Capitolo 9

808 53 2
                                    

07:00
Questa mattina entrerò a scuola più tardi dal solito, a causa di una riunione qui al Compound. Credo sia piuttosto importante, dato che mio padre mi concede addirittura di saltare qualche ora.

-F.R.I.D.A.Y. mi serve musica per prepararmi-

-Provvedo- le note di "Only girl" iniziano a diffondersi in tutta la stanza, amo le canzoni di Rihanna.

Inizio a saltare da tutte le parti con delle mosse fatte totalmente a caso. La musica mi aiuta da sempre a concentrarmi, anche solo per scegliere cosa indossare. Alla fine opto per un paio di pantaloni bianco panna ed una maglietta blu, infilo le scarpe e corro in bagno a sistemarmi i capelli, che dopo diverse prove decido di legare lasciando fuori soltanto qualche ciocca, in modo che il tutto risulti più morbido.

Abbandono la mia camera percorrendo il corridoio -Ehi ehi principessa- incrocio Clint e Sam sull'angolo prima della sala -Sei agitata?-

-Buongiorno!- sfoggio un sorrisone -Ammetto che un po' di agitazione c'è-

-Allora ti aspettiamo giù- conclude Sam facendomi l'occhiolino

-Due minuti e arrivo- prima di dirigermi in sala, vado a bussare alla porta di Wanda -IUHUU! Ci sei?- una volta pronte entrambe, lasciamo il piano delle camere per dirigerci nella sala riunioni.
Entrando troviamo già tutto il team presente e, come aveva anticipato mio padre, non manca Nick Fury: il direttore dello Strategic Homeland Intervention, Enforcement and Logistic Division. S.H.I.E.L.D. per gli amici ;)

Accortosi della mia presenza, decide di avvicinarsi per approcciare -Finalmente ci incontriamo- tende la mano

-È un piacere conoscerla, Fury- ricambio il gesto con una bella stretta decisa

-Possiamo darci del "tu"?- mi chiede

-Certamente- percepisco addosso gli occhi di tutti gli Avengers

-Innanzitutto volevo complimentarmi per l'ottimo lavoro con Quentin Back, mi sembri una ragazza astuta e abbastanza scaltra per avere... per avere?!- chiede il mio aiuto, scioccando le dita, per riportargli alla memoria l'età

-Sedici- gli suggerisco sottovoce. Quasi diciassette in realtà.

-Ah ecco si, sedici anni- si volta verso Tony e lo guarda per un attimo, poi torna con l'attenzione su di me -Ti abbiamo convocata qui per una proposta che puoi sentirti anche libera di rifiutare, se preferisci-

-Di cosa si tratta?- mi guardo attorno notando che praticamente tutti ne erano al corrente, al di fuori logicamente della sottoscritta

Mi risponde secco -Vogliamo che tu entri a far parte della squadra-
CHEEE? sono scioccata, stupita, sto ESPLODENDO dalla felicità
-...insomma ti stiamo chiedendo di unirti all'iniziativa Avengers come membro ufficiale- fa una pausa riflessiva -Noi e lo S.H.I.E.L.D. stiamo monitorando da un po' le tue mosse, abbiamo studiato le tue tecniche e non possiamo di certo negare che hai uno spirito organizzativo e di leadership infallibile. Diciamolo: ti sai muovere-

Vorrei urlare.
Posso?
Aiuto.
Penso di sentirmi svenire.
Troppe emozioni per il mio cuoricino

-Inoltre- riprende -in futuro avremo bisogno di nuovi membri, più giovani, che portino avanti le generazioni prossime. Logicamente noi non ci saremo per sempre, ed è qui che entri in gioco tu- mi punta un dito sul petto -Ti stiamo invitando a prendere in mano il nostro futuro-

Un sorriso enorme mi marca il volto -Io?- sono ancora sotto shock. Incredula a dir poco!
Annuiscono tutti

-Non sarai sola, stiamo scegliendo accuratamente chi portare avanti in questo percorso-
Ok, sono ELETTRIZZATA!!!!!
-Non sarà facile, soprattutto ora che hai tutti i riflettori puntati contro, ti aspettano allenamenti intensi, missioni, prove... insomma niente scherzi. Programmeremo insieme il tutto e ovviamente ci saranno i tuoi compagni a formarti nei campi necessari- indica con la mano gli altri.
-Ci stai?- la domanda della vita, questa scelta cambierà tutto nel giro di poche ore.

