*Fra tanti occhi
che potrei incontrare,
Io vedo quelli
che non posso avere*
~~Natsu's pov
Scendo le scale, mamma mi sorride e io la guardo di sfuggita. Mi siedo, come sempre, sul davanzale della finestra e inizio a fumare. È sera ormai. Le stelle sono in alto, nel cielo, avvolte dal buio velo quasi spaventoso. Sospiro e chiudo gli occhi. Tra poco torneranno Zeref e papà. Aspiro questo fumo che raggiunge immediatamente i miei polmoni, mi rilasso e guardo in alto. Sembrano più luminose. Sembrano sorridere, sorridere davvero. Sento il petto stringersi e l'ansia salire. Perché sorridete a me? Non sprecatevi, brillate, risplendete, ma non per me. Io non lo merito. Ormai rassegnato a finire nel baratro, avanzo a fatica mentendo a me stesso, sorridete, sempre, ma non per me. Una volta forse spiccavo il volo, ora striscio per terra. Una volta forse stavo bene, ora fingo rinchiuso in questa maschera. Una volta forse sorridevo davvero, ora non mi è più concesso.Eppure avanzo. 'Va avanti' mi ripeto ogni fottuto giorno. Avanzo mentre annego. A volte mi sembra di star realmente bene, poco con lei, quella bionda pazza. Poi ricomincia. Poi fa di nuovo male.
Entrano mio fratello e mio padre, Zeref mi sorride, papà solitamente lo fa, oggi sbuffa vedendomi ancora una volta qui, bloccato, senza poter fare passi avanti.
Mamma abbraccia entrambi ed entra con loro in cucina.
Sorridete mie stelle, brillate, ancor più belle. Forse un giorno ricambierò questo sorriso.
"Natsu perché non ti unisci a noi?" Chiede papà seccato.
Non rispondo, lo guardo soltanto. Non ancora, non ora, aspettami papà, magari un giorno ti raggiungerò lì, aspettami ancora un po'.
"Sei sempre lì, sono passati mesi e non ti sei mai avvicinato più di così. Stiamo facendo di tutto cazzo, ma non cambia mai nulla. Natsu ti devi dare una svegliata, non vedi che siamo la tua famiglia? Non vedi che ci fa male vederti così distante? Non vedi quanto cazzo piange tua madre ogni volta che la ignori!?" Alza la voce attirando anche mamma e Zeref.
"Igneel, basta!" Mamma cerca di calmarlo e fermare quelle parole che ormai mi sono arrivate alle orecchie, nel petto, frantumate dentro.
Abbasso lo sguardo, mi dispiace.
Mi alzo velocemente con l'intenzione di uscire da qui. Basta, scusatemi, non ce la faccio. Lo so, so benissimo che riesco solo a ferire, lo so, ma ora io non ce la faccio. Perdonatemi.
"No, tu ora non esci da qui, stai sempre fuori o chiuso in camera tua a scoparti chissà chi, solo ultimamente hai iniziato a stare un po' davanti a quella fottuta finestra, sempre a rovinarti i polmoni, ora basta! Se hai bisogno di parlare, parla, ma questo tuo atteggiamento ha rotto il cazzo" si posiziona vicino a me, con aria minacciosa.
Respiro profondamente.
"Papà, per favore, lascialo stare" interviene Zeref.
Continuo a soffocare, giorno dopo giorno ad annegare, io provo a migliorare, un passo alla volta in questa vita, perché non riescono a capire?
"Porca puttana, lasciami uscire papà" cerco di scappare, mi blocca, mi ferma.
"Scordatelo" dice duro "noi vogliamo solo poterti aiutare e ci ripaghi così? Ogni giorno, sempre la stessa storia"
"Non ce la faccio, lasciami papà, lasciami in pace una volta per tutte. Ora basta, voglio andar via da qui, voglio solo sparire per un po', poter respi-" non finisco, mi arriva uno schiaffo dritto in faccia. Mamma si porta entrambe le mani sulla bocca, Zeref spalanca gli occhi, mentre papà ora è immobile, paralizzato a guardare pentito la sua mano ancora aperta. Faccio un sorriso amaro, un ghigno triste e corro il più velocemente possibile fuori da questa fottuta casa.
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| Nalu | Non ti credo
FanfictionCompletata [ DAL TESTO 《Se mai ti dicessi che ti amo... ti prego, non mi credere》 Guardo quegl'occhi che già mi appartengono, occhi lucidi, illuminati da quella grande luna. Occhi, ormai da tempo, abituati ad ascoltarmi. 《Perchè?》 Il suo fiato sul m...