Mi svegliai confusa, ancora con gli occhi impastati dal sonno, comodamente nascosta tra le coperte di Steve.
La sera precedente stabilimmo entrambi che nessuno di noi due avrebbe dovuto dormire sul divano. I rimasugli di un sogno, in cui ero avvolta in un suo abbraccio, furono presto svaniti.
Anche se non ero del tutto sicura fosse solo un sogno o se in qualche modo, durante la notte, mi ero infilata le braccia di Steve.
Era passato molto tempo dall'ultima volta in cui mi svegliai così serenamente. Gemetti per la luce accecante del sole che mi illuminava il viso, e una volta spalancati gli occhi, mi guardai attorno.
La stanza era vuota, così mi chiesi dove fosse andato Steve. Saltai fuori dal letto, indossando dei pantaloni della tuta e una canotta. Uscii dalla stanza, nessun segno del resto della squadra da nessuna parte.
Presi l'ascensore, arrivando al piano terra. Era tutto ancora in disordine a causa degli eventi della scorsa notte; presi la strada per il laboratorio, con il vetro che scricchiolava sotto la suola delle mie scarpe, "Ha fatto un Banksy sulla scena del crimine solo per noi" potevo sentire la voce di Tony in fondo al corridoio "Questa è solo una copertura" parlò Nat "Perché lasciare un messaggio se hai appena tenuto un discorso davanti agli interessati?"
Mi avvicinai alla stanza per vedere che il resto della squadra si era già riunito lì. "Strucker sapeva qualcosa che Ultron non voleva farci conoscere." disse Steve.
"Sì, scommetto che...esatto, tutto quello che avevamo su Strucker è stato cancellato". Confermò Nat. "Strucker?" Chiesi entrando nella stanza. Nat sembrò colta alla sprovvista dalla mia improvvisa apparizione, uno spettacolo raro per una spia così altamente addestrata.
"Pensavo stessi dormendo" disse scambiandosi uno sguardo con Clint. "Si, mi sono svegliata." Affermai, incrociando le braccia al petto.
"Cam, so cosa sembra-" iniziò Nat ma la interruppi presto. "So che sono stata via per un po', ma faccio ancora parte di questa squadra, giusto?" Chiesi, facendo sospirare Nat. "Ma certo" Lei rispose. "Ma sei troppo coinvolta-"
"Quindi avete deciso di tagliarmi fuori?" chiesi. Il resto della squadra si rifiutò di incrociare il mio sguardo, e la stanza piombò in un silenzio imbarazzante.
"Cami-" Nat ricominciò a parlare ma venni presto interrotto di nuovo. "Ultron ha ucciso Strucker." Disse Tony, poi si rivolse a Nat. "Non credi che debba almeno avere il diritto di saperlo?" Chiese, guadagnandosi un'occhiataccia da mia sorella.
"Strucker è morto" Mormorai tra me e me. Speravo che una volta saputo della sua morte mi sarei sentita sollevata invece, me ne ero uscita solamente con un fastidioso nodo alla gola. "Bene," mi schiarii la gola, ricomponendomi, "Conosco Strucker meglio di quanto vorrei. Sarete sorpresi di scoprire quanto gli piaceva parlare di sé mentre eravamo soli. Posso aiutarvi"
"Assolutamente no." Mia sorella disse con fermezza, alzandosi dal suo posto. Clint le mise una mano sulla spalla cercando di calmarla, "Nat." disse, abbastanza da farla smettere "Non è ancora pronta, Clint." sostenne. "Non puoi saperlo, solo lei può" mi appoggiò Clint.
"Sono passati otto anni, Nat." la fissai scocciata. "Non puoi aspettarti che io corra a nascondermi ogni volta che viene menzionato il nome di Strucker."
"Cam ha ragione." Intervenne Steve "Dovremo fare in stile old school, tornare negli archivi. Guardare cosa abbiamo su di lui. Avremo bisogno di tutto l'aiuto possibile".
