Capitolo 25

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*Hey, come stai?
lo so, domanda banale,
tanto, si sta sempre male
E non importa quante volte
siamo costretti a crollare,
perché prima o poi qui, si muore.
E urlami pure "mostro pessimista",
nonostante tutto, la realtà è questa.
Rialzarmi è difficile,
forse impossibile,
E come faccio a distruggere
questo dolore indelebile?
Come faccio a vivere
se voglio solo urlare?
Come faccio a piangere
se sono costretta a ridere?
Eppure accade, spesso,
continuo a sorridere.
Potrò ricambiare
quel sorriso delle stelle?
Potrò vivere senza
squarciarmi la pelle?
Potrò rialzarmi
senza agonizzare?!
Basta!
Lasciatemi respirare!
Lasciatemi volare!
Sto male,
Sto affogando,
mi stanno consumando,
mi stanno divorando.
Sto cedendo,
Sto morendo.
Ma, hey, come stai?
...sto bene"

Natsu's pov
E non sapevo l'essenza scatenata da quelle semplici, forse insignificanti, parole, formicolii sulla pelle che bruciano più del tormento dell'ardente sole, brividi tra le deboli ossa bianche e tremanti, ad attraversare quella fragile vita violentemente spezzata che ora mi appartiene calorosamente, quegli occhi avidi che percorrono odore straordinario di sussurri armoniosamente famelici e preziosi. Non sapevo che i suoi occhi mi avrebbero ridato rigorosa vita, non sapevo che lei mi avrebbe donato strazianti battiti piacevoli nel cuore, non sapevo che gli scoppi prepotenti nello stomaco sarebbero esplosi fermandomi immediatamente il respiro, non sapevo che avrebbe fatto così flebilmente male. Non sapevo nulla, ma i suoi occhi si sono incastonati nel mio orrido deterioramento, dannato schifo, maledetto disgusto ripugnante, e sono in piedi, oggi, con lei affianco, e sogno solo di volare, con te accanto.

Abbraccio il suo esile corpo premuto contro il mio, passo delicatamente il dito sul suo volto, sorrido appena stringendola al mio petto. Che ne sarà dell'amore che provo per te? Riuscirò a coltivare quel profumo mirabile dentro di me? Riuscirò a colmare il ripugnante marcio che riservo nella mia dannata menzogna? Riuscirò a ripulire quella ruggine che ormai devasta il mio vuoto? Sono già a terra, consumato, ferito, col sangue che mi circonda e bagna furioso ogni centimetro del mio tremante corpo divorato, sono incatenato tra mura potenti che ora stanno cedendo lentamente, soffia nell'aria odore nauseante di metallico schifo, trascinerò nel profondo abisso scuro anche lei, eppure rimane, resta, sorride. Raggiungerò, una volta per tutte, il sorriso delle stelle? Riderò distruggendo finalmente queste strazianti celle?

"Mikado" sento sussurrare. Sorrido divertito vedendola borbottate poi animali incomprensibili.

"Lucy" bisbiglio al suo orecchio, fa una smorfia e apre lentamente gli occhi.

"Ho sonno, deficiente allontana la tua brutta faccia e lasciami dormire" richiude gli occhi mentre io ridacchio.

Poco dopo si sveglia sbuffando.

"Non riesco più ad addormentarmi, porco tamarindo, è colpa tua" mi fulmina con lo sguardo.

Ridacchio e sposto lo sguardo su quelle stupende labbra, mi avvicino assaporandole, lei ricambia avvicinandosi ancor di più, le circondo i fianchi, seduti sul suo letto, e sento le sue braccia posizionarsi attorno al mio collo.

Ci stacchiamo leggermente, sento i nostri respiri sfiorarsi.

"Ho voglia di Mikado"

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