La tranquillità dura per poco. Sento un rumore metallico provenire dalle mie spalle: IRONMAN E' QUI, che gioia! Mi alzo in piedi voltandomi verso di lui, mentre si avvicina con aria minacciosa
-Sei impazzita?-
-Cosa vuoi?- non mi va di subirmi le sue ramanzine
-Decidi di sparire così, incurante di tutto e tutti?- mi urla spalancando le braccia
-Per la mia sanità mentale e la vostra sicurezza è meglio così-
-Non dire cazzate-
-E' la verità, vattene-
-Ma non ti vedi?-
-Cosa?- gli urlo
-Sei solo una bambina imbecille!- si mette a pochi centimetri da me facendo smaterializzare il casco per guardarmi negli occhi
-Non sono in grado di fare questo lavoro e probabilmente tu lo sapevi sin dall'inizio, meglio di me- gli do uno colpo sulla spalla facendolo spostare un poco di lato
-Se sei incazzata per le sue stupide scelte impulsive, non dovresti coinvolgere anche gli altri-
-Come faccio a non coinvolgervi se siete voi a corrermi dietro quando cerco di stare da sola? Dovreste rispettare le mie scelte-
-Devi crescere Morgan, non puoi scappare dai problemi o nasconderti per sempre- mi spinge violentemente indietro, sul pontile
-Meglio risolvere i problemi con la violenza? Come fai tu, vero?- lo provoco
-Io almeno affronto le conseguenze delle mie azioni a testa alta- mi fulmina
-Ah davvero? Perchè allora non le affronti anche con me le conseguenze?!-
-Non ne vale la pena-
-Cos'è, non sono abbastanza per te?-
-Non sei abbastanza per il tuo cognome- mi ha ferito davvero, stavolta -sprecherei solo energie inutili, non ne saresti in grado- l'amarezza che mi ha lasciato nel cuore si sta intensificando.
-Si, è vero, non sono perfetta. Non lo sono io come non lo sei tu, ma questo non lo capisci. Dovresti imparare ad accettare gli altri per come sono, piuttosto che cercare di cambiarli- sta bollendo, è rosso di rabbia -sono stupita... delusa più che stupita- mi guardo attorno -ma di cosa dovrei stupirmi, tu sei sempre stato bravo ad illudere le persone-
-Tu sei brava con le parole invece, ma ti fermi lì-
-Tu dici?- sgancio l'orologio. Stiamo arrivando al capolinea.
Mentre si materializza la mia armatura, lui mi colpisce al petto con un colpo del propulsore, rischiando di farmi cadere in acqua, ma fortunatamente proprio in quell'istante le perticelle si unscono e rispondono ai miei comandi.
Riesco, così, a rimanere in equilibrio, alzandomi agilmente in volo con una capriola.Lui aziona nuovamente il casco sulla sua testa e mira ancora su di me, rimanendo però a terra. Stavolta lo schivo, rispondendogli subito. Raggiunge la mia stessa altitudine e mi sferra un pugno sulla spalla, che intercetto dandogli in risposta un calcio sul ginocchio.
Iniziamo a combattere in volo, proprio sopra a quel lago che fino ad qualche minuto prima trovavo contemplativo di pace. Si abbassa di quota a causa del colpo che ha subito e mi trascina verso il basso facendomi avvicinare alla superficie dell'acqua
-Ti piaceva tanto l'ultima volta, no?- mi spinge sotto provocando degli schizzi altissimi.
Aspetto immobile alla profondità di qualche metro, per farlo preoccupare e quando è abbastanza vicino riemergo alla massima velocità, spingendolo verso l'alto. Saliamo nuovamente in aria, continuando a spingerci l'un l'altro.
Non ci stiamo risparmiando e nessuno di noi due ha intenzione di mollare.
Mi concentro un attimo su cosa possa fare e lo stesso anche lui. Ad un tratto dirotta verso sinistra ma decido di non seguirlo, sarà sicuramente una delle sue trappole.
Lo fisso allontanarsi, fa un'ampia curva verso l'alto, cambiando il senso di volo e dirigendosi verso di me ad alta velocità. Penso che voglia venirmi addosso, ed anche se provassi a spostarmi, devierebbe troppo velocemente, riuscendo a colpirmi ugualmente.
Non ho molte vie, devo pensare velocemente ad una soluzione:-F.R.I.D.A.Y. concentra tutta l'energia negli stabilizzatori di volo-
-Compromette i bilanciamenti del sistema, Signorina-
-Fallo e basta!- aspetto che Tony si avvicini ancora un po' a me, i miei propulsori iniziano a scaldarsi fino a provocare un rumore causato dall'eccessivo sforzo.
-SU!- salgo velocissima verso l'alto, nel cielo, seguita da mio padre a qualche metro di distanza.
Ci troviamo ad una altitudine eccessiva e rischiamo di uscire dell'atmosfera.Sento un'interferenza nel microfono di F.R.I.D.A.Y., è lui! Com'è possibile che sia riuscito ad infiltrasti nei miei controlli nonostante fosse impegnato a combattere?! Spara al massimo del volume una delle sue canzoni, "Hall of Fame" per l'esattezza
-Stupita Stark Junior?-
-Sbaglio o non ero degna del tuo cognome?-
-La tua determinazione da incazzata è a dir poco lodevole, dovresti averla più spesso-
-Mandalo fuori dal sistema, F.R.I.D.A.Y.-
-Subito- mi risponde l'assistente seguita da un suono riconducibile alla sua espulsione
Guardo verso il basso, miro su di lui con il pugno chiuso e sparo una sfera elettrostatica che lo colpisce in pieno. Al reattore. Si paralizzano all'istante i suoi movimenti ed inizia a scendere di quota velocemente
-Non dovresti scherzare con la mia determinazione-
Silenzio, non risponde
-F.R.I.D.A.Y. dov'è?-
-I comandi della Mark85 sono disabilitati-
-Entra nel suo sistema-
Mi mostra simboli rossi accompagnate da scritte di "fallimento" -Impossibile accedere-
Sfreccio a tutta velocità verso il basso, più veloce che posso. Fatico a raggiungerlo, essendo ancora esageratamente lontana da lui. Quando siamo ad un centinaio di metri dal suolo riesco ad avvicinarmi di più, ma ancora molto lentamente.
Troppo lentamente.
Mi mantengo ad una breve distanza da lui per svariati secondi, porgendomi sempre più a rilento dal suo braccio.
Lo spazio sembra immenso e lui irraggiungibile. Il tempo, invece, scorre velocemente e la distanza dallo schianto si sta riducendo in modo incontrollabile.
-Daii- Allungo il braccio fino al mio limite, sono vicinissima alla sua mano ma non ci arrivo ancora, ho paura di non riuscire a salvarlo.
Non potrei perdonarmelo per nessuna ragione, posso mettere in pericolo tutti, ma di certo non lui. Non posso.
Aumento ancora di più la spinta, riuscendo ad afferrarlo quando si trova a qualche centimetro dalla collisione. Mi giro, puntando, stavolta, i propulsori verso il basso.
Risaliamo di svariati metri in aria, a causa del contro-movimento provocato dalla mia frenata. Inspiro faticosamente, sono probabilmente rimasta in apnea d'ansia per tutto questo tempo.
-Sistema di volo compromesso- i miei stabilizzatori si spengono proprio in quel momento, mentre stiamo per atterrare.
Cadiamo entrambi sul prato sottostante, a peso morto, provocando due scie abbastanza profonde e marcate, nel terreno, per il brusco impatto che abbiamo subito.
Perdo il contatto con la sua mano e veniamo scaraventati lontani l'uno dall'altro. Non lo vedo più, non vedo più nulla... percepisco soltanto diversi colpi
Cinque secondi di puro silenzio assordante seguito dal buio.
Solo buio.
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Complicated | Morgan Stark
FanfictionMorgan Stark, la figlia del noto genio miliardario playboy filantropo, si troverà faccia a faccia con una dura realtà e moltissimi cambiamenti. Vicenda ambientata in un universo parallelo al Marvel Cinematic Universe dell'odierno. Scritto in prima p...