voldemort si fece spazio tra i mangiamorte. Un silenzio di morte vagheggiava nel cortile. I mangiamorte, inginocchiandosi, salutarono il loro signore che non fece caso a loro.
Puntò invece su mia madre. Povera, fluttuante, ferita e debole. Era praticamente gia morta, il solo pensiero mi squarciava il cuore in due, e la parte peggiore era che stava accadendo tutto per colpa mia, o per colpa di Draco.

mi girai verso Draco che perdeva sempre piu sangue dai polsi e dai tagli che gli avevano inflitto sulle mani. Come posso amare così tanto qualcuno da essere incapace di stare senza di lui. Ad un tratto alzò la testa e mi guardò dritto negli occhi.
Era troppo debole per parlare e aveva il viso sporco. Non riusciva a muoversi, incatenato dagli incantesimi oscuri dei suoi stessi famigliari.

Guardai mia madre, voldemort stava avendo una conversazione muta con lei.
Capii solo in seguito: il suo corpo debole si stava contorcendo, la sua bocca era come incollata, nom riusciva a urlare dal dolore del crucio.

Per l'ultima volta, mi promisi, alzai la bacchetta.
Non sapevo cosa lanciare, nessuno mi stava guardando... tutti erano fissi sulla scena di mia madre che veniva uccisa dolorosamente e lentamente.
La mia bacchetta si colorò di una luce rossa, a malapena mi reggeva in piedi. Mai avevo sentito o fronteggiato tanta potenza in vita mia.
La luce rossa puntava contro voldemort che subitò ribattè con la sua sporca magia verde.

Era la battaglia della mia vita. Sarei morta.

"Abby, non puoi vincere, arrenditi!" mi gridò Draco
la mia rabbia aumentò e l'energia con essa.

All'improvviso mia madre cadde a terra. Non si muoveva. La mia bacchetta cadde e cercai di correre verso di lei per salvarla ma era troppo tardi. Era tardi anche per me.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 08, 2022 ⏰

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