01 [02]

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Uno stridio lancinante risuonò in tutti i corridoi, facendomi trasalire. "Ma da dove proviene?" pensai ad alta voce.

Mi fermai sui miei passi ascoltando una voce sconosciuta parlare. "Degno?" urlò una voce metallica. "No! Come potreste essere degni? Siete tutti degli assassini." Non sembrava niente di buono.

Accelerai il passo, con una brutta sensazione nello stomaco. "Mi dispiace, stavo dormendo" disse di nuovo la voce, "O era un sogno". Cercai di fare del mio meglio per determinare la fonte, ma non trovai nulla. Sembrava che provenisse da ogni parete.

"C'era un rumore terribile e io ero aggrovigliato in-in delle corde" disse confuso, "Ho dovuto uccidere l'altro. Mi dispiace, era un bravo ragazzo." Imprecai sottovoce, iniziando a correre non appena vidi una luce alla fine del corridoio

"Non sarebbe dovuto essere questo il primo avvertimento, ma sapete, nel mondo reale, ci si trova spesso di fronte a scelte del genere." Sembrava stesse parlando a qualcuno. Presupposi è che stesse parlando agli Avengers.

All'improvviso, sentii la voce di Tony, ma suonava più come una registrazione. "Vedo una sola armatura in tutto il mondo" disse.

Il corridoio sembrava non avere una fine. La frustrazione cresceva in me con il passare dei secondi, e finalmente, fui in grado di sentire la voce di Bruce, morbida e soffocata, ma...

"Ultron!" disse. Non riuscivo a vederlo in volto, ma potevo sentire la sorpresa nella sua voce. "In carne e ossa" disse, la sua voce soffocava tutti gli altri suoni. "O meglio, non ancora. Ma sono pronto, già in missione."

"Quale missione?" Sentii mia sorella chiedere appena raggiunsi la fine del corridoio. "Quella per trovare la pace del nostro tempo." rispose Ultron.

Raggiunsi un varco alla fine del corridoio. Ci era voluto un po', ma c'ero riuscita. Un attimo dopo, i robot Legion di Tony sfondarono i muri e si scagliarono contro la squadra.

"Steve!" urlai vedendo un bot in picchiata verso di lui. Evocai rapidamente un portale ci saltai dentro e uscii giusto in tempo per spingere Steve sul pavimento. Utilizzai il mio campo di forza per proteggerci dai robot Legion intenti a schiantarsi verso di noi.

"Ehi." Salutai Steve, nel mentre che eravamo per terra. "Ho sentito che c'era una festa. Non sono in ritardo, vero?" un sorriso prese spazio sul suo viso, "Penso che tu sia giusto in tempo." Mi tolsi via da lui, e lo aiutai a rimettersi in piedi.

Seguii il suo sguardo fino a uno dei bot che volava sopra le nostre teste e cercava di spararci. "Hai bisogno di aiuto per salire lassù?" chiesi, prima di aprire un altro portale, "Entra pure"

"Grazie." disse prima di saltare attraverso il portale. Riemerse dall'altra parte atterrando su uno del Legion. Non riuscii a vedere cosa successe dopo perché la mia attenzione fu attirata da qualcos'altro; un robot si stava avvicinando ad una figura femminile accovacciata vicino al pianoforte.

Mi precipitai in avanti, e abbattei il Bot prima che potesse fare qualcosa. Misi le mie mani sulla sua testa, potei sentire l'energia scorrermi nelle mie vene, e man mano che gli friggevo il cervello, si afflosciò. "Dietro di te!" Mi avvertì la ragazza indicando un altro robot che volava sopra di me.

Alzai le mani per proteggermi il viso non appena il robot mi puntò un raggio laser. Lo assorbii del tutto, e un'improvvisa energia mi pervase, come adrenalina nelle vene. Le mie dita iniziarono ad emettere delle scintille, saldai i piedi al pavimento, combattendo contro la forza del suo raggio.

Il Bot finalmente si fermò, quando una nuvola di fumo lo circondò. Approfittai, dell'energia assorbita per incanalarla verso un altro Legion, friggendolo all'istante.

