Capitolo 2

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*So che piangi sola
e ridi in gruppo,
Io che non ho niente
e vorrei darti tutto*
~Sercho~

Natsu's pov
Notte fonda, io sono in giro tra i brividi scuri di quest'ora. Non mi sfiora nemmeno l'idea di tornare a casa, le gambe sembrano muoversi da sole, guidarmi nell'ignoto e nella mente. Avanzo a passo lento e pesante trascinando a fatica il mio corpo, su questa strada umida e bagnata, dopo una violenta pioggia. Il cielo si è scatenato oggi. Rabbia sfogata con fulmini e acqua fredda, urla di dolore con lampi accecanti. Vento feroce che soffia rumoroso, quasi un fischio, quasi una richiesta d'aiuto, quasi come me.

Cammino cacciando di tanto in tanto piccoli sassolini per la strada. Non ho neanche voglia di scopare o bere adesso. Alzo lo sguardo sulle stelle e respiro profondamente. Magari domani sarà un giorno migliore, penso. Poi sorrido beffardo e ironico sapendo perfettamente che domani sarà come oggi e come ieri. Comprendendo che il dolore di oggi, nulla lo altera. Immaginando come nel cuore custodisco quella pochissima calda e amara sabbia. Granelli colmi di intensa pienezza che il vento trascinerà via con se, sparendo lentamente, distruggendo il rimasto, consumandomi senza ritegno, danneggiando qualsiasi cosa abbia dentro, lasciando spazio al pietoso vuoto.

Metto una mano in tasca, l'altra regge la mia amata sigaretta, e sposto lo sguardo verso le stelle. Chiudo piano gli occhi.

"Le stelle saranno sempre con te, non cadere, Natsu"

Butto fuori velenoso fumo soffocante e apro le palpebre. Scuoto la testa più volte cercando di togliere quell'immagine dalla testa. Sospiro e torno sui miei passi, incamminandomi verso casa.

"Scusami... sono già schiacciato a terra" sussurro avanzando tra l'avvolgente velo buio della notte.

Il giorno seguente mi sveglio senza alcuna voglia di continuare questa orrida giornata. Mi alzo e mi vesto con una lentezza disumana ed esco di casa senza degnare di uno sguardo i miei famigliari. E mi dispiace. Ho lo stomaco chiuso, serrato. Non riesco quasi a respirare e vorrei solo distrarmi.

"Ciao Natsu" mi saluta Gray all'ingresso della scuola. Gli faccio un cenno con la testa.

"Cos'hai?"

"Niente, ho solo bisogno di ubriacarmi fino a notte fonda, per poi fottermi qualche bella ragazza"

Gray sospira rassegnato, mi dà una veloce pacca sulla spalla, con sguardo comprensivo, accompagnandomi poi alla nostra classe. Ci raggiunge anche Juvia, Fullbuster le regala un dolce bacio a stampo e si siedono ai loro banchi con le mani intrecciate. Mi basta guardarli per capire che la mia vita non ha un minuscolo, minimo senso. Niente qui mi dà pace e consenso.

Stessa fottuta lezione di merda e stesso prof, per lo meno non è antipatico.

I minuti passano e sono sempre più annoiato, la testa, poggiata sulla mia mano, mi sta scoppiando, sembra esplodere di dolore e male. Non ce la faccio, sto soffocando, di questo passo verrò annegato dalle mie stesse mani.

Gray continua a buttarmi occhiate preoccupate, ma io lo ignoro, ho bisogno... solo di respirare.

Mi risveglio dai miei pensieri in seguito allo stesso rumore assordante di ieri.

"Scusa del giorno?" Domanda il prof.

"Toglie il prof di torno?"

| Nalu | Non ti credo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora