. Magari sono solo paranoica io, ma devo togliermi la curiosità.

Purtroppo non sono riuscita a sentire nulla, ma la faccenda non si conclude qua!

La giornata ormai si è conclusa nei migliori di modi, felici e con la pancia piena, il rinfresco è stato esagerato, abbiamo mangiato davvero tantissimo.

Ora però siamo finalmente a casa, spaparanzati sul divano.

Davide: E' stata una bella giornata lo devo ammettere, ma stare qua nel divano con te lo è ancora di più.

Dice stringendomi forte.

Sento un telefono vibrare, mi sveglio. Non ricordo nemmeno di essermi addormentata. Cerco con insistenza il mio telefono fin quando lo trovo, non è il mio che sta vibrando. E' quello di Davide. Senza pensarci due volte, visto che pure lui dorme glielo sfilo dalla tasca. Non riesco a vedere chi lo ha chiamato perché c'è un codice, ma visto che sta dormendo profondamente avvicino il telefono al suo dito e lo sblocco. Ah che bella la tecnologia.

Corro in camera con il suo telefono e mi chiudo a chiave. Finalmente posso scoprire se mi nasconde qualcosa.

Ho una crisi d'identità!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora