soulmate// Draco Malfoy

26

ATTENZIONE
in questo capitolo ci saranno scene 🔴🔴🔴🔴, se vi infastidiscono passate avanti.

La McGrannit mi portò in detenzione da Gazza solo dopo aver parlato con Silente. Avevo paura che mi avrebbero espulsa...io non sapevo nemmeno di essere capace di fare un crucio e sapevo che era vietato fare magie contro altri studenti.
silente aveva detto "non pensavo che una studentessa modello come te...sarebbe stata capace di riprodurre un simile incantesimo, sono impressionato ma purtroppo le tue azioni ha no delle conseguenze. La signorina Parkinson è in infermeria...lei rende sempre tutto più...esagerato. La professoressa McGrannit ti porterà in punizione. Ora va"

E così finii con Gazza.
"Cosa devo fare?" Chiesi sendendomi nel suo ufficio.
"Questi ragazzini, non riesci a stare con le mani ferme? Dammi la bacchetta"
"No!" Gridai "perché?"
"Devi pulire il mio ufficio senza la magia, una volta appendevamo i ragazzi come te per le orecchie, è un peccato non poterlo più fare."

La porta si aprì ed entrò qualcuno che non mi sarei aspettata di vedere.
Draco.
Non dissi nulla, abbassai la testa pensando.

"Un altro ancora?" Chiese Gazza spazientito "accomodati ragazzo, faremo dare un pulita anche a te"
Draco si sedette nella sedia accanto alla mia. Gazza andò a prendere tutto quello che serviva per pulire e Draco parlò.

"Perché l'hai fatto? Lei non-"
Li feci vedere le lettere "non c'entra...no" dissi sarcasticamente
"Cosa sono?" Poi riconobbe la sua calligrafia "ma sono le mie lettere..."
"Si" risposi semplicemente.

Divisi le mie lettere dalle sue e gli porsi le mie
"Tieni, queste erano per te...."
Lui le prese senza dire niente, aveva uno sguardo deluso, come interrogativo.

"Abby io...non capisco, perché le avevi tu e non mi hai detto niente?"
"Non le avevo io, pensi che mi abbia fatto piacere evitarti?"
Mi guardò "e allora chi le aveva"
"Pansy, nel suo baule"

Gli raccontai della lettera che mi era arrivata. "Ecco" porsi la foto di lui e Pansy insieme
"Abby io non ho mai fatto questa foto"

Gazza entrò "cosa sono quelle, datemele"
"No!" Gridai un'altra volta io
"Stupidi ragazzi. Ora prendete e pulite tutto. Io me ne vado, quando torno dovrà brillare come cristallo!"

Mi alzai e presi uno straccio
"Cosa fai" disse Draco ridendo "non vorrai davvero pulire?"
Lo guardai "abbiamo scelta?"
"Direi di si"

"Draco, sono ancora arrabbiata" gli dissi continuando a pulire.
"Perché? Non abbiamo chiarito?"
"Beh...si però..."
"Cosa Abby" si alzò con uno sguardo rabbioso venendo verso di me. Mi fece sbattere contro il muro rumorosamente e mise le sue mani ai miei fianchi. Lo guardai negli occhi e una bella sensazione iniziò a farsi strada nel mio stomaco. Ma non sorrisi. Rimasi immobile mentre lui si avvicinava al mio viso.
"Ripetilo, ripeti che sei ancora arrabbiata con me"

Per quanto il mio cuore mi pregasse di non farlo, la mia testa ne aveva bisogno. Io ne avevo bisogno. Dovevo testarlo, farlo arrabbiare, farmi tornare da lui, farmi volere.
"Sono arrabbiata, molto arrabbiata"
Diede un pugno al muro facendomi sobbalzare, ma mantenendo il contatto visivo. Istintivamente gli presi la mano e guardai che non si fosse fatto male ma lui mi sollevò per i fianchi e spinse la mia schiena contro il muro baciandomi il collo insistentemente.
Stringeva le sue mani strette sulla mia vita, poi alzò la mia camicetta e le posò sui fianchi nudi facendomi venire un brivido in tutto il corpo. Chiusi gli occhi e mi concentrai sul calore delle sue labbra sul mio collo, delle sue mani su di me.
Poi si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò "Sei sicura di essere ancora arrabbiata?"

Gli presi il viso e lo baciai ancora di più. Draco Malfoy era mio, cosa avrebbe potuto portarmelo via adesso?
Mentre mi teneva stretta mi slacciai i bottoni della camicia e me la tolsi. Mi tolsi dalla sua presa e mi alzai in punta continuando a baciarlo mentre gli slacciavo i bottoni della camicia. Lui camminò in direzione di uno stanzino nell'ufficio di Gazza, entrammo, chiuse la porta.

Lo stanzino era molto stretto, dovevamo stare appiccicati. Lui si staccò dal bacio
"Sei sicura?" Chiese
Io ero senza la camicetta, lui l'aveva slacciata. Eravamo a pochi centimetri di distanza. Lo volevo.
"Si, facciamolo adesso"

Riprese a baciarmi prendendomi con una mano il viso. Questa volta più dolce.
Sentii la cerniera dei suoi pantaloni slacciarsi. Era molto buio e non riuscivo a vedere molto. Mi prese e mi sollevò spingendomi al muro, strinsi le mie gambe intorno a lui.
"Posso?"
Annuii appoggiata al suo collo e entrò dando una spinta.
Andò più veloce stando attendo a non farmi cadere. Il mio respiro si fece più affannoso fino a diventare un gemito. Era la sensazione più bella che avessi provato nella mia vita e con lui. Finalmente era mio, mio per sempre.

Lui continuava a muoversi e intanto gli baciavo il collo mordendoglielo e graffiandogli la schiena dal piacere "continua" gli dissi gemendo "continua!"
"Draco....Draco sto per....uhhvenire"
Continuò.
"Dillo, dillo Abby....come mi chiamo"
"Dracoooo!"

Spazio autrice: che crine hahahah però abituatevi perché da qui in poi i due si danno da fare...

Era stato il pomeriggio più bello della mia vita. Quando Gazza tornò era tutto pulito grazie ad un incantesimo fatto con una bacchetta sequestrata. Lui ci riconsegnò le nostre bacchette e noi andammo via.
Mi facevano male le gambe ma non lo dissi a Draco. Ci separammo con un sorrisetto malizioso, chissá se lui lo voleva o l'aveva fatto solo per tornare insieme. Non mi importava, ormai l'aveva fatto ed era mio.

Tornai nel dormitorio continuando a pensare a lui, quando entrai mi buttai sul letto sorridendo senza accorgermi di Hermione che mi fissava
"Tutto bene Abby?"
"Si!" Mi sedetti sistemandomi i capelli un po' in disordine
"Hai il mascara colato...Sei sicura di....o mio dio" fece lei scioccata "mascara colato, sorriso, capelli in disordine e il bottone slacciato....hai appena...."
"No!" Risposi cercando di trovare una scusa "no, figurati...vado a fare una doccia"