"Sapete, questo fatto di continuare a salvarvi la vita sta diventando un po' un'abitudine" commentò Magnus con un sorriso sornione e la spada sguainata. Nel breve lasso di tempo in cui tutti si erano immobilizzati per lo stupore, il distillatore allungò a William con un gesto fulmineo un arco e una piccola faretra. Il Principe li afferrò e se li mise a tracolla, lanciando uno sguardo di ringraziamento all'uomo. Il distillatore gli rivolse un sorriso sornione.
"Tu!" sibilò Artemisia, puntando uno sguardo di fuoco su Magnus. Il distillatore chinò la testa e cercò di andare all'attacco della donna, ma le guardie si frapposero tra lei e lui, costringendolo ad arretrare "Uccideteli tutti"
"Magnus, vecchio mio, è sempre bello vederti" commentò Nicholas, mentre con gesti rapidi e precisi schivava la spada del suo avversario. Si chinò e con uno scatto fulmineo piantò lo stiletto che Artemisia aveva perso nel petto della guardia. L'uomo collassò e il Duca ne approfittò per recuperare la sua spada per affrontare il suo prossimo avversario.
"Perché siete venuto? Non dovevate aspettare al palazzo?" domandò William, mentre passava il filo della spada sulla gola del suo avversario, squarciandola da parte a parte.
"Sì, è così" sbuffò Magnus, parando il colpo del suo contendente "Ma vostro figlio ha notato che alcuni uomini vi stavano seguendo e me lo ha riferito"
"Cosa?! Elijah è qui?" quell'attimo di distrazione permise alla guardia di squarciare la camicia del Principe, causandogli una lieve ferita superficiale. William sibilò di dolore e si portò una mano al petto, indietreggiando di qualche passo. L'avversario alzò la spada e la impugnò con entrambe le mani, pronto per il colpo finale, quando il sibilo di un pugnale fendette l'aria e si conficcò nel petto dell'uomo.
"Padre, credo che sia meglio riparlarne una volta a casa" la voce scanzonata di Elijah arrivò alle orecchie di William e l'uomo lo vide combattere con la sua spada contro un'altra guardia, spalleggiato da uno degli uomini di Magnus. Al suo fianco Gabriel si esibì in un sorriso affilato nel vedere l'uomo che aveva colpito, facendo un rapido cenno di saluto a Principe prima di tornare a combattere. Victoria, dietro di lui, era in posizione di attacco con due pugnali nelle mani. William li guardò con tant'occhi, dato che mai si sarebbe aspettato di vederli in battaglia, ma con il senno di poi non si sorprese più di quel tanto nel notare che Nicholas aveva insegnato ai suoi figli a combattere.
"Oh, una volta finito qui potete stare certi tutti e tre che riceverete una bella lezione" ribatté Nicholas stringendo il braccio attorno alla gola del suo opponente, lasciandolo andare una volta immobile. Nonostante il tono di rimprovero le sue labbra si erano arricciate in quello che sembrava un ghigno d'orgoglio.
"Voi due andate a recuperare quella squilibrata della Principessa prima che riesca a fuggire" suggerì loro Magnus "Io e i miei uomini li terremo occupati e terremo d'occhio anche la vostra prole"
Nicholas e William si scambiarono un'occhiata d'intesa e si precipitarono fuori dalla tenuta. Durante il combattimento Artemisia era sgattaiolata via con quattro guardie al seguito e, una volta fuori nel parco, la intravidero correre verso il limitare della proprietà dove, con tutta probabilità, era nascosta una carrozza.
"Sono troppo lontani per raggiungerli di corsa" sbuffò Nicholas con stizza. William si guardò intorno e vide due guardie a cavallo che li avevano avvistati e stavano spronando gli animali nella loro direzione.
"Il nostro passaggio sta per arrivare" disse William, sfilandosi l'arco e una freccia, mettendosi poi in posizione. Tese la corda e attese che si avvicinassero abbastanza, dopodiché scoccò la freccia ed essa si conficcò nella spalla di uno dei due cavalieri. L'uomo colpito cadde a terra e William ne approfittò per salire in groppa al cavallo e spronarlo verso sua sorella. Nicholas, d'altro canto, si abbassò un po' sulle ginocchia e, quando il destriero gli passò di fianco, alzò la spada e tranciò di netto i finimenti della sella. La guardia scivolò, ancora sulla sella, giù dalla groppa dell'animale e il Duca si lanciò verso il cavallo, prendendo lo slancio per salire. Afferrò le briglie e costrinse il cavallo a voltarsi e seguire quello di William.
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Duca Nero (Solangelo)
FanfictionLe impronte sulla neve si confondevano tra loro: gli zoccoli dei cavalli, le zampe di Sirio durante l'attacco e le impronte degli stivali si mescolavano tra loro senza un senso logico. Grandi chiazze di sangue si erano allargate sotto i freddi cadav...