Cosa ti è successo?!

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Quello sarebbe stato l'ultimo giorno di scuola prima dell'inizio delle vacanze di Natale. Non avevamo fatto praticamente niente, giravamo per la scuola con i cappelli di Babbo Natale o delle renne a distribuire dolcetti o a cantare canzoni natalizie. Io avevo preparato dei dolcetti alla cannella, non erano venuti poi così male visto che andarono a ruba. All'ora di pranzo andai in mensa, ero molto contenta perché il Natale mi metteva allegria. Stavo parlando con Summer e Justin del compito di francese quando mi scontrai con una ragazza. Rachel. Le si versò tutto il vassoio addosso e si sporcò tutta.

''Perdonami!'' ero davvero mortificata.

''Sei una cretina!''

''Scusami non l'ho fatto apposta'' mi spinse facendomi cadere a terra e battei la testa.

''Che cazzo di problemi hai?'' le disse Justin rialzandomi insieme a Summer.

''Invece di preoccuparti di me pensa alla tua ragazzina. Mi fai quasi pena Justin, una volta eri così virile, adesso esci con le bimbe piccole'' la mia amica si lanciò su di lei e le iniziò a tirare i capelli. Tutta la mensa stava guardando e urlava 'rissa tra ragazze'. Justin e Jack le separarono, quest'ultimo mi guardò e mi disse ''perché non ti fai mai gli affari tuoi?'' non potevo crederci.

La testa mi faceva davvero male così andai in infermeria. Mi diedero del ghiaccio e ritornai in classe.

''Ashley''

''Ciao Kyle''

''Come stai?'' aveva un'aria strana.

''Ehm, meglio grazie'' gli risposi confusa, non ci parlavamo da quel giorno a casa di Jack.

''Mi dispiace tanto'' restammo un attimo in silenzio e feci per andarmene ma i bloccò il polso, forse anche un po' troppo forte. Mi trascinò in un'aula vuota e si chiuse la porta alle spalle. Aveva uno sguardo che non mi piaceva per niente.

''E così stai con Jack adesso'' al suo avvicinarsi io indietreggiavo, mi stava spaventando.

''Lui sta con Rachel e anche se fosse non devo giustificarmi con te''

''Ho sempre saputo che fossi una troia bugiarda''

''Come scusa?'' mi stavo incazzando. All'improvviso mi afferrò. In tre secondi sarebbe successa la cosa più brutta della mia vita. Mi spinse per terra e incominciò a prendermi a calci, poi mi tirò su e mi diede quattro sberle, infine mi ributtò a terra come un sacco dell'immondizia e mi sputò addosso.

''Così impari a fare la troia'' se ne andò lasciandomi così. Mi sentivo morire, non ero sicura che sarei riuscita a rialzarmi. Stavo lì con la bocca sanguinante e il corpo pieno di lividi. Ecco il bravo ragazzo che ho avuto affianco a me per 5 anni, che mi conosceva da quando ero piccola e che credevo di amare. Diceva di amarmi anche lui, come avevo potuto credergli? Come avevo fatto a non capire la sua falsità e i suoi problemi mentali? Non potevo credere che fosse successo a me. Rimasi sdraiata per tutta l'ora cercando di riprendermi, non riuscivo a muovermi. Quando le mie mani ripresero la motricità chiamai Summer e Justin. Non potevo dirlo né a mio fratello né a Nathan, altrimenti avrebbero ucciso Kyle. Anche se se lo meritava. Non riuscivo a parlare quindi al telefono dissi solo a stento e con fatica 'aula 3'.

''Oh Cristo!'' Justin venì verso di me e mi prese in braccio.

''Oh santo cielo Ashley che ti è successo?'' Summer stava piangendo. Non riuscivo a rispondere se ci provavo tossivo sangue. Mi portarono all'ospedale.

La dottoressa disse che non avevo niente di rotto ma avevo preso una bella botta sul polmone destro, ecco perché sputavo sangue. Non era troppo grave e non c'era bisogno di ricoveri o operazioni. Dovevo avere una specie di intubazione per quattro giorni per 30 minuti al giorno e non dovevo muovermi dal letto. Come lo avrei spiegato ai miei?

Nei giorni seguenti riuscivo a muovermi quasi del tutto e anche a respirare e parlare normalmente, la dottoressa lo aveva detto che non era niente di grave. Ai miei genitori dissi che all'ora di educazione fisica caddi per terra e sbattei sopra un peso. Non potevo dire loro la verità, almeno non ancora. Stavo guardando un film sul telefono quando entrò Jack.

''Per favore vattene non ti voglio parlare''

''No, devi chiedere scusa a Rachel''

''Ma se è stata lei a spingermi per terra''

''Lo so ma si sente minacciata da te e se non le chiedi scusa mi lascia''

''Quindi ti tiene in pugno. Che bravo cagnolino complimenti'' fece caso allo strumento per l'intubazione posato accanto al letto e poi mi guardò bene in viso. Avevo un sacco di lividi, sia in faccia che in tutto il copro.

''Che cazzo hai fatto?!!!!'' si sedette accanto a me preoccupato.

''Sono scivolata a scuola''

''Certo e io sono Willy il principe di Bel Air. Dimmi che hai fatto''

''Jack, non devi dirlo a nessuno'' lo pregai con lo sguardo.

''Certo stai tranquilla''

''Kyle mi ha picchiata. Sono stata un'ora sdraiata in quell'aula e quando riacquisii un minimo delle mie forze chiamai Justin e Summer che mi hanno portata in ospedale. Non riuscivo a parlare senza sputare sangue. Non avevo niente di grave ma per sgonfiare il polmone leggermente lesionato ho dovuto fare delle intubazioni per un po' di gironi''

''Ok, adesso devo andare'' la sua risposta fu questa, se ne andò lasciandomi senza nemmeno una parola. Come poteva essere così egoista?


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E' un capitolo un po' breve e anche diverso dagli altri. Spero vi piaccia lo stesso.
Dove sarà andato Jack?

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