La mattina di Natale Victoria aprì pigramente gli occhi, portandosi una mano alla bocca per coprire uno sbadiglio. Sorrise mentre ripensava alla serata appena trascorsa con suo padre: le erano mancati quei piccoli e semplici momenti padre-figlia che, da quando erano arrivati i due Principi, si erano bruscamente interrotti. Si girò su un fianco e lo sguardo le cadde su una scatolina sul comodino: era più che certa che la sera prima non ci fosse. Si mise a sedere e la prese, aprendola lentamente.
"Non ci posso credere" sussurrò Victoria con gli occhi spalancati. Poggiò la scatolina sulle coperte ed estrasse, con cautela, una collana che conosceva benissimo: era il gioiello preferito di sua madre. Era una semplice catenina d'argento lucido con un elaborato ciondolo di smeraldo e argento: assomigliava ad una chiave di Sol, sinuosa ed elegante, dove al suo interno era incastonato un grosso smeraldo. Sotto di esso, nella parte inferiore della chiave di Sol, erano incastonati sette piccoli smeraldi che sembravano enfatizzare ancora di più il verde della pietra principale. Nell'osservarlo sorrise dolcemente, pensando che suo padre le avesse regalato quella collana per Natale.
Il risveglio del Duca fu meno tranquillo, invece. La porta della sua stanza venne letteralmente spalancata, mentre uno scalpiccio spezzava il silenzio della camera da letto. Le tende della sua stanza vennero bruscamente tirate, lasciando entrare la luce accecante del mattino. Nicholas si coprì gli occhi con una mano, pronto a fare una bella sfuriata a chi avesse osato svegliarlo in quel modo.
"Ma cosa...?" borbottò, prima di sentire le risate dei suoi figli. Con un sospirò si mise seduto e aprì piano gli occhi, cercando di farli abituare a quell'improvvisa luce "Vi sembra il modo di svegliare le persone, questo?"
"Buon Natale" dissero Victoria a Gabriel in coro, salendo poi sul letto del padre. Nicholas mantenne il suo cipiglio arrabbiato per pochi secondi prima di sorridere ai figli.
"Buon Natale anche a voi, piccole pesti" mormorò il Duca, dando un bacio sulla guancia della figlia e scompigliando i capelli di Gabriel "A cosa devo questo dolce risveglio?"
"Padre, è Natale!" esclamò il figlio minore, come se quelle tre parole fossero sufficienti a spiegare la loro irruzione nella stanza del genitore.
"Oh, capisco. Avete già scartato i vostri regali?"
"Sì" risposero in coro. Victoria si portò una mano al collo, sfiorando con delicatezza il ciondolo della collana, mentre Gabriel si rigirava l'anello con lo stemma della sua famiglia al dito. Gli stava leggermente largo per poterlo portare all'anulare, così aveva optato per il dito medio. Era tradizione, nella loro famiglia, che una volta compiuto il dodicesimo anno d'età venisse consegnato l'anello al giovane membro della casata. Era sempre un po' più largo, per poterlo indossare anche gli anni a venire.
"Grazie per questi doni" aggiunse Gabriel con un sorriso. Il padre ricambiò con un piccolo cenno della testa.
"Coraggio, giù dal letto. Andate a cambiarvi" li esortò Nicholas, alzandosi a sua volta dal letto "Ci rivediamo dopo a colazione"
Un'ora dopo gli abitanti del castello cominciarono a scendere nella sala principale per la colazione. Le donne sfoggiavano sontuosi abiti dai colori che variavano dal rosso al verde, fino all'argento. I capelli raccolti sulle nuche erano impreziositi da piccoli fermacapelli tempestati di pietre preziose. Gli uomini, invece, erano un po' più sobri, ma ugualmente eleganti con le casacche ricche ed elaborate. Si erano riuniti tutti, tranne il Duca e il Principe.
I due reali, neanche a farlo apposta, si incontrarono sulla scalinata che dalle camere patronali scendeva verso il piano terra del castello. Il Principe camminava con lo sguardo puntato sulle maniche della sua casacca, cercando di sistemarle con fatica.
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Duca Nero (Solangelo)
FanfictionLe impronte sulla neve si confondevano tra loro: gli zoccoli dei cavalli, le zampe di Sirio durante l'attacco e le impronte degli stivali si mescolavano tra loro senza un senso logico. Grandi chiazze di sangue si erano allargate sotto i freddi cadav...