Capitolo 13

773 42 4
                                    

-Morgan, giusta in tempo, stavamo organizzando i circuiti di allenamento- si avvicina Wanda battendomi un colpo sulla spalla

-Ok, sparate tutto- mi accomodo al solito posto.

Iniziano parlando a turno -Abbiamo pensato che per una maggior efficienza negli allenamenti, potremo dividerci in coppie e lavorare insieme nel corso di un'intera settimana. Alla fine di questa, poi, cambieremo partner in modo tale che ciascuno di noi si possa allenare, a turno, con tutti. Così facendo potremo studiare tutte le nostre abilità tecniche e tattiche. Ah, e nei weekend terremo delle sfide organizzate a torneo per monitorare i progressi-

Sembra fortissimo!!! -Sarà divertente!-

Tony che stava scrivendo alla lavagna si allontana un attimo -Ok, le coppie di questa settimana sono: Thor e Wanda, Natasha e Clint, Steve e Morgan e Sam con Bucky- tutti si avvicinano ai loro compagni scambiandosi occhiate o battendosi un cinque.

Tutti, tranne ovviamente gli ultimi due nominati, che si guardano sbuffando. Hanno un rapporto di odio/amore, ma a vedersi sono troppo divertenti e lavorano anche piuttosto bene.

-E tu?- chiedo a mio papà notando che manca nell'elenco

-Io ho altro da fare-

-Siamo in dispari ora! Ci sarà sempre qualcuno che resterà fuori- rifletto

-Non ti preoccupare- sorride Tony -il problema è relativo- decisamente si comporta in modo strano, troppo strano, starà pensando a qualcosa.

Decido di cogliere al volo il momento, per chiedergli il permesso della  nostra uscita in gruppo di domani. So come muovermi in queste circostanze. -Ah papà, una cosa. Domani io e i miei compagni di classe ci siamo organizzati per trovarci dopo le lezioni, posso andare?-

-Chi ci sarà?- sorseggia del caffè

-Ehmm... io, Chiara... e altri due miei compagni di classe-

-Maschi?-

-Si...- rispondo sottovoce perché so che poi inizia a farsi mille paranoie

-Ok va bene, puoi andare- lo ringrazio con un sorrisone. Fortunatamente non è andato oltre con le domande. Sto per uscire dalla stanza quando riprende a chiedermi -E dove starete?- ecco, sembrava troppo semplice...è troppo furbo. Ci vede lungo.
Mi squadra attendendo la mia risposta, alza soltanto gli occhi dalla sua tazza di caffè

-A casa di Peter- deglutisco ed inspiro -Parker- schietta ma tranuilla. Lui spalanca gli occhi, si ferma un istante e poi sputa in aria tutto il caffè che aveva in bocca -Che c'è? Sei pazzo?- mi fingo scioccata

-Ah... no no, mi sono scottato... perché...- si asciuga con un tovagliolo -...è bollente-

-Ok...- faccio leggermente interrogativa -Posso andare, quindi?-

-Certo, si. Mi sembrano affidabili questi tuoi amici... sei al sicuro con loro, no?- sta chiaramente cercando di nascondere lo shock.

Annuisco e mi dirigo a cambiarmi per l'allenamento. Una volta indossata la tuta del team corro in palestra, eccitata per il mio primo allenamento da Avenger. All'entrata trovo il mio compagno di questa settimana: Steve.

-Ehilà- gli urlo saltandogli in groppa, lui prende paura e perde l'equilibrio sbattendo contro il muro lì a fianco

-Ma sei deficiente?-

-Se fossi deficiente non sarei riuscita a spaventarti ;) E ti prego, modera quel linguaggio Capitano!-

Si avvicina a me -Dai, vieni qui- inizia ad inseguirmi

Complicated | Morgan StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora