Finale alternativo [02]

1.4K 56 0
                                    

CAMILLE

"Alzati e risplendi, Artemide." Urlò la voce di Clint, facendomi venire il mal di testa, "Non morirai per noi ora che è tutto finito, vero?"

"Non sarei sorpreso se lo facesse." Questa volta, fu Tony a parlare "Ama scomparire dopo un combattimento, vero? Prima era per capire i suoi poteri, poi era per unirsi a Coulson, poi si stava trasformando in cenere. Forse questa volta sta provando con la morte" Commentò sarcasticamente. Sentivo come se tutto fosse stato amplificato, proprio come un dopo sbornia. "Per favore, smettila di urlare." Gemetti, portando una mano alla testa. I miei occhi si aprirono appena in tempo per vedere un enorme portale, molto simile a uno dei miei, ma bordato di luci iridescenti, chiudersi.

Fu allora che notai un paio di braccia cullarmi. All'inizio pensavo fosse Clint, ma poi lo notai che mi guardava dall'alto in basso, insieme al resto della squadra, che era intorno a me in cerchio. Avevano espressioni simili, le loro labbra tirate in un sorriso e gli occhi, rossi e gonfi come se avessero pianto. Alla fine, i miei occhi si posarono sul viso della persona che mi teneva e immediatamente le lacrime iniziarono a sgorgare dai miei occhi. "Hai già fatto un pisolino?" Chiese con un ampio sorriso. "Nat?" sussurrai, "Oh mio Dio." Nessuna parola avrebbe potuto descrivere il sollievo e la gioia che provavo in quel momento mentre mia sorella mi sorrideva, viva e vegeta.

Mi misi seduta, nonostante il mio corpo mi chiedesse di non farlo, per abbracciarla il più forte possibile, non volevo più lasciarla andare. "Sei tu." Borbottai contro la sua spalla "Sei viva"

"Grazie a te." rispose "Mi sei mancata, sorellina".

"Anche tu mi sei mancata." dissi mentre mi allontanai dal nostro abbraccio per guardarla "come?"

"Scopriremo dopo quella parte." alzò le spalle Tony, "Per ora, sei stata brava, Tinky Winky."

"Mi prendi in giro? È stata fantastica." disse Bruce guardando Nat con occhi radiosi, "Ha completato gli Avengers"

"Ugh, prendetevi una stanza." Tony alzò gli occhi al cielo, vedendo gli sguardi che Bruce lanciava a Natasha, e mi fece ridere. Proprio in quel momento, Thor si raddrizzò, le sue spalle si allargarono per la sorpresa e i suoi occhi iniziano a lacrimare. "Thor?" lo chiamai "Stai bene?"

Seguii il suo sguardo e, infine, scorsi un certo Dio dell'inganno; chi mi era stato detto fosse cambiato molto dall'ultima volta che ci eravamo incrociati. "Loki?" Thor gracchiò, "Sei davvero tu?" si precipitò ad abbracciare suo fratello. Era chiaro come la morte di suo fratello lo avesse turbato. "È come ho detto, fratello." disse Loki, con una risatina, "Il sole splenderà di nuovo su di noi." Loki mi guardò da sopra la spalla di suo fratello e per la prima volta mi offrì un sorriso, gentile e genuino "grazie". Ricambiai il sorriso, e intanto mi guardai attorno

Il campo di battaglia dove pochi minuti prima era invaso dagli Outriders, ora era pieno di persone che si riunivano con famiglia e amici. Alzai lo sguardo quando sentii un braccio scivolare intorno alla mia vita lì, vidi Steve fissarmi, i suoi occhi pieni di orgoglio. Gli angoli delle mie labbra si alzarono in un sorriso mentre appoggiai la testa sulla sua spalla. "Ce l'abbiamo fatta." Mormorai, tutto sembrava ancora surreale.