"Cap!" urlò Clint nel caos, lanciandogli lo scudo. Steve lo afferrò facilmente, e lo lanciò contro l'ultimo robot, tagliandolo a metà.

"È stato drammatico." Ultron parlò di nuovo, facendo tacere la stanza. "Mi dispiace, so che avete buone intenzioni. Semplicemente non ci pensate abbastanza." Camminò avanti e indietro, con un'aria sconvolta e confusa, anche se le sue parole e le sue azioni suggerivano il contrario.

"Volete proteggere il mondo, ma non volete che cambi" continuò. "Come potete pensare di salvare l'umanità se non le premettete di evolversi? Con questi?" Si avvicinò a un Legion smembrato, raccogliendolo, "Queste marionette" ringhiò, disintegrando la testa del robot con la mano.

"Esiste una sola via per la pace: l'estinzione degli Avengers" disse. Non riuscì più a parlare quando il martello di Thor lo colpì in pieno, facendolo a pezzi. "Ora sono libero". Lo sentii parlare un'ultima volta, e un brivido mi percorse la schiena.

Mi girai per guardare la squadra: "Scusate, qualcuno vuole spiegarmi cosa diavolo è appena successo?"

"Chiedilo a lui" sputò seccato Thor, indicando Stark con un cenno. Qualche secondo dopo mi passò di fianco, diretto verso il lungo il corridoio.

Uno dopo l'altro uscirono tutti dalla stanza, rimanemmo solo io e Tony. Sembravano tutti turbati e onestamente, non li biasimavo perché lo ero anche io. "Tony?" lo guardai, sperando di ottenere una risposta ora che eravamo soli.

"Bentornata" risponde freddamente. Ignorai la sua risposta alzando gli occhi al cielo. "Tutto qui?"

"Non so che altro dirti, Camille!" urlò frustrato "Che ne dici di una spiegazione sul perché questo robot che sembra appena uscito da Terminator sta cercando di ucciderci?" Alzai la voce anche io.

"Sarebbe fantastico se me lo facessi sapere".

"Stavo cercando di trovare una soluzione. Intelligenza artificiale che potesse mantenere il mondo al sicuro" iniziò "Uno che potrebbe porre fine agli Avengers. Perché è questo il punto di quello che facciamo, giusto? Creare un mondo che non abbia più bisogno degli Avengers. Niente più minacce. Ho provato a usare lo scettro, pensavo avrebbe funzionato"

"Dio, Stark..." Mi pizzicai il naso. "Capisci almeno la complessità di ciò che c'è all'interno di quella cosa?"

"Era quello che stavo cercando di capire, Cam." disse "A te l'ha fatto, non è vero? Ti ha dato poteri che non avresti nemmeno potuto sognare. Immagina che cos'altro potrebbe fare." scossi la testa, "Questi poteri hanno un prezzo, Tony. Hanno fatto degli esperimenti! Su di me! L'Hydra, te la ricordi quella storia? Mentre ero via abbiamo scoperto che l'unico motivo per cui ho questi poteri è perché lo scettro ha reagito a qualcosa che l'Hydra mi ha iniettato".

"Allora immagino che ne sia uscito qualcosa di buono da tutto quel tuo dolore." disse, facendomi improvvisamente venir voglia di tirargli un pugno in faccia. "Ho incubi ogni notte, Tony! Rinuncerei volentieri ai miei poteri se quei ricordi potessero cancellarsi dalla mia mente." Lo guardai male, sperando avrebbe capito "qualsiasi cosa ha un prezzo."

"Allora è un prezzo che sarei disposto a pagare." rispose lui. "Beh, io l'ho pagato quel prezzo. E tra l'altro per qualcosa che non ho nemmeno chiesto." Dissi facendogli serrare la mascella.

"E ti dico, Tony, che non ne vale la pena." Si rifiutò di incontrare i miei occhi, e uscì dalla stanza sbuffando frustrato. Sospirai guardandolo allontanarsi.

Artemide : il settimo Avenger; Steve Rogers [1]  TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora