13 [04]

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CAMILLE

Mi feci strada lungo i corridoi vuoti, ancora confusa dal precedente incontro con Stark. "Cam?" Mormorai tra me e me: "Da quando mi chiama 'Cam'?" Lasciai uscire un sospiro, scuotendo la testa. E per non parlare di quell'abbraccio.

I miei occhi si posarono su una figura familiare davanti a me. "Proprio l'uomo che stavo cercando." dissi mentre mi precipitavo in avanti per raggiungerlo. "Ehi, Cap. Stark ha detto che volevi vedermi?" chiesi "Ma si stava comportando un po da pazzo-" Alzai lo sguardo e vidi Steve, con la bocca leggermente spalancata e la stessa espressione sul viso che aveva Stark quando mi vide. "Oh fantastico, anche tu." Schioccai la lingua, alzando le mani per la frustrazione. "Questo è semplicemente fantastico." Non riuscii a finire la mia frase poiché venni stretta in un abbraccio. "Oh mio Dio, Cam." Borbottò "Mi dispiace così tanto." 

"Perché ti scusi?" chiesi, staccandomi dalle sue braccia, che erano così strettamente avvolte intorno a me che ero convinta mi avrebbe bloccato la circolazione sanguigna.  Normalmente, sarei stata nervosa ad ogni minimo contatto con lui, ma oggi ero troppo frustrata dal modo in cui tutti si comportavano per preoccuparmene. "Lo giuro su dio, se questo è uno specie di scherzo-" Mi fermai, guardando la valigetta che aveva appoggiato a terra, "Perché hai lo Scettro?" Chiesi. Alzai di nuovo lo sguardo incontrando gli occhi Steve, la sua espressione sorpresa che aveva prima era ora sostituita da una di delusione, sembrava che qualcuno gli avesse fatto il regalo di una vita, solo per poi strapparglielo immediatamente dalle mani e dirgli che non era suo. 

Proprio mentre aprii la bocca per dire qualcos'altro, la voce di Stark mi risuonò attraverso l'auricolare. "Abbiamo perso Loki."  Disse "Tenete gli occhi aperti, Loki è libero" Alzai lo sguardo su Steve, proprio mentre la sua voce risuonò nel mio orecchio seguendo quella di Tony, e notai che il Capitano davanti a me non stava parlando. "Camille, non sono io Loki!" La voce di Steve parlò, rendendomi solo più confusa. 

Alzai di scatto la testa individuando Steve, il vero Steve, apparentemente, a un buon numero di piani sopra di noi che ci scrutava dall'alto. "Abbiamo gli occhi su Loki, quattordicesimo piano." Quindi informò il resto della squadra. 

Riportai la mia attenzione sulla persona di fronte a me, passando immediatamente a una posizione di attacco. "Smettila, Loki." Ringhiai, irritandomi sempre di più. Era anche lo Stark che avevo visto nell'attico?

"Cam, ascoltami." disse "Non sono Loki, va bene? Posso spiegare. Solo-" Non riuscì a finire la sua poiché lo feci cadere a terra. Gli sferrai un paio di pugni, che lui riuscì a bloccare non rispondendo a nessuno di essi. "Cam!" urlò "Non voglio farti del male, per favore!" Si girò su un fianco e io colsi l'occasione, avvolgendo il mio braccio intorno al suo collo in una stretta soffocante. Le mie dita entrarono in contatto con il suo viso e non appena lo fecero, sentii dell'energia scorrermi dentro le vene. Loki gemette, perdendo chiaramente l'energia per lottare mentre il suo corpo iniziò a non fare più resistenza. Proprio mentre stavo iniziando a prendere il sopravvento, un'immagine lampeggiò nella mia testa. Non tanto un'immagine, più un ricordo.

Vidi un uomo con un braccio in metallo che chiamava Steve, sembra disorientato prima svanire in un mucchio di cenere. Ansimai, allentando la presa su Loki ... Ma l'uomo in quel ricordo lo chiamava Steve. L'uomo gemette di nuovo, mettendosi in piedi. Mentre si alzava, qualcosa cadde dalla sua tasca e due immagini atterrarono davanti a me; una di una ragazza da sola e l'altra di un uomo e con la stessa donna. 

Li guardai più attentamente e i miei occhi si spalancarono, "Sono... Sono io" a quel punto, ero così incredibilmente confusa, che una parte di me si sentii come se stessi impazzendo. "Che diavolo sta succedendo?" chiesi "L'hai visto, vero?" Mi chiese, avvicinandosi con cautela "Una parte della mia memoria. È quello che accadrà in futuro" disse "Scusa, cosa?" chiesi "Mi stai dicendo seriamente che vieni dal futuro?" 

"È la verità." disse, i suoi occhi si riempirono di un senso di desiderio e tristezza mentre mi guardava, come se si stesse trattenendo con tutte le sue forze per non precipitarsi di nuovo nelle mie braccia. Mi venne l'emicrania solo al pensiero delle cose che mi aveva appena detto, ma per quanto potesse sembrare folle, in qualche modo sapevo che stava dicendo la verità. 

Una volta che l'adrenalina svanì, gli diedi un'altra occhiata, solo per sentire la stessa fiducia, sicurezza e conforto che provavo con Steve, il mio Steve. "Perché hai bisogno dello scettro?" Chiesi "Hai visto cosa succede." disse "Ne abbiamo bisogno per riportarli indietro" fissai le foto, guardando quella di Steve e me, che sorridevo alla telecamera. "L'hai fatta tu." mi disse con un sorriso "O meglio, la farai". 

"Steve, cosa mi succederà in futuro?" Chiesi "Dove sono?" Steve rimase in silenzio, fissando il pavimento mentre i suoi occhi scintillavano di lacrime. Non aveva bisogno di dire niente perché io facessi due più due. "sparisco, non è vero?" Chiesi di nuovo "Come gli altri?" Avanzò a grandi passi, posandomi delicatamente una mano sulla guancia e guardandomi affettuosamente. 

Ti riporterò indietro, lo prometto. A qualunque costo" si bagnò le labbra "Tornerai da me. Tu appartieni a questo posto, con me. Non posso andarmene senza di te" Mi limitai a guardarlo senza proferire parola, ma proprio mentre aprii la bocca per dire qualcosa, una voce mi chiamò alle mie spalle.

"Camille!" Mi girai per guardare l'altro Steve corre verso di noi. Restituii le sue foto a quello del futuro. "Ci penso io a lui" Sorrisi, "Vai a salvare il mondo"

Artemide : il settimo Avenger; Steve Rogers [1]  TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora