*Forse capirai
quando un giorno
mi sarò stancato
di te che aspetti sempre
e quel giorno
ti farò aspettare inutilmente*
~Luigi Tenco~Natsu's pov
Apro gli occhi sbadigliando e stiracchiandomi, poggio il braccio sulla fronte socchiudendo appena gli occhi e respirando lentamente. È molto presto e fuori c'è il sole. Nemmeno l'ombra di una nuvola. Mi alzo lentamente, mi spoglio osservando i tatuaggi che negli anni mi hanno segnato. Significativi o meno, raccolgono il mio corpo con un indelebile inchiostro scuro e ne raccontano la storia. Nati da una conseguenza forse dolorosa, ormai superata, viaggiano sul petto, sulle spalle, sulle braccia, dappertutto. Una sofferente corazza inamovibile, parete che copre ferite invisibili, cicatrici che di tanto in tanto si aprono provocando lancinanti e mostruose fitte di male che ancora incombono incessantemente nel mio petto. E corrono, questi disegni, sopra un marchio che segna la vita, coprono un consapevole odore di pelle bruciata.Chiudo gli occhi, sospirando. Mi vesto velocemente e dopo una rapida colazione, da solo, alzo il cappuccio della felpa, nascondendomi da occhi indiscreti che cercano di scavare sotto questi vestiti, percorrendo poi la strada con le mani nelle tasche di questi scuri jeans.
La musica rimbomba a tutto volume nelle mie orecchie, attraverso gli auricolari, e i miei piedi si muovono velocemente verso la scuola.
"Ciao Natsu" mi viene incontro il mio migliore amico, seguito dalla sua ragazza.
Ricambio il saluto con un cenno e ci incamminiamo all'interno della struttura.
"Allora? Ieri alla fine come è andata?"
"Bene" sorrido sincero a Gray, che immediatamente ricambia "a te?"
Mi osserva sorpreso, il discorso non si è fermato.
"Non ti immagini nemmeno, Juvia è stupenda" guarda ammirato verso il suo banco, dove ora è seduta a ripassare qualche materia.
"Immagino"
"E a te? Con Lucy?" Per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva.
Assottiglio lo sguardo fulminandolo e lui scoppia a ridere.
Passiamo il tempo a parlare, finchè entra il professore sempre con il suo solito sorriso fiero e dà inizio alla lezione.
La bionda sarà sicuramente in ritardo. Infatti, poco dopo, entra di corsa, con il fiatone.
"Sentiamo la cavolata" farfuglia il professore.
"Così mi offende, le mie non sono cavolate, ma realtà splendide. Proprio come me!"
"Ah sì?"
"Sì. Comunque, oggi ho catturato alcuni elefanti con le zampe da leopardo, ma si sono ribellati dando inizio a una rivoluzione contro di me, sono dovuta scappare o mi avrebbero torturato in maniere orribili, o, peggio ancora, mi avrebbero rubato i Mikado"
"Certo, ok, vai al tuo posto Lucy"
Cammina allegra sedendosi accanto a me.
"Allora?"
"Cosa?" La guardo confuso.
"I miei cinque Mikado?"
Alzo un sopracciglio, seriamente?
"Non me li hai comprati, razza di idiota, vero? I tamarindi ti odieranno per questo!"
"Che facciano pure"
"Fenicottero di merda, come hai osato? Ed io che ti ho aiutato, le giraffe dovrebbero calpestarti fino a ucciderti lentamente" dice appoggiando la testa sul banco con un broncio.
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| Nalu | Non ti credo
FanficCompletata [ DAL TESTO 《Se mai ti dicessi che ti amo... ti prego, non mi credere》 Guardo quegl'occhi che già mi appartengono, occhi lucidi, illuminati da quella grande luna. Occhi, ormai da tempo, abituati ad ascoltarmi. 《Perchè?》 Il suo fiato sul m...