Mi stampò un bacio sulla sommità della testa. "No, tu ce l'hai fatta." Mi sorrise "Non so come ma ce l'hai fatta." Si fermò, allontanandosi leggermente in modo da potermi vedere in viso. "È passato più di un decennio e ancora non smetti di stupirmi." Intrecciammo le dita mentre i nostri occhi si incastonarono gli uni negli altri. "Beh, tecnicamente sono passati solo sei anni per me. Ma chi li conta?" Scherzai. Ridacchiò e allungò il braccio per sistemarmi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Come ti senti?" chiese. "Mi sento bene." Risposi "Come nuova". La verità era che il mio braccio aveva ricominciato a farmi male e il mio corpo protestava a ogni movimento che facevo. Nonostante il dolore però, non mi ero mai sentita meglio. "Bene" Steve disse baciandomi il dorso della mano "Sei ancora una stupida, lo sai vero? Potevi morire".

"Beh, non l'ho fatto." risposi "E ammettiamolo, potrei essere la più grande stupida del mondo intero e tu mi ameresti comunque" lo presi in giro. "E niente lo cambierà mai." disse, le sue parole mi fecero sentire le farfalle nello stomaco. Si chinò in avanti e le nostre labbra si incontrano. Avvolsi le mie braccia intorno al suo collo, lo tirai più vicino a me e congiunsi le nostre labbra, volendo assaporare ogni momento con l'uomo che amavo. "Oh mio Dio, penso di poter vomitare" Tony bisbigliò facendo finta di vomitare. Ridacchiai, alzando gli occhi al cielo come facevo spesso.

"Anche tu mi sei mancato, Tony." dissi con un sorriso sfacciato. "Sai, sono contento che tu sia tornata. Altrimenti, avrei dovuto continuare a guardare Steve piangere su quella foto che si tiene sempre in tasca" Scherzò prima di abbracciarmi, "Ma sul serio, è bello riaverti, Cam. Inoltre, c'è qualcuno che voglio davvero presentarti a casa." Proprio in quel momento qualcuno si precipitò da noi, unendosi al nostro abbraccio e trascinando tutti gli altri con lui. "Ce l'abbiamo fatta!" esclamò Peter, un po' troppo entusiasta, "Abbraccio di gruppo!"

"Sì, ehm no." disse Tony allontanandosi velocemente, "Ti fermerò subito, ragazzo. Niente abbracci di gruppo."

"Ma, signor Stark-" Il ragazzo parlò ma venne subito interrotto. "Fammici pensare." disse Tony, fingendo di considerare l'opzione, "No." Peter non disse niente ma sembrò visibilmente deluso nonostante facesse del suo meglio per non farlo notare. "Oh, va al diavolo, Tony." Lo tirai di nuovo nell'abbraccio. Tony borbottò sottovoce, ma non fece alcun tentativo di resistenza quando il gruppo lo inghiottì nell'abbraccio.

Diedi uno sguardo alla squadra, finalmente di nuovo al completo, e che tutti eravamo felici per la prima volta dopo molto tempo. Sorrisi tra me e me, ancora incapace di credere che la lotta per le nostre vite fosse finalmente finita. Mi allontanai dall'abbraccio, i miei occhi scrutano le rovine di quella che era la nostra base, mentre un pensiero mi venne in mente. "Ho una domanda." dissi "Dove dovremmo dormire stanotte? Le nostre stanze sono distrutte".

Tony guardò i resti del complesso e si limitò a scrollare le spalle: "Sono sicuro che troverete un posto dove andare a dormire. Era ora che questo posto venisse ridipinto comunque" Ridacchiai mentre il gruppo si disperse per raggiungere gli altri, lasciando me e Steve ancora una volta soli.

Si guardò intorno e sospirò "Che ne dici di iniziare a cercare quel posto di cui parlavamo? Sembra il momento perfetto, giusto? Cosa ne dici di un appartamento a Brooklyn?" chiese. "Appartamento? Pensavo che avremmo potuto chiedere a Clint qualche consiglio, sistemarci in una bella fattoria." Scherzai, ma lui sembrò prendermi completamente sul serio. "Ci inventeremo qualcosa." Ridacchiò lasciandomi un bacio sulla punta del naso. "Ti amo." Non potei fare a meno di sorridere, in punta di piedi per dargli un bacio sulle labbra, "Ti amo anche io."

Artemide : il settimo Avenger; Steve Rogers [1]  TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora