Elijah adorava girovagare per il castello e, inutile dirlo, aveva visto quasi tutte le stanze. Odiava stare seduto con le mani in mano ed ogni occasione era buona per scoprire qualche altro segreto della casa del Duca. Spesso Gabriel e Victoria lo accompagnavano volentieri nelle sue esplorazioni, ma avevano lezione con il maestro fino all'inizio delle vacanze natalizie, e il loro tempo libero era ridotto. Aveva legato subito con i figli del Duca Nero, aveva sentito subito che c'era un'affinità tra loro e non si era sbagliato.
Un'ala del castello che non aveva visitato bene era quella sud e voleva tanto vederla, anche se Victoria e Gabriel gli avevano detto che non c'era nulla di speciale in quella parte di castello. Elijah, però, si diresse comunque quella mattina e constatò che era leggermente più spoglia delle altre tre: pochi arazzi consunti pendevano dalle pareti fredde, le fiaccole ai muri gettavano lunghe ombre sui muri. Il ragazzo si incamminò per quei corridoi, capendo che quell'ala era prevalentemente un magazzino, avendo notato alcune delle stanze con le scorte delle vivande. Stava quasi per tornare sui suoi passi quando una luce in fondo al corridoio attirò il suo sguardo. Si avvicinò e sentì il clangore lieve di lame che cozzavano tra di loro, coprendo le voci di due persone.
All'interno della stanza Nicholas e Jason si stavano allenando con le spade, esibendosi in eleganti affondi e parate mozzafiato. Non usavano alcuna protezione, per non rallentarli, e si studiavano come due lupi che si contendevano il territorio. Il Duca non indossava nient'altro che un paio di calzoni grigi, il petto nudo era coperto da un velo di sudore e i piedi, anch'essi nudi, si muovevano ad una velocità tale che quasi non si vedevano. Con le braccia mulinava una pesante spada completamente nera con rifiniture d'argento sulla guardia crociata. Gli avambracci e il dorso delle mani era coperto da uno strato di bende bianche per proteggerle leggermente dagli eventuali colpi.
Jason era decisamente più vestito del suo padrone e combatteva con passione, come se da quello scontro dipendesse la sua vita. La sua spada era semplice: lama in ferro temprato ed elsa crociata in bronzo. Quando sferrò un fendente al collo del Duca, quest'ultimo si abbassò all'ultimo, accovacciandosi a terra. Posò le mani a terra e, facendo forza su di esse, allungò una gamba verso quelle di Jason e gli fece perdere l'equilibrio. Si rialzò di scatto e gli puntò la spada al petto.
"Morto" disse semplicemente con un sorriso, mentre Jason sbuffava contrariato.
"Avete barato! Ovvio che avete vinto" borbottò l'uomo, accettando però la mano che gli porgeva il Duca per rialzarsi.
"Tutto è lecito in un combattimento" rispose Nicholas con un ghigno sulle labbra.
"Certo, solo che non avete vinto lealmente" disse nuovamente Jason, massaggiandosi la schiena dolorante e recuperando la spada a terra. Il Duca alzò gli occhi an cielo e rise, ma quando guardò verso la porta vide Elijah che li osservava.
"Credo che la tua caduta sia diventata di dominio pubblico" disse Nicholas, facendo roteare la spada e indicando la porta della sala degli allenamenti. Jason si voltò di scatto e vide anche lui il ragazzo fermo all'entrata.
"Fantastico" Jason, con l'orgoglio sotto i piedi, raccolse tutte le sue cose e uscì come una furia dalla sala, borbottando in scozzese qualcosa che Elijah non riuscì a capire, ma dal tono immaginò che non fossero belle parole.
"Perdonatemi, io..."
"Non volevi disturbare" lo interruppe il Duca, avvicinandosi ad una panca. Si sedette e si posò la spada sulle gambe, cominciando a lucidarla con un panno "A quanto sembra tu e tuo padre vi divertite a interrompermi. Dev'essere un vizio di famiglia"
"Io...io non... ecco..." balbettò Elijah, rosso come un peperone, ma l'uomo gli sorrise.
"Non sono arrabbiato, stavo solo constatando un dato di fatto"
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Duca Nero (Solangelo)
FanfictionLe impronte sulla neve si confondevano tra loro: gli zoccoli dei cavalli, le zampe di Sirio durante l'attacco e le impronte degli stivali si mescolavano tra loro senza un senso logico. Grandi chiazze di sangue si erano allargate sotto i freddi cadav...