"È deciso, allora? Su con la vita, gente!" urlò Tony dirigendosi verso gli armadietti di metallo nell'angolo. "È bello essere tornata, eh?" Mi diede una pacca sulla schiena una volta passatomi accanto, non potei fare a meno di sorridere, sentendomi sostenuta da tutta la squadra. Ognuno di noi afferrò una scatola e ci mettemmo subito al lavoro.
Mi sedetti sulla rampa di scale, tenendo gli occhi ben aperti in cerca di qualsiasi informazione che potesse ricondurmi a quell'uomo.
"Hai dormito bene?" La voce di Steve attirò la mia attenzione mentre appoggiava la sua scatola accanto a me. Risposi con un sorriso "Non dormivo così bene da quando avevo 6 anni".
"Sono contento di sentirtelo dire" lui sorrise e solo per quello il mio stomaco fece una capriola. "Avevo paura di svegliarti, ma hai dormito per tutto il tempo. Hai anche russato." Potei sentire il mio viso riscaldarsi, "Non è vero".
"Mh, solo un pochino." disse con un sorriso. "Mi stai prendendo in giro, vero?" Lo minacciai con un dito assottigliando lo sguardo. Sospirò drammaticamente: "Non riesco a farti sfuggire niente"
"Lo sapevo!" Mi chinai per tirargli uno schiaffetto amichevole, e colsi l'occasione per ammirarlo mentre rideva, il modo in cui gli brillavano gli occhi, ma mi deconcentrai una volta letto il nome scritto sulla cartella che teneva tra mani "Ulysses Klaue" lessi il nome ad alta voce.
"Strucker mi ha parlato di lui. Lavora con un gruppo che si fa chiamare 'l'Intelligencia'." Ci alzammo tutti, riunendoci alla scrivania. "Aspetta, lo conosco anche io quel ragazzo." affermò Tony.
"Da tempo. Opera al largo della costa africana, mercato nero delle armi" disse, Steve gli lanciò uno sguardo accusatore. "Ci sono delle conventions, ok? Incontri persone, non gli ho venduto niente" mise le mani avanti Stark.
"Stava parlando a proposito di trovare qualcosa di nuovo, una svolta. Era molto stile acab "
Thor indicò qualcosa nella foto, "Questo".
"Questo è un tatuaggio" disse Stark, sbirciando al di sopra della spalla del Dio, "Non credo che lo avesse -"
"No, quelli sono tatuaggi." osservò Thor "Questo invece è un marchio"
"Oh, sì. È una parola in uno strano dialetto africano che significa 'ladro', però in una maniera molto meno amichevole." Disse Bruce che era riuscito a rintracciare il significato del marchio "Che dialetto?" Chiese Steve. "Wakanada?" Rispose Il Dottore. "Vuoi dire Wakanda?" lo corressi. Bruce guardò due volte lo schermo, "Sì, Wakanda."
"Se questo ragazzo è uscito dal Wakanda con alcuni dei loro beni di scambio..." ragionò Tony ad alta voce. Steve si girò verso di lui, con profonda preoccupazione nei suoi occhi. "Pensavo che tuo padre avesse detto che aveva utilizzato tutto quello rimanente."
"Non vi seguo, cos'è che arriva dal Wakanda?" Chiese Bruce. I miei occhi vagarono inconsciamente sullo scudo del Capitano posto ai piedi del tavolo.
"Il metallo più resistente al mondo" Rispose Tony.
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Artemide : il settimo Avenger; Steve Rogers [1] TRADUZIONE
FanfictionSolo in pochi sanno dell'esistenza della sorella di Natasha. Che proprio come lei, era un'agente dello SHIELD. Sfortunatamente Camille Romanoff è deceduta 5 anni fa, o così si dice in giro. Ma quando Fury viene a bussare alla sua porta, in cerca di...