"Ehi, Rhodey." lo salutai, uscendo da un portale.
Ridacchiai quando per lo spavento saltò in aria, portandosi la mano a al petto. "Oh santo Dio, stavi cercando di farmi venire un infarto?" disse. "Scusa" risi. "Dov'è il resto della squadra?" Chiese, riportando l'attenzione su qualunque cosa stesse facendo prima. "Sono andati a prendere Visione" dissi appoggiandomi al tavolo.
"Ce n'erano abbastanza per gestire la situazione, quindi ho pensato di passare prima".
"Grazie." Sorrise, "Oh sì, e-"
"Cam?" Una voce familiare mi chiamò prima che Rhodes potesse finire la sua frase. "Sì, stavo per dirti che era appena arrivato anche lui" borbottò Rhodey facendomi ridere. "Bruce." lo salutai quando entrò nella stanza: "È passato troppo tempo". Mi avvicinai, stringendolo in un abbraccio, felice di vedere un altro volto amico.
"Come stai?" Chiese "E tua sorella come sta?" Aggiunse subito dopo "Stiamo entrambe bene." Risposi "Anche se, ad essere completamente sincera, è un po 'incazzata" lo presi un po' in giro. Il sorriso di Bruce si spense leggermente, "Davvero?"
"Sto scherzando." dissi "Be ', lo era. Ma le manchi davvero. Per quanto lei non voglia ammetterlo. A tutti sei mancato".
"Anche voi mi siete mancati." Bruce sorrise, dandomi una pacca sulla spalla. "Alcuni più di altri, suppongo." Lo stuzzicai con un sorrisetto. Proprio in quel momento, uno squillo risuonò nella stanza. Rhodey grugnì guardando lo schermo.
"Che cos'è?" Chiesi. "È ora di occuparsi della burocrazia." Sospirò, "Cerca di trovare Tony mentre mi occupo di loro, per favore." Annuii in risposta, voltandomi di nuovo verso Bruce. "Allora, cosa hai combinato in questi ultimi due anni?"
"In qualche modo sono piombato questo posto chiamato Sakaar." spiegò Bruce "Thor mi ha trovato lì".
"Thor?" Alzai le sopracciglia con aria interrogativa. "È qui sulla Terra?"
"Non lo è." disse Bruce, leggermente sconvolto alla menzione del Dio, "Non so nemmeno se è vivo in realtà. Thanos ha attaccato la nostra nave ma sono stato trasportato sulla Terra, non sono riuscito a vedere la fine".
"Questo Thanos. Steve me ne ha parlato un po', ma non capisco. Cosa ha in mente di fare con le pietre?" Chiesi. "Vuole portare l'equilibrio sulla Terra" rispose Bruce, guardando il pavimento come se stesse per vomitare. "Vuole spazzare via metà della popolazione, Cam. Non possiamo lasciargli prendere le pietre."
"Non glielo permetteremo." Lo rassicurai "Troveremo un modo per fermarlo. Lo facciamo sempre" Gli strinsi leggermente la mano.
Diedi una rapida occhiata al messaggio di Steve che era appena apparso sul mio telefono, prima di cambiare rapidamente l'argomento con qualcosa di più spensierato. "Be', almeno c'è una buona notizia." Dissi agitando lo schermo verso di lui, "Sembra che stiamo per riunire la nostra squadra".
"Tu e Steve, eh?" Bruce si sporse in avanti, "Da quanto tempo va avanti?" Sentii di star iniziando ad arrossire. "Sono quasi due anni ormai, credo." "Era ora." Disse, un sorriso sostituì il cipiglio che aveva sul volto, "Stavo aspettando dal giorno in cui vi siete incontrati".
"Davvero?" Aggrottai le sopracciglia. "Non guardarmi così. Tutti stavano aspettando" Prese un tablet dal tavolo iniziando a lavorare, "Avresti dovuto vedere la quantità di soldi che Tony e Nat hanno speso scommettendo su voi due" Gli lanciai uno sguardo fulmineo "Hai scommesso su di noi?"
"Non io!" Alzò le mani sulla difensiva "Va bene, forse una volta. Ma era ancora agli inizi".
"Di cosa si trattava?" chiesi, per pura curiosità. "Ho scommesso che tu e Cap vi sareste baciati almeno una volta prima della fine dell'attacco dei Chitauri." Emise un sospiro pesante, "Mi è costato venti dollari."
"Beh," dissi, "In realtà è successo" Bruce alzò le mani in aria per la frustrazione, "Mi prendi in giro? Tony mi deve dieci dollari. Più i venti che gli ho dato io."
"Sembra che non abbiamo altra scelta allora, dobbiamo proprio riportarlo qui subito." Dissi, digitando il codice per il mio programma di monitoraggio in modo da poter coprire un'area più vasta. Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata quando ricevetti una segnalazione dalla tuta di Tony, seguita solo da confusione.
Il punto rosso che rappresentava Tony aleggiava nel cielo. Ripristinai la programmazione e la eseguii di nuovo. Pochi secondi dopo, ottenni un'altra segnalazione nella stessa identica posizione, ma si alzava sempre di più verso l'alto.
L'unica spiegazione plausibile a cui avrei potuto pensare era che... "Bruce," lo chiamai, indicando lo schermo, "non credo che sia sulla Terra." Bruce deglutì mentre i suoi occhi esaminavano lo schermo, "Come dovremmo recuperarli adesso?" "Signor Segretario." Le mie orecchie si rizzarono alla voce di Steve. Mi scusai prima di uscire, dove la squadra si era già riunita con Visione e Wanda dietro di loro.
"Avete un bel coraggio, ve lo concedo" Disse il segretario Ross. "Potreste averne bisogno un po' adesso." disse Nat mentre entravo nella stanza. "Tu." Ross sputò velenoso notandomi, la sua faccia diventò rossa di rabbia, "Mi hai rubato i prigionieri."
"Non li ho rubati." Alzai le spalle, "se ne sono andati tutti volontariamente".
"Pensate che solo perché il mondo è in fiamme sia tutto perdonato?" Chiese Ross. "Non sto cercando perdono." rispose Steve. "E solo lontano dal chiedere il permesso. La Terra ha appena perso il suo miglior difensore. Quindi, siamo qui per combattere" fece un passo avanti Steve, fissando il Segretario negli occhi, "E se ci ostacolerà, combatteremo anche contro di lei".
"Li arresti." Ordinò Ross, voltandosi a guardare Rhodey. "Sicuramente" rispose, spegnendo l'ologramma del segretario. "Questa è una corte marziale." Disse Rhodey, rivolgendosi a Steve. "È bello vederti, Cap." Steve gli sorrise "anche per me, Rhodey." I due si abbracciarono, e subito dopo anche Nat ebbe il suo turno per un abbraccio da Rhodey. "Beh, avete un bell'aspetto di merda" commentò Rhodey "Devono essere stati due anni difficili".
"Beh, gli hotel non erano esattamente a cinque stelle." intervenne Sam che era sulla soglia con il braccio di Visione intorno al collo. "Questi due si sono divertiti comunque nella loro luna di miele." Nat sorrise a me e Steve dando una gomitata scherzosa a Sam.
Gemetti infastidita, sentendo un improvviso calore diffondersi sul mio viso. Guardai Steve, che mi stava osservato da parecchio ormai. I suoi occhi scintillavano di affetto e le sue labbra si curvarono in un sorriso. "Invece io vi trovo in forma" Sentii la voce di Bruce alle mie spalle, "Sì, sono tornato." Istintivamente guardai Nat, alzando un sopracciglio. Mi lanciò un'occhiataccia, schioccando la lingua irritata poco prima di rivolgere la sua attenzione a Bruce.
I suoi occhi si addolcirono una volta posati su Banner, "Ciao, Bruce."
"Nat." Bruce ricambiò il saluto. Il silenzio riempì la stanza mentre entrambi si fissavano a vicenda. "Che facciamo, restiamo?" borbottò Sam facendomi ridere. "D'accordo." Battei le mani, "Vediamo con cosa abbiamo a che fare, Visione".
STAI LEGGENDO
Artemide : il settimo Avenger; Steve Rogers [1] TRADUZIONE
FanfictionSolo in pochi sanno dell'esistenza della sorella di Natasha. Che proprio come lei, era un'agente dello SHIELD. Sfortunatamente Camille Romanoff è deceduta 5 anni fa, o così si dice in giro. Ma quando Fury viene a bussare alla sua porta, in cerca di...