La pausa natalizia era finita e, poco dopo i primi di gennaio, la vita al castello aveva ripreso lentamente la quotidianità alla quale era abituata: Gabriel e Victoria avevano ripreso le lezioni con il maestro, mentre i loro ospiti erano ritornati nelle rispettive dimore al termine delle feste. Magnus e Victor avevano preso Nicholas e William da parte e avevano promesso di far sapere loro se avessero scoperto qualcosa di nuovo. Victor aveva aggiunto che avrebbe messo alcuni dei suoi uomini in campo per aiutare nelle ricerche dei colpevoli. William li ringraziò per l'aiuto che gli stavano dando prima che entrambi partissero.
Elijah, d'altro canto, non aveva molto da fare in quei giorni. Con il fatto che i figli del Duca erano impegnati con le loro lezioni, lui aveva un sacco di tempo libero che non sapeva come riempire. La situazione cambiò quando una mattina Grace gli riferì un messaggio.
"Signorino Elijah, il Duca vorrebbe parlarle. Se volete seguirmi, vi accompagnerò nel suo ufficio" Elijah scambiò un veloce sguardo col padre, il quale annuì, prima di alzarsi e seguire la donna. Quando arrivarono di fronte allo studio Grace bussò piano e la voce ovattata del Duca le diede il permesso di entrare. La donna aprì la porta e fece cenno al ragazzo di entrare, chiudendo poi la porta dietro di lui.
"Mi avete mandato a chiamare?" domandò Elijah, immobile, mentre osservava l'uomo di fronte a lui.
"Sì. Prego, accomodati" Nicholas fece segno con la mano al ragazzo di sedersi di fonte a lui. Il giovane Principe obbedì e seguirono alcuni minuti di silenzio mentre il Duca finiva di scrivere una lettera. Era la prima volta che si trovava nello studio del Duca e ne approfittò per far scorrere lo sguardo lungo la stanza, osservando con particolare attenzione il girfalco appollaiato sul davanzale della grande finestra intento a pulirsi le lunghe penne bianche. Elijah si mosse a disagio, lanciando di tanto in tanto qualche occhiata di soppiatto all'uomo, quasi volesse esortarlo a spezzare quel silenzio. Finalmente, il Duca alzò lo sguardo su di lui.
"Ti prego di perdonarmi, ma dovevo finire di redigere questa lettera" si scurò Nicholas, mettendo la lettera sopra una pila di libri per far asciugare l'inchiostro. Poggiò la schiena sullo schienale della sedia, puntando i gomiti sui braccioli. Le sue mani erano intrecciate sul ventre mettendo in mostra l'anello di famiglia "Ti starai chiedendo perché ti ho mandato a chiamare"
"Sì, signore"
"Mmh..." mormorò il Duca "Ti fa ancora male il braccio?"
"No, non più" rispose Elijah, confuso.
"Ma immagino ci vorrà del tempo prima che ritorni del tutto come prima" la voce del Duca era neutra e i suoi occhi scuri fissavano Elijah con un'intensità tale da metterlo in soggezione.
"Sì, è così"
"Capisco" Nicholas si chinò un po' più avanti, posando le mani intrecciate sulla scrivania "Ricordi la richiesta che mi hai fatto durante le vacanze natalizie? Sul fatto che volessi che ti allenassi con me?"
"Sì, lo ricordo perfettamente" rispose prontamente il ragazzo. Così era di quello che si trattava.
"Bene. Saresti disposto a cominciare le nostre lezioni questo pomeriggio?"
"Certamente, signore!" il volto di Elijah si illuminò a quelle parole. Non vedeva l'ora di cominciare.
"Eccellente. Incontriamoci verso le tre nella sala degli allenamenti. Suppongo tu sappia bene dove si trovi" disse Nicholas con un mezzo sorriso, alludendo ai vagabondaggi del ragazzo per il castello. Elijah arrossì leggermente, ma annuì "Bene, puoi andare"
"Vi ringrazio" Elijah si alzò prontamente e uscì dallo studio, impaziente di cominciare e incredulo del fatto che si sarebbe allenato con uno dei migliori spadaccini di Scozia.
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Duca Nero (Solangelo)
FanfictionLe impronte sulla neve si confondevano tra loro: gli zoccoli dei cavalli, le zampe di Sirio durante l'attacco e le impronte degli stivali si mescolavano tra loro senza un senso logico. Grandi chiazze di sangue si erano allargate sotto i freddi cadav...