Sono viva? Boh non lo so, non sto capendo nulla. Percepisco una voce in lontananza
-Signorina?- dopo un altro paio di secondi -Signorina? Sta bene?-
-Ci sono- dico con un filo di voce a F.R.I.D.A.Y.
-Funzioni stabili, nessuna frattura rilevata. Solo qualche contusione-
-Meraviglioso- dico digrignando i denti, rimango ancora immobile, con gli occhi chiusi. Prendo fiato con un lungo inspiro -Lui sta bene?-
-Si signorina-
-Bene.- mugugno freddamente.
Apro gli occhi molto lentamente, sono accecata dalla luce esterna, il sole picchia su di noi e quello che prima era il bel prato rigoglioso, ora è distrutto. Ops. Sollevo pian piano la testa per guardami intorno, si, abbiamo proprio distrutto tutto.
Mio papà è ancora steso su un fianco ad una decina di metri da me, alla fine del segno che ha impresso nel terreno. Tutto è ricoperto di polvere.
-Sicura che stia bene?- lo guardo meglio e non sembra molto in forma, è mezzo sotterrato.
-Si, signorina. Si sta per alzare- appena lo dice noto che si spinge su un gomito sollevando il busto dal suolo.
Guarda me e tutto intorno, le armature sono danneggiate, sospira pesantemente e si sdraia di nuovo, a pancia in su, fissando il cielo. Devo avergli fatto prendere un bello spavento.
Gira la testa dal mio lato, ritrae il casco e mi sorride -Grazie- sospira con poco fiato voltandosi di nuovo.
-Alza le chiappe- gli ordino rimettendomi in piedi a mia volta -torniamo a casa- ritiro la tuta nell'orologio restando con i miei abiti di prima. Sono sporca di terra lo stesso, la caduta è stata piuttosto pesante.
Camminiamo a fatica verso la base, in silenzio nei prati desolati, lui indossa ancora l'armatura ed ha un graffio abbastanza profondo in faccia con un livido sul lato della tempia
-Aspetta- mi prende per un braccio facendomi girare, lo fisso senza degnarlo di alcun riscontro -scusami- prosegue dopo una pausa -però abbiamo sbagliato entrambi...- dice velocemente gesticolando
-Come prego?- mi innervosisco ancora
Lascia la presa su di me e guarda a terra infilandosi la lingua tra i denti nei suoi soliti modi da persuasore -Non te la cavi male...- riprendiamo a camminare
-Lo so- seccata
-...certo mai quanto me, però...-
Lo squadro malissimo irritandomi -Senti, se non ne hai ancora prese abbastanza posso rimediare all'istante-
-Vola basso bellina, hai avuto solo tanto culo-
-Prova a dirlo ancora, dai, magari la prossima sarai più fortunato-
-Uhuu ma sentila-
-Dai, dimmi chi è stato a salvare il tuo bel faccino da filantropo? La sottoscritta!- lo zittisco e ricominciamo a camminare.
Una volta arrivati alla base ci vengono tutti incontro preoccupati -Ma che avete fatto?- domanda Thor
-Ve le siete suonate?- chiede Peter fissandoci incredulo. Un attimo di silenzio senza alcuna risposta, poi scoppiano tutti a ridere avendolo capito
-Io gliele ho suonate- risponde Tony da sbruffone
-Ma stai zitto! Saresti una Stark-poltiglia se non ti avessi salvato il culo!- vado su tutte le furie mentre gli altri si intromettono facendoci allontanare
STAI LEGGENDO
Complicated | Morgan Stark
FanfictionMorgan Stark, la figlia del noto genio miliardario playboy filantropo, si troverà faccia a faccia con una dura realtà e moltissimi cambiamenti. Vicenda ambientata in un universo parallelo al Marvel Cinematic Universe dell'odierno. Scritto in prima p...