14 [02]

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Non appena atterrammo a Sokovia la squadra si separò, e ognuno andrò per la proprio strada. I gemelli erano già riusciti a convincere la maggior parte delle persone a evacuare, ma c'erano ancora troppi civili in giro. "Non riusciremo a farli uscire tutti in tempo." dissi a Steve, che aveva il mio stesso sguardo preoccupato sul volto. "Se tutto va bene, Stark riuscirà a bloccarlo. Fateci guadagnare un po' di tempo" disse.

Proprio mentre le parole uscirono dalla sua bocca, uno dei robot di Ultron si fece strada verso di noi, rendendo la folla isterica.

Incoccai una freccia nel mio arco, liberandola quando il robot iniziò ad avanzare verso di noi. La freccia finì nella sua testa, abbattendolo, ma in quello stesso momento ne comparirono altre dozzine. "Sembra che la fortuna non sia proprio dalla nostra parte, Cap." Brontolai, mettendo via l'arco e sfoderando le mie lame. "Porta via la gente dalle strade. Ci penso io." Dissi a Steve, che annuì in risposta.

Corsi in avanti, affondando le mie lame nei robot più vicini e man mano, avanzando a quello successivo. Sembravano provenire da ogni dove e non avevano un a fine. Mi nascosi dietro una macchina mentre un robot mi sparava a raffica. Evocai un portale di fronte a me, dandomi una visuale completa dei robot dietro l'auto e scagliai un paio di frecce contro di loro attraverso il portale.

Presto, mi ritrovai circondata e in enorme inferiorità numerica, mentre i robot continuano a riversarsi nelle strade. In qualche modo riuscii a destreggiarmi combattendo contro tre robot contemporaneamente, ma non mi accorsi che uno aveva il suo propulsore puntato proprio su di me.

Sussultai, ma prima che il robot potesse sparare, lo scudo di Steve gli si schiantò contro, mandando in frantumi il robot. "Grazie." dissi, sforzandomi di riprendere fiato. Aggrottai le sopracciglia quando sentii il suolo iniziare a tremare sotto i miei piedi.

"Lo senti, Cap?" Chiesi. Lui annuì, sembrando turbato quanto me. Steve ed io ci precipitammo al confine mentre Sokovia inizia a staccarsi dal suolo. "Vedi? La bellezza, l'inevitabilità. Ti alzi solo per cadere." La voce di Ultron echeggiò. "Voi Avengers siete la mia meteora. La mia spada precisa e terribile e la terra si spezzerà per il peso incessante del vostro fallimento. Purificarmi dai vostri computer, mettere la mia stessa specie contro di me. Non ha alcun senso." Un brivido mi percorse la spina dorsale mentre scoccavo freccia dopo freccia, abbattendo diversi robot solo per avere altri in arrivo.

"Quando la polvere si depositerà, l'unica cosa su questa terra, sarà il metallo." Finì Ultron. Steve e io combattevamo schiena contro schiena, abbattendo il maggior numero possibile di robot.

Con la presa mongola presi il robot più vicino, stendendolo. Notai un bot volare velocemente verso di noi, "Cap!" Urlai, ma era troppo tardi.

Il bot prese Steve in pieno, facendolo schiantare contro un'auto vicina. "Cap, hai visite in arrivo." Lo informò Stark, un po' troppo in ritardo. "Si, le abbiamo già ricevute." gemette mentre lo aiutavo ad alzarsi dal parabrezza dell'auto. "Stark, potresti preoccuparti di far tornare giù la città in sicurezza?" chiese. "Il resto di noi ha un solo compito; fare a pezzi questi cosi. Vi feriscono, feriteli anche voi. Venite uccisi, resuscitate".

Procedemmo per strada, cercando di mettere in salvo quante più persone possibili. "Capitano!" lo chiamai, indicando il ponte davanti a noi. Steve seguì il mio sguardo, individuando un paio di macchine oscillare pericolosamente sul bordo del ponte. Le urla della donna al posto di guida iniziarono a farsi sentire quando la sua macchina fu sul bordo del precipizio.

