La proposta

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Yura poov



-Vieni andiamo a fare un giro.-

dopo avermi detto ciò Gaara mi prese fra le sue braccia per poi poggiarmi su una sedie a rotelle, visto che ancora non riuscivo a camminare, uscimmo dall'edificio e ci avviammo verso il grande giardino che lo circondava, era pieno di fiori colorati e cespugli dalle forme insolite, erano una delle tante cose che mi mancavano della mia città natale .

-Yura come ti senti oggi?-  Mi disse da dietro le mie spalle mentre mi spingeva la carrozzina

-Oggi va meglio ma ancora fatico a camminare, mi hanno detto che dovrò fare un po di riabilitazione ma niente di troppo serio e te come stai?-

-Come puoi vedere sto bene.-

-Intendo emotivamente...sai non abbiamo ancora parlato di cosa è successo lì.-

 lo guardai negli occhi e lo vidi che giocava con qualcosa dentro la sua tasca, forse per calmare la sua ansia.

-E' stato davvero dura vederti in quelle condizioni , ho avuto...paura di perderti per sempre.- 

Entrambi girammo la testa dalla parte opposta di dove ci trovavamo con le orecchie e le guance tinte di rosso, non capitava di certo tutti giorni di sentire parlare Gaara di sentimenti in modo così aperto, la prima cosa che mi venne in mente per smorzare la tensione fu intonare a bassa voce una melodia senza parole, lui era seduto su una panchina e io ero accanto a lui sempre sulla sedia a rotelle,  continuavo a canticchiare ad occhi chiusi con il leggero vento che mi solleticava il volto e Gaara se ne stava in silenzio ad ascoltarmi, quando però aprii gli occhi notavi che mi stava guardando con un intensità mai vista , nei suoi occhi leggevo tutto l'amore che cercava di comunicarmi.

-Yura, volevo parlare con te di quello che mi hai detto prima che ti liberassi dalle catene e dai sigilli-

-Ecco io\-

-No lasciami parlare, non so se te ne sei pentita delle tue parole o altro...ecco però Yura io provo qualcosa per te, qualcosa di forte da tempo ormai.

Io voglio che tu stia al mio fianco e non come segretaria ne come amica.-

Lo vidi alzarsi e posizionarsi davanti a me per poi inginocchiarsi...Non potevo crederci!

Mi stava veramente chiedendo di sposarlo?!

Con le lacrime a gli occhi continuai ad ascoltarlo.

-Io ...non sono bravo in questo genere di cose ma, 

Yura vuoi essere la mia compagna di vita?- 

E non ci fu neanche bisogno di chiedergli nulla che con una mano di sabbia mi aiutò ad alzarmi, capendo il mio intento e mi buttai fra le sue braccia.

-Sì!- 

esclami per poi guardalo negli occhi, eravamo già stati così vicini e più di una volta ma oggi finalmente ci baciammo.

Mi prese da dietro e fece pressione per tenermi più vicino a lui mentre susseguiva un altro bacio e poi un altro.

Una volta rimessa seduta, lui sempre in ginocchio mi mise l'anello al dito e notai che era quello di mia madre, il che mi commossi di nuovo

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Una volta rimessa seduta, lui sempre in ginocchio mi mise l'anello al dito e notai che era quello di mia madre, il che mi commossi di nuovo.

-Sono passato dai tuoi nonni e mi hanno dato questo, dicono è tradizione e che ve lo passate da figlia in figlia.-

-Sì è tutto fantastico Gaara!.- e così mi baciò di nuovo

Continuammo a parlare insieme con le mani intrecciate  , lui su quella panchina io sulla carrozzina , tanto che si era già fatta sera inoltrata e di mala voglia ritornai nella mia stanza, continuavo a guardare il mio anello e poi lui con un sorriso che non lasciava nessun dubbio a cosa era appena successo.

Mi salutò con un bacio e chiuse la porta con la promessa che sarebbe tornato il giorno dopo.













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Che ne pensate?? vi è piaciuto?

Non è ancora finita ma diciamo che ci siamo quasi,vi mancherà questa storia?

Una moglie per GaaraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora