05 [03]

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Camminai per la stanza, ammirando l'enorme varietà di tecnologia che avevano immagazzinato nel loro laboratorio. Per un posto così tagliato fuori dal mondo, la loro tecnologia era sorprendente. "Whoa, la struttura è polimorfa." 

La sorella del re, Shuri, parlò completando la sua scansione su Visione. "Bene, abbiamo dovuto collegare ogni neutrone in modo non sequenziale." Spiegò Bruce. "Perché non avete semplicemente riprogrammato le sinapsi per lavorare collettivamente?" chiese la ragazza. Sul tavolo, Visione guardò Bruce con lo stesso sguardo interrogativo. "Perché non ci abbiamo pensato?" Disse Bruce, come se stesse affermando l'ovvio. Shuri gli lanciò un sorriso rassicurante, "Sono sicura che abbiate fatto del vostro meglio." 

"Puoi farlo?" Chiese Wanda torturandosi le labbra. "Sì, ma ci sono più di due trilioni di neuroni qui. Un disallineamento potrebbe causare una cascata di guasti ai circuiti." Spiegò prima di rivolgersi a suo fratello "Ci vorrà tempo, fratello". 

"Quanto?" Chiese Steve, le spalle rigide e il cipiglio ora di nuovo visibile. "Quanto più me ne potete dare" rispose Shuri. Steve mi guardò, i suoi occhi pieni di preoccupazione. Sospirai prima di guardare fuori dalla finestra del laboratorio, la tranquillità e la sicurezza avevo associato a questo posto furono presto sostituite da una sensazione che non riuscivo ad individuare. 

Ma qualunque cosa fosse, mi fece ribaltare lo stomaco. Aggrottai le sopracciglia notando qualcosa librarsi sopra la cupola. E prima che io potessi dire qualcosa, parlò il generale della Dora Milaje. 

"Qualcosa è entrato nell'atmosfera." Annunciò. "Ehi Cap, abbiamo un problemino qui." Sam comunicò subito dopo. Tornai alla finestra e guardai preoccupata una nave schiantarsi contro il campo di forza, lasciandosi dietro un'enorme esplosione, seguita da altre navicelle. "Ne abbiamo altri in arrivo fuori dalla cupola." Fece rapporto Rhodey. Il resto della squadra mi raggiunse alle finestre. Steve si scambiò uno sguardo con T'Challa, condividendo lo stesso che avevo io sul volto. Poi spostò la sua attenzione su di me, allungandosi per darmi una stretta rassicurante, che normalmente era sufficiente a confortarmi, ma questa volta non aiutò con la mia ansia. 

Visione gemette scivolando giù dal lettino, con una mano sulla sua ferita. "È troppo tardi. Dobbiamo distruggere la pietra adesso." Disse Visione "Visione, rimetti il ​​culo su quel tavolo." gli ordinò Nat prima di seguire il resto delle truppe che si stavano preparando per la battaglia. "Li terremo a bada." disse il re unendosi a loro. 

"Wanda, non appena la Pietra gli esce dalla testa, falla bruciare all'inferno" Steve ordinò. Wanda annuì con fermezza, "Lo farò"

Uscii dalla stanza e andai nel corridoio vuoto esterno, per schiarirmi le idee. Una paura improvvisa e la consapevolezza che alcuni di noi non sarebbero potuti tornare indietro mi colpì come un camion. "Cam, avrò bisogno di qualcuno che vegli su Visione con Wanda. Puoi-" Le mie preoccupazioni iniziarono a manifestarsi quando Steve si fermò a metà frase e si precipitò da me. "Cam? Stai bene?" Chiese Steve unendosi a me nel corridoio. Deglutii, dando di nuovo un'occhiata a quello che stava succedendo fuori attraverso uno dei pannelli delle finestre.

La sensazione di paura e disperazione mi soffocava. Ma la cosa peggiore era la sensazione di vuoto interiore. Era la stessa sensazione che provavo ogni volta che attraversavo un portale, e per quel centesimo di secondo ero nel bel mezzo del nulla, tra due dimensioni. 

"Ehi," Steve mi sollevò delicatamente il mento fino a quando i nostri occhi non si incontrano, "Andrà tutto bene. Ce la faremo." 

"E se non ce la facessimo?" Chiesi, il mio stomaco si ribaltò all'improvviso al solo pensiero di poter perdere Steve, mia sorella o un qualsiasi Avenger a cui tenevo. "C'è qualcosa che non va, Steve. Non so cosa sia ma è così." Le persone con cui avevo costruito un legame così forte negli ultimi anni, avrebbero potuto semplicemente sparire. "Noi vinceremo, niente andrà storto." mi rassicurò Steve "E dopo tutto questo, troveremo il posto di cui stavamo parlando prima, e vivremo insieme una vita normale. Non lascerò che ti succeda niente, lo prometto. Okay?" 

"Non mi preoccupo per me Steve." Lo guardai fisso negli occhi. Sospirai lasciando che l'ansia iniziasse a sopraffarmi. "Non posso perderti."  Borbottai "Non posso perdere nessuno di voi". 

"Non lo farai." Disse "Fermeremo Thanos e tutto tornerà alla normalità-"

"Non lo puoi sapere" Mormorai "Steve, io-" Prima che potessi finire la frase, una voce familiare risuonò attraverso il mio auricolare. "Ti-" è tutto quello che riuscì a dire prima che la linea si spense di nuovo. I miei occhi si spalancano, e premendo sul mio auricolare, incominciai a chiamarlo disperatamente. "Tony? Tony!" 

"Siamo su... Titano." La sua voce risuonò di nuovo anche se la linea si interrompeva, "E Thanos... In arrivo." Alzai lo sguardo su Steve, un barlume di speranza mi sbocciò nel petto.

"È Tony, ho una posizione. Posso evocare un portale per andare lì." 

"No." rispose Steve quasi istantaneamente "No, assolutamente no. Non non ci andrai da sola. Se vai, io vengo con te". 

"Steve, hanno bisogno di te qui." dissi "posso andarci" scosse la testa. "No, non puoi. È troppo pericoloso." 

"Tony ha bisogno del nostro aiuto, Steve. Non possiamo semplicemente sederci e non fare nulla." Lo guardai con occhi imploranti "Lasciami andare". 

"Cam-" Cominciò a parlare ma lo interruppi. "È pericoloso, ho capito." Provai a ragionare "Non pensi che l'abbia capito adesso? Non posso lasciare che Tony combatta da solo". Steve sospirò, passandosi una mano tra i capelli. Lessi nei suoi occhi, e vidi come questo dilemma lo stesse consumando. Ma dovevamo fare qualcosa. "Steve, sai che ho ragione. Quindi lasciami andare e aiutalo." Insistetti "Non posso farlo, Cam." rispose Steve "Anche Visione ha bisogno della nostra protezione. Non possiamo permettergli di ottenere la pietra". 

Meise le mani sulle mie spalle, guardandomi fermamente negli occhi. "Non posso lasciarti andare. Ho bisogno di qualcuno di cui mi fido, qualcuno che conosco e che sia in grado di guardare Visione, per farla stare quassù." 

"C'è abbastanza protezione qui, Steve." Scattai alla fine, "E Wanda è più che in grado di vegliare su Visione. Non hai bisogno di me qui." 

"Cam, stai facendo l'irragionevole e la sventata." Disse, cercando di mantenere la calma. "Tu resti qui." proprio mentre le parole uscirono dalla sua bocca, un'altra esplosione cadde sulla cupola protettiva dimostrando il suo punto. 

Chiuse gli occhi per un minuto, espirando bruscamente "Non abbiamo tempo per questo adesso." disse andandosene per il corridoio. "Steve. Steve!" Provai a chiamarlo, ma continuò a camminare finché non scomparve all'angolo.

Diedi un'ultima occhiata alla finestra vicina, notando il numero di navi che ora circondavano il Wakanda. Respinsi l'impulso di evocare un portale per lo spazio, ma per quanto volessi, non potevo andarmene. Non in quel momento, non mentre Wakanda era vulnerabile.

Artemide : il settimo Avenger; Steve Rogers [1]  TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora