"Capisco Nicholas" disse Alexander, inespressivo. Il Duca aveva convocato lui e Magnus per chiedergli alcuni favori mentre accompagnava i Principi a Londra.
"Lo farai?" domandò Nicholas, trepidante "Ti prego, Alexander. Sei uno dei pochi di cui mi fido"
"Certo che lo farò. Questo e altro per te" acconsentì l'uomo con un sorriso.
"Ti ringrazio. Dovrai solo tenere la contabilità del castello e occuparti..."
"Nicholas, vorrei ricordarti che anche io gestisco un castello ed un villaggio. So come funziona e so cosa va fatto. Lascia i documenti sulla scrivania e al resto penserò io" lo tranquillizzò Alexander e Nicholas annuì, riconoscente.
"Se tu e Mary volete fermarvi qui al castello durante la mia assenza non c'è alcun problema"
"Ne parlerò con mia moglie e poi ti farò sapere" rispose l'uomo, alzandosi per congedarsi "Ora, perdonatemi, ma devo ritornare per sbrigare alcune questioni"
"Certo. Grazie ancora Alexander" Nicholas si alzò a sua volta e lo salutò con un cenno del capo. Alexander salutò i due uomini ancora una volta, dopodiché uscì e lasciò il Duca e il distillatore da soli.
"Dunque, visto che lascerai al tuo caro cognato la gestione del castello e le tue guardie sono più che addestrate per proteggerlo... perché mi hai chiamato qui, amico mio?" chiese Magnus, sistemandosi il polsino della sua casacca grigia.
"Vorrei che tu e alcuni dei tuoi uomini mi accompagnaste nel viaggio" disse Nicholas e vide Magnus alzare di scatto la testa e scrutarlo attentamente con i suoi occhi spettrali.
"Vediamo se ho capito bene: tu vorresti che io venissi con te? A Londra? Alla Corte del re? Nicholas cos'hanno messo nel tuo the mattutino?"
"Magnus loro non conoscono il tuo volto, ma solo il tuo nome" spiegò pazientemente Nicholas "Potresti venire con me sotto falso nome e potremmo presentare i tuoi amici Moonshiners come parte della mia guardia"
"Continuo a pensare che una delle tue affascinanti cameriere abbia messo qualcosa nel tuo the mattutino" disse Magnus, scettico "Però sento che c'è qualcos'altro che non mi stai dicendo. Perché vuoi a tutti i costi la mia presenza?"
"Per una protezione in più e perché tu hai preso parte alle nostre indagini per scoprire chi ha ordito l'attacco ai Principi. Con il tuo aiuto potrei riuscire a scoprire chi si celava dietro gli attacchi e a smascherarlo una volta per tutte"
"Mmm..." fece Magnus poggiandosi allo schienale della sedia e intrecciando le mani sul ventre "E per chi vorresti farmi passare?"
"Un lontano cugino dalla parte di mio padre. Un Lord proveniente dalle Isole Orcadi venuto da me in visita e mio fedele consigliere" spiegò Nicholas con tono pacato.
"Dalle Isole Orcadi, eh?" ripeté il distillatore, un sorrisetto furbo cominciava a farsi strada sulle sue labbra "Le hai scelte per puro caso, suppongo. Non perché sono isole talmente a nord, talmente selvagge e talmente difficili da raggiungere che le milizie inglesi si avventurano raramente lì, vero?"
"Ovviamente. Una casualità" rispose Nicholas con un ghigno. Capiva dal tono di voce di Magnus che lo aveva convinto quasi del tutto.
"E, altra casualità, il fatto che io conosca perfettamente il particolare dialetto delle isole" continuò Magnus, imperterrito, mantenendo un tono leggero.
"Chi avrebbe mai potuto immaginare così tante coincidenze?" ribatté il Duca con lo stesso tono "Allora, sei dei nostri?"
"Per quanto l'idea di partire per Londra non mi piaccia... devo dire che questo scherzetto al Corte inglese... mi stuzzica" Eunson si sporse verso Nicholas e gli fece l'occhiolino "Va bene, amico mio. Ti seguirò anche in questa avventura. Dammi il tempo di sistemare alcuni... affari in sospeso... e radunare gli uomini che ti servono. Quando avrai intenzione di partire?"
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Duca Nero (Solangelo)
FanfictionLe impronte sulla neve si confondevano tra loro: gli zoccoli dei cavalli, le zampe di Sirio durante l'attacco e le impronte degli stivali si mescolavano tra loro senza un senso logico. Grandi chiazze di sangue si erano allargate sotto i freddi cadav...