Il giorno del diploma

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Finalmente il giorno del diploma arrivò. Quella testa vuota di Liam si stava per diplomare. Alla fine aveva deciso insieme alla squadra di andare tutti quanti al college di Boston, sarebbero partiti a fine estate e fino a quel momento volevo godermi ogni secondo con ognuno di loro. Sia i miei genitori che quelli di Jack sapevano che stavamo insieme da circa due mesi e ne erano tutti e quattro entusiasti.

''Venite qui che vi faccio una foto!'' dissi a Nathan, Jack, Liam e Mike fuori scuola.

''3...2...1...Cheese!'' la foto era buffissima perché avevano fatto delle facce assurde. Me la sarei attaccata in cameretta. L'immagine di quattro persone per me fondamentali.

''Devi spaccare sul palco'' mi disse Jack mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

''Anche tu'' mi diede un bacio ed entrò.

''Jack!'' si girò.

''Sono fiera di te. Ti amo!'' mi sorrise e si girò per non farmi vedere che si stava commuovendo. Entrammo anche noi e dopo aver consegnato tutti i diplomi il preside mi chiamò a salire sul palco insieme a Nathan. Un applauso ci coinvolse e mi rassicurò.

''Signori e signore è con grande piacere che vi presento i nostri due presidenti nonché migliori alunni di questo istituto. Un applauso a Nathan Cooper e Ashley Davis!'' un altro applauso rimbombò per la stanza enorme. Nathan mi guardò sorridendomi e mi strinse la mano.

''Buongiorno a tutti'' guardai Jack ridendo, fece finta di asciugarsi una lacrima e poi mi mostrò i pollici in su ridendo facendo ridere anche me.
''Questo è un giorno davvero importante nonostante io non sia una diplomanda. Quando il preside mi chiese di scrivere questo discorso qualche mese fa ero molto titubante sulla mia decisione. Non ero per niente propensa a farlo perché sarebbe stato l'episodio finale volto a salutare tutte le persone che mi sono state vicino e che adesso sono qui con addosso il tocco e la toga. Questo non è un discorso d'addio, ma di arrivederci. Perché come mi disse una persona speciale 'la lontananza è solo un ostacolo'. Ne ho superati di ostacoli quest'anno e ogni persona che nominerò adesso mi ha sempre aiutata a rialzarmi. In primis voglio rivolgere un grazie enorme al mio carissimo amico, compagno di giochi e collega, Nathan. Se non fosse per lui adesso non starei facendo questo discorso e  non saprei più cosa significa sorridere. Un grazie va anche a Shein e Mike, che mi hanno aiutata a vedere il sole anche quado pioveva, che mi hanno insegnato ad essere coraggiosa e a vivere senza paure, pentimenti e rimorsi. E ultimi per importanza. Il mio più grande grazie va a Jack Miller e a Liam Devis. Jack mi ha insegnato che cos'è l'amore, che bisogna sorridere anche davanti alle cose brutte perché solo così si vince nella vita. Mi ha migliorata come persona e mi ha resa la ragazza più felice del mondo, sorridente, solare ed allegra. Liam, in una parola potrei descriverlo come 'braccio destro', perché lui è questo. E' il mio confidente, il mio migliore amico, la mia maggiore protezione, mio fratello, un secondo padre e la spalla su cui piangere. Se adesso sono come sono è grazie a lui. Ti voglio bene fratellone. Quest'anno mi ha insegnato e dato tanto. Mi ha insegnato soprattutto che nonostante la vita a volte prenda una brutta piega bisogna sempre rialzarsi e oltrepassare il macigno. Grazie davvero a tutti, al preside, ai miei insegnati, alla mia famiglia e ai miei amici. Tutti voi mi avete insegnato a crescere. Congratulazioni a tutti i diplomandi e buona fortuna!'' i ragazzi lanciarono i cappelli e io cercai di placare le lacrime. Nathan mi abbracciò e pianse anche lui. ''Mi mancherai tanto'' mi disse. Anche un altro ostacolo l'ho superato, dire arrivederci a coloro che mi sono stati accanto. Ma come ho detto. Non è un addio.

''Mi raccomando, sii una perfetta presidentessa mentre non ci sono ok?''

''Te lo prometto''

Scesi dal palco e mi recai verso i miei amici che mi riempirono di complimenti.

''Ragazzi questo è il vostro giorno non il mio'' risi e asciugai ancora le lacrime.

