Capitolo 6

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*Punti di vista differenti,
Punti a favore dei sentimenti*
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Natsu's pov
Apro lentamente gli occhi. La luce mi batte immediatamente sul viso. Fa caldo, oggi fa caldo. Mi alzo lentamente. Questo ardore mi pervade e un senso di sollievo, stranamente, si stabilisce nel mio petto. Sospiro. Chino il capo respirando profondamente, apro le narici introducendo quanta più possibile aria fresca. Non penso a nulla. Passo una mano tra i miei capelli e mi alzo in piedi. Mi guardo attorno attontito. È stata una notte movimentata. Mavis. Ho conosciuto Mavis. Una donna tranquilla e matura. Il silenzio è diventato il nostro passatempo. L'aria che passa tra le lunga dita del silenzio è semplicemente stupenda, favolosa. Non ho osato e non oso sfiorare quel piccolo bambino all'interno della sua pancia. Le grida della notte si sono fatte sentire. Questo volta però erano meno rumorose, questa volta erano urla silenziose.

Mi vesto velocemente, ho bisogno di Gray in questo momento. Devo parlare con il mio migliore amico adesso.

Esco di casa senza fare colazione. È ancora presto. Le stelle questa notte spunteranno, l'unica certezza della mia esistenza, la speranza che mi resta. Una nuova stella che spunta in quello scuro cielo, ormai lo studio e ce l'ho impresso nella testa, noto ogni minima differenza.

Sento l'odore del vento. Un brivido freddo mi attraversa rapidamente la spina dorsale. La brezza di questa mattina è così limpida.

Mi arriva una pacca sulla spalla e un sorriso sincero.

"Ciao Natsu" mi saluta allegro. Ricambio il saluto attraversando il tragitto insieme.

A scuola Gray saluta la sua ragazza con un bacio e mi arriva un piccolo saluto anche da quest'ultima. Non lo ricambio, la guardo solo sorpreso. La timidezza sembra aver fatto spazio a un piccolo lampo di coraggio e forza e sorrido in automatico, non sembra temermi adesso, non ne capisco la ragione.

Juvia decide di entrare in classe, seppur le lezioni non siano ancora iniziate. Io mi accomodo in un angolo con il mio amico.

"Come stai?" Chiede guardandomi speranzoso.

Ci spera sempre. Mi sembra di essere circondato ogni volta da quella sua premura, mi pare di sentire il suo bene sulla mia pelle. Mi dice di sorridere e io lo faccio, mi ripete di ridere e io rido. Poi nega, mi prende per le spalle e sbatte la sua fronte contro la mia. 'Devi sorridere con il cuore Natsu, non con la testa'.

La forza mi sembra abbandonare ogni volta e provo a rialzarmi, ma cado e cedo e il mondo pare schiacciarmi. Striscio a terra arreso. Sopravvivo aggrappandomi alle stelle.

"Ieri ho conosciuto la fidanzata di Zeref" sospiro pesantemente spiegandogli tutta la situazione.

Si volta a guardarmi sorridendo e si mette seduto meglio.

"Come è andata?" Domanda curioso. È contento. È abituato a ricevere la mia finta maschera come risposta, ora mi sto aprendo e questo un po', solo un po', mi logora la gola.

"Inizialmente è stata dura" ammetto osservando i suoi occhi grigi illuminati.

Annuisce e mi poggia una mano sulla spalla. Non parliamo, semplicemente restiamo insieme qui, ora, in questo posto.

"Fenicottero, scoiattolo nero" ci raggiunge Lucy.

"Sei in orario?" Alzo un sopracciglio sorpreso.

| Nalu | Non ti credo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora