Epilogo

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*Siete quell'uno su un milione;
Siete qui dentro, scolpiti nel cuore;
Siete sempre stati la mia unica forza;
Quella favolosa ancóra, quella di salvezza;
Quella luce che illuminava le mie giornate;
Quelle stelle che dentro mi sono entrate;
Grazie, vi dico solo questo;
Perché è futile tutto il resto;
Dal primo all'ultimo, grazie a voi;
Mi avete regalato un enorme "noi";
Noi che siamo qui oggi a leggere come ieri;
Noi che abbiamo urlato alle stelle fieri;
E voi, che so che non vi arrenderete;
Quelle stelle brillano, insieme vi rialzerete.siete quell'uno su un milione;
Siete qui dentro, scolpiti nel cuore;
Siete sempre stati la mia unica forza;
Quella favolosa ancóra, quella di salvezza;
Quella luce che illuminava le mie giornate;
Quelle stelle che dentro mi sono entrate;
Grazie, vi dico solo questo;
Perché è futile tutto il resto;
Dal primo all'ultimo, grazie a voi;
Mi avete regalato un enorme "noi";
Noi che siamo qui oggi a leggere come ieri;
Noi che abbiamo urlato alle stelle fieri;
E voi, che so che non vi arrenderete;
Quelle stelle brillano, insieme vi rialzerete*
~Dedicato a tutti voi, nuovi lettori o meno~
P.s. Ve la ricordavate?

Natsu's pov
I giorni passano scattanti, i mesi volano rapidi, gli anni spariscono senza fermarsi. Sorrido osservando il magnifico neonato, non più tanto piccolo, tra le mie braccia. Concentrato di tenerezza, sembra dissolvere qualsiasi disgustoso male diabolico che possa anche solo sfiorare la mia segnata pelle, quella pelle che mi è stata vomitevolmente, aspramente marchiata. Eppure sto bene. Oggi io sto bene. Oggi sorrido, volo, raggiungo il cielo. Oggi sono in piedi, non affogo amaramente, non annego in quella malefica sofferenza, adesso io respiro, senza timore, oggi vivo. 'Non cadere, non mollare, non ti arrendere' mi è stato ripetuto infinite volte. Non rinchiuderti tre le mura, non rinchiuderti in quelle porte. Corri, respira, vivi.

E non ti credo. Non ti credo se sterzi sul terreno sfinito, non ti credo se crolli arrendendoti a quelle fredde catene in quel pozzo umido, non ti credo se ripeti di non potercela fare. Alzati. Passo dopo passo, sarà faticoso, ma camminarai, per poi aggrapparti alle ali della vita, per poi riuscire a spiccare il volo. Non ti credo se ti arrendi senza aver lottato. Combatti. Sorridi alle stelle, alzandoti in piedi. Hai le ginocchia sbucciate? Hai quel maledetto dolore allo stomaco? Hai incassato fin troppi pugni? Fa male vero? Fa tanto male. Lo so. Però ce la farai, avanzerai nel dolore, ti brucerai, griderai, cederai ancora, ma vivrai. Vivi. E incontrerai quella mano tesa verso di te, nel buio. Una luce che ti acceca, una stella che illumina, sole nel cielo grigio. Il marcio ti divorerà di nuovo, verrai consumato ancora e ancora, le tue membra fremeranno arrugginite facendoti gridare di atroce, sanguinoso metallico dolore. Non importa, perché ti rialzarsi, non importa quante volte tu cada, importa con quanta forza tu ti rialza. Sei forte, non dimenticarlo. Possiedi quelle ali, le ali della vita, non scordarlo.

"Fenicottero, così infetti questo bellissimo bambino" lo prende stringendolo a sè velocemente, guardandolo con quei suoi occhi nocciola brillanti.

Sorrido mentre cerca di far ridere August.

"Fratellino, come sto?" Osservo Zeref camminare impanicato e agitato verso di noi, in quel suo perfetto e stiloso smoking.

"Perché noto solo ora quanto lui sia figo?" Chiede Yukino avvicinandosi a Lucy.

"Sei perfetto" commento incoraggiandolo.

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