''Sei stata fantastica'' Jack mi baciò e mi prese in braccio.

''Anche tu'' sospirai e ricambiai il bacio.

''Prima non ti ho risposto. Ma sappi che anche io sono davvero fiero di te. Sei una ragazza coraggiosa, non permettere mai a nessuno di buttarti giù'' gli sorrisi e sentii gli occhi pizzicarmi ancora, non volevo piangere davanti a lui così uscii fuori e vidi Kyle  al parcheggio che smanettava qualcosa. Non ci feci caso e una volta tranquillizzata tornai dentro.

Dopo la cerimonia andammo nella sala che la scuola aveva affittato per la festa dei diplomandi, i loro amici e la loro famiglia. C'era un sacco di roba da bere e da mangiare, la musica a palla e tutti erano allegri e spensierati. Vidi Summer in lontananza che mi sorrise e venì incontro.

''E' stato un discorso commovente'' mi disse.

''Grazie'' le sorrisi e sospirammo contemporaneamente. Guardò Jack.

''Ero sicura che vi sareste messi insieme. Sono felice per voi''

''Lo apprezzo''

''Senza rancore?'' mi chiese.

''Senza rancore'' ci abbracciammo e tornammo a ballare.

''Una foto per i piccioncini'' disse Shein con la polaroid in mano. La foto immortalava me con il cappello da diploma di Jack in testa mentre ci baciavamo. Era bellissima, spontanea e racchiudeva il nostro amore. Quindi era a dir poco perfetta.

Dopo la festa mi accompagnò a casa e ci fermammo in giardino a parlare e ad ammirare le stelle.

''Cosa pensi che succederà? Intendo tra noi'' quel 'noi' mi suonava ancora strano. Non riuscivo ancora a credere che stavamo insieme.

''Penso che dovremmo darci da fare per oltrepassare il macigno insieme'' mi guardò dritto negli occhi e mi baciò. Immortalai l'immagine di lui con quei bellissimi occhi azzurri nella mente e sorrisi.

Quella notte facemmo l'amore sotto il cielo stellato e fu la notte più bella della mia vita...di quelle che non finiscono mai.

''Vado a casa, i miei genitori mi aspettano. Ma tu guarda nella tua camera ok?''

''Lo farò. Mi chiami quando arrivi?''

''Certo. Ti amo'' 

''Anche io'' mi baciò appassionatamente, salì sulla moto e sfrecciò via.

Entrai in camera mia dalla finestra per sentirmi un po' come lui. C'era una scatola con una serie di nostre foto, la felpa che volevo prendergli quel giorno a casa sua e un biglietto.

'Cara Ashley, ho pensato tanto alle parole che avrei voluto scriverti. Ma ogni volta che ci provavo le lacrime mi rigavano il viso. Non so come spiegarti come mi sento quando sono con te e scusa se posso sembrarti noioso dicendo sempre le stesse cose, ma per me sei speciale e lo sarai sempre. Sei stata la prima persona a credere realmente in me e ad amarmi incondizionatamente. Non so come hai fatto, ma quando ti ho visto quel giorno alla festa avevo capito subito che avevi un qualcosa in più delle altre persone, sapevo da subito che dovevi essere mia. Volevo provare a scrivere una lettera d'amore, ma non credo di esserci riuscito.
Voglio dirti, Ashley, che sei e sarai sempre la persona più importante della mia vita e che non voglio mai perderti perché se perdo te perdo tutto. Sei l'unica ragione per la quale mi alzo la mattina e per la quale affronto la giornata con il sorriso ed energia. Mi hai rubato il cuore e voglio che lo tieni stretto a te per sempre. Ti amo davvero tanto Ashley, non scordartelo mai per favore!

                                                    -Per sempre tuo, Jack'

Strinsi la lettera me e mi asciugai le lacrime, lo amavo, lo amavo davvero tanto e non volevo perderlo per nessun motivo al mondo. Io e lui eravamo destinati a stare insieme e non potevamo separarci nemmeno volendo.
Andai a farmi la doccia per riprendermi, mi misi il pigiama e andai a prendere il telefono. Cinque chiamate perse da Shein e tre da Liam. Richiamai prima Shein ma non rispose e subito dopo chiamai mio fratello.

''Ashley...'' vi risparmio i dettagli. Vi basti sapere che in quel momento il cuore mi si spezzò.

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