Un uomo cercò di aiutare mentre Steve si aggrappò al paraurti dell'auto, cercando di tirarlo su. L'uomo provò disperatamente a far leva sulla portiera della sua macchina, ma un movimento sbagliato lo fece ruzzolare oltre il bordo. Successe tutto così in fretta che non ebbi la possibilità di realizzare. Avanzai, balzando in avanti. "Cam, non farlo!" Sentii Steve urlare non appena saltai giù.

A mezz'aria, raggiunsi l'uomo che era caduto dal bordo. Allungai la mano, riuscendo ad afferrarlo per il polso. Non appena ebbi una buona presa su di lui, lo avvicinai, ed evocai un portale che si aprì sotto di noi e ci inghiottì. Atterrammo violentemente sul ponte, io sulla mia spalla e l'uomo sopra di me, il che mi provocò un dolore lancinante.

"Cam!" Steve si precipitò da me, che in qualche modo, aveva appena salvato la donna. Mi aiutò a togliermi di dosso l''uomo, "Stai bene?" chiese. Gemetti girandomi su un fianco, "Starò bene" risposi. Un'auto atterrò proprio accanto a noi quando riuscii a mettermi in piedi.

Thor apparve subito dopo, dietro al veicolo. "Che facevi, un pisolino?" Chiese il Dio, ridacchiai, mentre Steve decise di ignorarlo non volendo litigare.

"Steve, questo non ci porta da nessuna parte." Dissi massaggiandomi la spalla, che pulsava ancora per il dolore. "Non so per quanto tempo possa tenere aperto un portale, ma se ci riuscissi abbastanza a lungo, potremmo far uscire tutti da qui." Suggerii. Steve mi guardò con occhi preoccupati e aprì la bocca per dire qualcosa ma venne interrotto da Thor.

"Puoi farlo?" Chiese Thor, dopo avermi sentito. "Devo almeno provarci-" Non ebbi la possibilità di finire perché una figura volò su di me, afferrandomi. L'ossigeno faticava ad arrivarmi ai polmoni mentre il pugno di Ultron mi avvolgeva la gola, "Mi piaci, Artemide." disse "Ma non posso lasciarti intralciare i miei piani". Volò a tutta velocità, e mi sbattè contro un muro.

Lanciai un urlo dolorante e guardando verso il basso e vidi un tubo di metallo trafiggermi, proprio sopra il mio fianco. "No!" urlò Steve, lanciando il suo scudo a Ultron, che lo scacciò via facilmente.

Il martello di Thor lo colpì subito dopo, facendolo inciampare all'indietro. "Thor." disse Ultron, rivolgendosi al dio. "Mi stai dando fastidio." Si avvicinò a lui, afferrandolo e volando via. "Camille!" Sentii la voce di Nat. Il sollievo mi riempì il petto quando alzando lo sguardo vidi mia sorella. "Nat, ti hanno trovata" Le sorrisi debolmente.

Trattenni un urlo appena cercai di muovermi, "Cam, guardami." disse Nat, prendendomi la guancia, "Starai bene".

"Certo. Non ho niente di meglio da fare, vero?" Risi, ma me ne pentii immediatamente quando il dolore si irradiò attraverso il mio corpo. "Sta peggiorando, molto velocemente" Mormorai, voltandomi a guardare Steve, "Dovremo tirarlo fuori".

"Vuoi che te lo estragga?" Chiese Nat, guardandomi come se fossi pazza. "Beh, non possiamo lasciarlo lì dentro, no?" Sottolineai.

"Fallo" dissi a Steve. Lui lanciò uno sguardo incerto a Nat, che gli fece cenno di procedere.

"Sarà doloroso." disse, avvolgendo la mano attorno all'estremità esposta del tubo. "Ci conto." Scherzai di nuovo preparandomi all'immenso dolore che stavo per provare.

Artemide : il settimo Avenger; Steve Rogers [1]  TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora