Trust

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Con un sospiro, William aprì piano gli occhi cercando di mettere a fuoco il posto in cui si trovava. Sicuramente quella non era la sua stanza e gli ci volle qualche minuto prima di ricordare quello che era successo la sera precedente. Le guance gli si imporporarono al solo pensiero. Abbassò lo sguardo e vide la testa del Duca comodamente poggiata sul suo petto, un suo braccio che gli avvolgeva lo stomaco con fare quasi possessivo. William sorrise piano e giocherellò distrattamente con alcune ciocche dei suoi capelli neri, ripensando ancora alla sera precedente.

William riconosceva che non era facile comprendere Nicholas, ma era risoluto nel voler abbattere poco per volta i muri che aveva costruito attorno a lui. Voleva che si potesse fidare di lui, che si potesse anche sentire vulnerabile con lui con la sicurezza che non lo avrebbe giudicato. La sera precedente era riuscito a farlo aprire di più con lui, facendo fare un piccolo passo avanti alla loro relazione. Sorrise nel ripensare a quanto le cose tra loro fossero cambiate ed evolute da quando lui ed Elijah erano arrivati al suo castello: da perfetti sconosciuti erano diventati amici fino a... beh, William non era ancora sicuro di cos'erano ora, ma era stata decisamente una svolta inaspettata e molto positiva.

"Ti stai divertendo a giocare coi miei capelli?" domandò quietamente Nicholas, senza muoversi dalla sua comoda posizione. William sussultò leggermente, preso alla sprovvista.

"Se vuoi posso sempre smettere".

"Mmmh... no. È rilassante" mormorò Nicholas con un sospiro. Il Principe sorrise e continuò a far scorrere le dita tra i capelli corvini dell'uomo.

"Da quanto sei sveglio?"

"Non da molto, in verità" rispose il Duca, stiracchiandosi, tanto che a William ricordò quasi un gatto "Erano anni che non dormivo così bene durante un temporale"

"Felice di esserti stato d'aiuto" rispose sornione il Principe. Nicholas alzò la testa e si puntellò su un gomito, così da poter vedere il volto del Principe. Si chinò e gli diede un bacio a fior di labbra.

"Oh, sei decisamente stato d'aiuto. Non male per essere un novellino" lo punzecchiò Nicholas con un ghigno.

"Questo novellino impara in fretta" rispose William con aria di sfida.

"Lo terrò sicuramente presente" sussurrò il Duca, facendo scorrere la sua mano sull'addome di William.

Un forte bussare alla porta li riscosse.

"Sì?" esclamò Nicholas, voltandosi verso la porta.

"Mio Signore? La Duchessa Madre mi manda a chiamarvi, chiedendovi quando scenderete per la colazione" la voce di Grace arrivò attutita dall'altro lato dalla porta. Nicholas imprecò sottovoce: era sicuramente tardi e sua madre tendeva a fare troppe domande quando si presentava in ritardo ai pasti.

"Ditele che tra poco scenderò per la colazione. Grazie Grace"

"Sì, mio Signore. Un'ultima cosa: mi ha chiesto se per caso voi sapete dove possa essere il Principe"

Nicholas tentennò, preso alla sprovvista dalla domanda. Decise di divagare, sperando che gli venisse in mente una scusa plausibile. William, d'altro canto, cercava di ridere il più silenziosamente possibile.

"Il Principe?"

"Sì, mio Signore. Vostra madre mi ha mandato a chiamarlo, ma la sua camera era vuota e il letto intatto. Voleva sapere se per caso sapevate dove possa essere" rispose pazientemente Grace. Nicholas fulminò l'uomo al suo fianco, il quale si stava divertendo moltissimo nel vederlo così in difficoltà.

"Ehm... ricordo che ieri sera mi aveva accennato di voler fare una passeggiata nel parco del castello. Credo che tornerà tra poco" improvvisò il Duca sperando di risultare convincente. Grace non fece domande, lo ringraziò e si congedò con discrezione. Quando Nicholas udì i passi della donna allontanarsi trasse un sospiro di sollievo, mentre William dava libero sfogo alla sua ilarità.

Duca Nero (Solangelo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora