Jack (3)

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L'arrabbiatura mi stava appannato la mente e non sapevo nemmeno dove stessi andando. La prima persona che mi venne in mente fu Rachel. Fu lei a baciarmi chi poteva essere altrimenti?

Mi presentai fuori dalla sua palestra e la aspettai.

''Che cazzo fai?''

''Ciao anche a te Jack'' alzò gli occhi al cielo.

''Ti ricordi quando sono venuto al parco perché mi avevi detto di avere un'emergenza?''

''Si e allora?''

''Ci ha visti anche Ashley'' fece un sorrisetto compiaciuto, che stronza.

''Tu ne sai qualcosa?'' non rispose ma si morse il labbro superiore.

''Senti Rachel, quello che c'è stato tra noi è stato...bello'' nella mia voce si sentiva la nota di incertezza ''ma adesso io amo Ashley, si esatto io la amo. Nessuno ci crederebbe a io la amo davvero e stare lontano da lei mi sta facendo male'' perché stavo piangendo? ''Mi manca e il fatto che ce l'abbia con me mi sta distruggendo. E mi odio nel vederla soffrire perché lo so che sta soffrendo ma questa volta non è colpa mia e non posso pensare che non vuole più avere niente a che fare con me'' stavo singhiozzando, che uomo ero? Mi misi le mani in faccia e poi tirai un calcio al cassonetto dell'immondizia facendo sussultare Rachel.

''Mi dispiace...'' aveva le lacrime agli occhi. Stava facendo sul serio? Prima ha fatto il danno e poi fa la finta dispiaciuta?

''Davvero Jack. E' solo che lei ha tutto quello che un ragazzo può desiderare mentre io invece vengo usata anche dai miei genitori a momenti'' cosa stava dicendo? 'Concentrati Jack ti sta manipolando' pensai. Ma perché mi sembrava così sincera?

''Allora ammetti che sei stata tu?'' alzò lo sguardo e i suoi occhi color caramello guardarono dritti nei miei color ghiaccio.

''Adesso ti racconto tutta la verità'' iniziò...


Non potevo crederci. A quanto pare non potevo fidarmi nemmeno della mia stessa ombra. 

Entrai nello spogliatoio, mi misi una felpa e una semplice tuta grigia. Mettermi la felpa mi fece ricordare quando diedi la mia ad Ashley il primo dell'anno, se l'era tenuta e non la rivolevo più indietro. Volevo che le rimanesse un piccolo ricordo di me, era così carina quando la indossò. Sembrava un funghetto che camminava e il mio istinto mi stava dicendo di prenderla, stringerla a me e non lasciarla mai più ma purtroppo non potevo, era così piccola e fragile. Finito di vestirmi entrai in campo e strappai la palla dalle mani di Nathan e cominciai a fare qualche canestro, stare là dentro mi stava irritando, dovevo andarmene prima di fare una strage. Andai in corridoio e tirai un pugno al muro creandogli un buco.

''Tutto bene amico?'' mi chiese Liam raggiungendomi fuori.

''No cazzo!'' perché piangevo continuamente? Ero diventato una femminuccia. Ashley mi stava cambiando.

''Jack che ti prende?'' mi chiese Nathan uscendo. Lo guardai in cagnesco e mi fiondai su di lui dandogli tanti di quei pugni da aprirgli uno zigomo.

''Jack calmati'' Liam mi tirò via da lui tirandomi per la felpa ormai tutta spiegazzata.

''Che ti prende?''

''Questo stronzo ha messo il biglietto nella camera di Ashley''

''Cosa?!!'' guardammo l'infame davanti  a noi che rimase senza parole quando fu difronte alla realtà.

''E' vero Nathan?'' continuò Liam.

''Si è vero. Ho messo il biglietto nella camera di Ashley lasciando la finestra aperta facendo credere che fosse stato Jack a metterlo. Chiamai Rachel per dirle del 'piano' così lo chiamò facendolo venire con una scusa e quando vide Ashley arrivare si buttò tra le braccia di Jack'' che pezzo di merda lo volevo ammazzare.

''Ma per quale cazzo di motivo lo hai fatto?!'' Liam mi bloccò con la mano per paura che mi scaraventassi di nuovo sullo stronzo che avevo di fronte ai miei occhi, non aveva tutti i torti.

''Perché io sono innamorato di lei'' mi dovetti girare per non guardalo altrimenti lo avrei davvero ammazzato. Mi misi le mani nei capelli per la disperazione, Nathan era mille volte meglio di me e non faceva stare male Ashley, anzi tutto il contrario. Potevo essere rimpiazzato in tre secondi con un ragazzo decisamente alla sua portata, ma chi volevo prendere in giro? Io per lei non ero nessuno quindi non sarebbe stato un rimpiazzo.

''Io vado via'' mi sentivo morire al solo pensiero di Ashley con un altro. Mi misi  il casco e partii a tutta velocità con la mia moto, dovevo liberarmi la mente.


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