Ho subito un ripensamento.
Se poi non fossi adatta? Magari, come sempre, vengo coinvolta in queste cose solo perché sono "la Stark". Forse per tutti non vengo vista come "Morgan" ma semplicemente come la figlia di Tony Stark, destinata a fare questo lavoro anche se non in grado. Se lo facessero solo per automatismo?
Guardo tutti gli altri fremere nell'aspettare la mia risposta.
Il mio sguardo scorre su tutti i presenti, ma si ferma esclusivamente su mia mamma. Mi sorride ed annuisce trasmettendomi un'inaspettata tranquillità interiore. La sua espressione è così pacata, rilassata, che sembra sappia già che sono la persona giusta per ricoprire questo ruolo.
D'altra parte anche lei, una persona normalissima, è riuscita ad arrivare fin qui! Ed ha sempre creduto in me.
È quel suo sguardo a farmi idea.

-Accetto!- esclamo dopo degli interminabili secondi.

Tutti si sciolgono in un sospiro di sollievo, le loro espressioni si distendono in un sorriso a pieni denti.
Il sonoro battito di mani di Fury, ci riporta con i piedi a terra -Congratulazioni Morgan Stark, sei un'Avenger ora-
La sala si riempie di sussulti, esclamazioni di gioia ed abbracciandomi.
Sembra così semplice nei fatti, no?
-Fammi una firmetta qui, qui e qui...-

Steve si avvicina al mio orecchio sussurrando qualcosa -Lo sapevo!-

-Bene bene bene- dice Tony ricomponendosi -Sabato sera ci sarà una festa grandiosa qui alla base per darti il benvenuto nel team, mentre oggi pomeriggio hai una conferenza stampa di presentazione. Ti consiglio caldamente di prepararti un discorsetto-

-Non mi sembra di avere scelta- scoppio a ridere
Dopo circa mezz'ora di ulteriori confronti decidiamo di spostarci in sala da pranzo per fare colazione.

Clint salta fuori con una delle sue pessime trovate -Allora bellezza, come ci si sente?- BELLEZZA. Eccoci. Prevedo una discussione di quelle nostre.

Mio padre gli lancia un'occhiataccia penetrante -Ok- sbatte la posata nel piatto -Ora spiegatemi cosa vi prende ultimamente. Siete per caso in competizione? State facendo una gara a chi per primo si accaparra mia figlia? Non avete di meglio da fare? Come cercarvi una femmina fuori di qui...?!-

Appunto, come non detto. Sento partire una pessima aria.

-Papà ti prego non iniziare con queste cos...-

Mi interrompe -Il primo che vedo ancora fare il cascamorto con mia figlia giuro lo prendo e gli faccio fare un giro sulla giostra del non ritorno-

Non posso fare a meno di mettermi le mani in faccia dall'imbarazzo -Papà!-

-Battutine di qua, sguardi di là, ci manca solo che...-

Mi guardo attorno, la scena è esilarante nel suo imbarazzo: Tony sta andando su tutte le furie con i ragazzi, mia madre gli dice di contenersi, Nat e Wanda in preda ad una crisi di risate, Steve silenzioso che fa finta di bere, Thor che guarda altrove giocherellando con il suo martello e Sam, con Bucky e Clint, i più innocenti, controbattono mio papà

-Stai esagerando Tony- Sam piuttosto deciso -Dovresti darti una calmata, nessuno ha strane intenzioni con tua figlia- a quelle parole io, Thor e Steve alziamo in contemporanea lo sguardo verso mio padre, interrompendo ciò che stavamo facendo. Wanda inizia a rider ancora più forte di prima, notando la curiosa coincidenza e conoscendo tutte le storie che ci sono dietro

-E potete tacere voi?- rimprovera mio padre alle ragazze

Interviene Nat alzandosi -Ora basta Tony, lascia tua figlia vivere la sua vita senza intrometterti in qualsiasi cosa faccia- cala il silenzio per un secondo -Ammetti che saresti stato il primo, se non si fosse trattato di tua figlia! Ti conosciamo benissimo. QUELLO spirito non ti abbandona mai-

Steve ride in silenzio cercando di non farlo notare, Pepper invece è disperata.

Tony mi guarda minaccioso -E tu- punta l'indice contro di me -smettila di dare corda a tutti-

-Disse il playboy- ribatto facendo ridere ancora tutti -Sono tua figlia, cosa ti aspettavi- poi concludo andandomene -Vi saluto, buona giornata- corro in camera a prendere lo zaino di scuola e velocemente mi dirigo nell'atrio, dove c'è Happy ad aspettarmi.

Complicated | Morgan StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora