Capitolo 39

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L'allenamento con Thor è andato piuttosto male.
Per me, ovviamente. Oltre al fatto che non ne avevo voglia e che le mie energie fossero pari a quelle di un bradipo in letargo, lui non si è fatto problemi ad andarci giù bene.
Subito abbiamo lavorato singolarmente sulla preparazione muscolare, ma poi quando è stata l'ora dei combattimenti lui ha LOGICAMENTE gestito la cosa a suo piacimento.

In aggiunta, ogni volta che mi stendeva a terra, se ne usciva con: "Possiamo anche provare a convincere Tony di farvi prendere parte alle missioni toste, ma se ti stanchi così tanto sin da subito... devo proprio dargli ragione..."
MA BRAVOOO, giusto da stimolarmi a continuare!!!

Ogni tanto passavano lì vicino Wanda e Sam, con la scusa di andare a bere o prendere altri attrezzi, solamente per vedermi in pessime condizioni e farsi quattro risate.

Perché in questa casa non si riescono mai a fare le cose equilibrate? Se proprio volete che faccia progressi in combattimento dovreste mettermi con chi ho una MINIMA possibilità di competere!
NON CON THOR SANTO CIELO!!!

A causa dello sfinimento non sono nemmeno riuscita a finire la cena, avevo male a tutti i muscoli, anche solo rimanendo seduta. Così dopo la doccia sono andata in camera mia per sdraiarmi e poco più tardi sono crollata nel sonno.

Tutto tranquillo fino a quando non sento la porta aprirsi ed una presenza avvicinarsi pian piano al mio letto, avanzando nel buio. In questo momento sto temendo il peggio, quindi rimango immobile sotto alle coperte fingendo di dormire, forse mi salvo!

Che pensiero stupito:/

Ma chi mai si intrufolerebbe nella mia stanza in piena notte?! Deve esserci qualcosa di strano...

Decido di aspettare che la persona si avvicini a me prima di agire, così quando è circa ad un metro di distanza dal letto, prendo coraggio e balzo fuori di soprassalto, tirando un pugno nel buio dritto alla mia altezza, sperando di riuscire a colpire qualcuno... o qualcosa

Ovviamente, sfigata come sono, non riesco a colpire nulla ed ottengo solo un giramento di testa provocato dalla troppa velocità con la quale mi sono alzata. In più sono poco reattiva a causa della sonnolenza. Ottimo. Non mi resta altro da fare, se non ridurmi alle minacce (nelle quali, tra l'altro, sono pessima)

-Ho un taser nel cassetto del comodino: non ti consiglio di fare il furfantello o, per quanto mi riguarda, diventi una patatina fritta-

Sento uno sbuffo divertito nel silenzio, ma non riesco a vedere ancora nulla ed opto per un sostegno alternativo -Ok bene! F.R.I.D...-

Un qualcosa mi blocca da dietro impedendomi di continuare la frase -Vuoi che mi scoprano razza di ebete?- è la voce di...

-Steve!-

-Si, sono io, ti dispiacerebbe tacere un attimo?-

-Cosa ci fai qua? Ti pare il caso di...-

-Shhhh- mi mette una mano in faccia tenendomi ancora le braccia bloccate -ci sono Bucky e Nat in corridoio- mi bisbiglia all'orecchio.
Aspettiamo che il rumore dei passi fuori dalla stanza si allontani e che lo spiraglio di luce sottostante alla porta si spenga

Gli schiaffeggio il braccio per liberarmi ma lui non molla -Stai ferma!-

-Se ne sono andati, lasciami!!!-

-Sicura?-

-Si, lasciami!!!- allungo un braccio verso l'interruttore della luce vicino al mio letto e la accendo per vederlo bene -mi stavi facendo un agguato?- gli lancio un'occhiataccia da capo a piedi.
Non sembrava affatto pronto ad andare a letto, in realtà, ha ancora maglia e jeans addosso

Complicated | Morgan StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora