12 [02]

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Ritornammo nel laboratorio, dove Tony e Bruce avevano già iniziato a lavorare con la culla. "Lo dirò una volta sola." disse Steve non appena mettemmo piede nella stanza. "Che ne dici di non dirlo proprio?" intervenne Tony prima che il Capitano potesse parlare. "Spegnetelo!" gli urlò contro Steve. Tony non si mosse di un centimetro, "No, non accadrà". 

"Non sapete cosa state facendo." Parlò Steve. "E tu si?" chiese Bruce prima di rivolgere la sua attenzione alla gemella Maximoff, "lei non è nella tua testa?" 

"Lei non è decisamente nella mia" dissi, incrociando le braccia al petto. "Quella cosa è al di là delle nostre capacità. Non è nemmeno di questa terra, non sappiamo cosa potrebbe succedere. Per quanto ne sappiamo potrebbe essere come Ultron" 

"E tu, Cam?" chiese sarcastico Tony, "Quella strega ha incasinato tutte le nostre teste e tu ti schieri con lei?".

"So che sei arrabbiato-" La ragazza cercò di parlare ma venne interrotta da Bruce. "Oh, l'abbiamo del tutto superato. Potrei ucciderti da un momento all'altro senza cambiare colore." 

"Smettetela! Niente di tutto questo ci aiuterà" urlai "E non sono dalla parte di nessuno, Tony. Dico solo che dobbiamo essere sicuri che funzioni prima di fare qualche cazzata" Steve sospirò, "Dopo tutto quello che è successo-"

"Non è niente in confronto a quello che sta per arrivare!" urlò Tony frustrato. "Non sapete cosa potrebbe esserci lì dentro!" urlò la gemella.  "Questo non è un gioco." Steve guardò Tony con occhi imploranti. Cominciarono tutti a parlare, uno sopra l'altro, rendendo impossibile distinguere chi dicesse cosa. Tutti si zittirono quando una scia blu sfrecciò nella stanza.

Il ragazzo Maximoff era in piedi dall'altra parte della stanza con i fili che erano prima attaccati alla culla tra le mani. "No, no. Continuate pure"  Disse gettandoli a terra, "Stavate dicendo?" Un forte colpo di pistola risuonò in tutta la stanza, facendo cadere il ragazzo attraverso il pavimento di vetro. 

"Pietro!..." urlò sua sorella. "Quindi, è così che si chiama" Mormorai tra me e me massaggiandomi la spalla. Tony sfruttò appieno la distrazione per tornare al lavoro. "Sto reindirizzando il caricamento." Ci disse. Prima che potessi dire qualcosa, Steve lanciò il suo scudo contro i monitor, e i due ricominciarono a litigare, e così anche Bruce e la ragazza Maximoff. Sospirai, non ero dell'umore per discutere con una spalla dolorante.

Mi avvicinai alla fondina legata alla mia coscia, presi la pistola e la puntai al tetto sparando un paio colpi. La stanza tacque e tutti si fermano sui loro passi. "Colpa mia, ho interrotto la ricreazione?" Chiesi sarcasticamente, rimettendo la mia arma apposto. "Guardatevi. State dando a Ultron esattamente quello che vuole. O ricominciamo a lavorare come una squadra o non ci sarà una fine a tutto questo" Tony aprì la bocca per rispondere, ma non riuscì nemmeno a dire una parola poiché Thor irruppe nella stanza.

Saltò sulla culla, con Mjolnir in mano, e con un fulmine la colpì. Il silenzio piombò nella stanza, tutti in attesa di vedere cosa sarebbe successo dopo. Il corpo nella culla esplose, catapultando Thor dall'altra parte della stanza.

La figura fluttuava sopra la culla, ammirando l'ambiente circostante, e proprio quando iniziai a pensare che il piano di Tony avrebbe funzionato, la figura si accanì su Thor, lanciandolo attraverso la finestra, ma si fermò prima di rompere quella successiva.

Evocai un portale, che richiese più sforzo del normale, per affiancare Thor e Steve. Aspettammo la sua prossima mossa mentre il resto della squadra ci raggiungeva nella stanza. 

A differenza di Thor che aveva messo giù il martello, non avrei corso rischi. Presi il mio arco e incoccai una freccia, puntandola contro la figura. 

Artemide : il settimo Avenger; Steve Rogers [1]  TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora