Cosa è successo alla festa?

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Finalmente il weekend arrivò e io potevo riposarmi. Dopo aver fatto colazione controllai le varie cose da fare. Avevo solo una riunione con il corpo studentesco, sarebbe durata relativamente poco quindi non mi lamentai.

''Oggi vai alla riunione?'' chiesi a Liam.

''Si, ti serve uno strappo?''

''Magari, grazie'' gli diedi un bacio sulla guancia e andai a vestirmi.

Dopo essermi lavata e vestita salii in macchina e partimmo.

''Lo sai che è successo venerdì alla festa di Cindy?''

''No, cosa è successo?''

''Jack si è baciato con lei, ma c'era anche il suo ragazzo lì e quindi hanno fatto a botte'' mi venne un magone in gola.

''Che cosa ti aspettavi da uno così?'' gli chiesi fingendomi disinteressata.

''Anche tu hai ragione'' rise e alzò il volume della musica al massimo. Adoravo mio fratello, era il mio migliore amico.

Alla riunione avrei incontrato facce che avrei preferito evitare. Cindy, capo chearledear e Jack squadra di basket.
Chi me lo aveva fatto fare? Ah giusto, Nathan. Mi doveva offrire un pranzo come minimo per farsi perdonare.

''Eccomi'' arrivò con il fiatone.

''Alla buon'ora. Sbrighiamoci''

Iniziammo la riunione in maniera molto informale presentandoci. Per tutto il tempo Cindy fece gli occhi dolci a Jack, ma che problema aveva?

''Che ne pensi tu Ashley?'' cazzo, non stavo ascoltando.

''Ehm, si si sono d'accordo''

''Vuoi togliere le chearleader?'' adesso chi aveva il coltello dalla parte del manico Cindy?

''Esatto, sono inutili e distraggono la squadra'' la guardai con fare di sfida.

''Cosa?'' esclamarono in coro la stronzetta e lo stronzetto. Nuova coppia dell'anno. Basta Ashley!

''Avete capito bene''

''Cosa stai facendo?'' mi chiese Nathan sotto voce. Aveva ragione, cosa stavo facendo? Mi stavo rendendo ridicola. Smentii ciò che avevo appena detto e conclusi la riunione andandomene scocciata. All'improvviso qualcuno mi bussò la schiena.

''Ciao, sono Cindy. La capo chearleader'' mi porse la mano e gliela strinsi un po' confusa ''so cosa vuoi fare, sei arrabbiata per quello che è successo alla festa con Kyle, ma rilassati a me non piace'' il mio sangue si stava tingendo di verde, cosa era successo?

''Non so nemmeno cosa è successo e sono sicura che qualsiasi cosa abbia fatto il mio ragazzo è stato perché ti piace tanto far vedere la tua gonna che ti arriva sopra il naso'' le feci un sorriso compiaciuto ''A presto'' le feci l'occhiolino e me ne andai. Sapevo che se fosse successo qualcosa sarebbe stato anche per colpa di Kyle, ma non potevo mostrarmi debole davanti a quella.

Invece di tornare a casa andai da quest'ultimo. Mi aprì la porta ed entrai come una furia.

''Cosa è successo con Cindy alla festa?''

''Niente piccola, perché?''

''Non chiamarmi piccola. Mi ha fermato e me l'ha detto''

''Te lo giuro sulla nostra relazione che non è successo niente'' sembrava sincero e ripensandoci se avesse fatto qualcosa Liam me lo avrebbe detto, c'era anche lui alla festa dopotutto. Sicuro quella me lo aveva detto per vendicarsi di ciò che avevo detto alla riunione. Che stronza.

''Va bene'' mi diede un bacio e mi accarezzò il viso.

''Lo sai che non farei mai niente per farti stare male'' perché quella frase mi fece venire i sensi di colpa?

Mi invitò a rimanere a cena ma rifiutai, volevo andare a casa.

Entrai in camera mia per mettermi il pigiama e mi spaventai a morte.

''Tu hai problemi seri!''

''Non sono io che voglio cancellare una delle parti fondamentali della scuola'' Jack era seduto sulla mia scrivania.

''Cavolo hai ragione. Delle ragazze che sculettano ballando sono fondamentali'' l'ironia nella mia voce fu più che evidente.

''Io so qual è il tuo problema'' mi disse sedendosi sul mio letto.

''Sentiamo Newton'' mi girai verso di lui.

''Sei gelosa'' lo ero?

''Ma fammi il piacere, se non te ne fossi accorto sono fidanzata con Kyle. E poi dovrei essere gelosa di un ragazzo a cui piace giocare con le ragazze fidanzate? Mi fai davvero ridere''

''Almeno non ti faccio piangere...gelosona'' mi sorrise.

''Vattene'' seguì alla lettera il mio ordine, forse solo perché in primis lui voleva andarsene. Per un momento me ne stavo pentendo, mi piaceva stare in sua compagnia. Ma questa sensazione durò un secondo.

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