Capitolo 14

601 44 508
                                    

*Mi sono perso
e nessuno mi sta cercando*
~Zed~

Lucy's pov
Mi sveglio lentamente sbadiglando, incontrando subito il petto nudo di questo ragazzo. I miei occhi si spalancano e i ricordi di ieri sera mi invadono la mente, rabbrividisco, tamarindi vi odio. Sospiro stiracchiandomi. Guardo la felpa enorme che indosso, è impregnata dal suo profumo e mi copre come il pelo copre i gatti con le orecchie da coniglio, è così dannatamente calda. Il fenicottero dorme profondamente, un peso liberato in tempo, un dolore allievviato per il momento. Respiro profondamente, osservo il suo viso riposare tranquillo, l'hai salvata, ci sei riuscito, io no. Fa male, sparisce, poi torna, non c'è mai pace e sembra di soffocare. Annego, non sono capace di nuotare come quei delfini. Volare come aquile, svolazzare come passeri. Respirare per star bene. È così tranquillo mentre sonnecchia pacificamente, niente più lo tormenta adesso, sembra calmo, se stesso. Un volto leggermente sorridente, senza bisogno di aggiungere niente.

Mi stiracchio nuovamente, gli scompiglio i capelli per pochi secondi. Mi alzo dal letto, esco dalla stanza e scendo le scale rapidamente.

Vedo due signori seduti al tavolo, subito i loro occhi sguizzano sul mio corpo.

"Sembri un tritoni rosso!" Esclamo indicando i capelli dell'uomo che mi guarda leggermente confuso.

"Pensavo che mio figlio avesse smesso di portarsi a casa ragazze" sussurra amareggia la donna "bella scopata? Ora fuori da casa mia" afferma dura indicando la porta.

Mi guarda nel peggior modo possibile, aspettandosi forse una mia reazione. Io ho solo voglia di Mikado.

"Ok" alzo le spalle sorridendo, dirigendomi verso la porta.

Mi voglio prendere questa favolosa felpa.

"Lucy, dove stai andando?" Gray scende le scale insieme a Juvia.

"La conoscete?" Domanda sorpresa quella signora.

In quel momento ci raggiunge anche Natsu che si ferma sulle scale lievemente confuso e posa i suoi occhi su di me.

"Oddio" grido osservandolo.

"Cosa?" Chiede alzando un sopracciglio.

"Fenicottero... appena svegliato sei ancora più brutto, porco tamarindo!"

"Già, porco tamarindo" ripete lo scoiattolo nero scoppiando a ridere.

Natsu scuote la testa divertito e Juvia cerca di guardare altrove trattenendosi.

Pochi secondi dopo ci accomodiamo tutti al tavolo.

"Scusa per prima" parla la madre del fenicottero.

"Non importa, i cani con la coda da cavallo ti perdonano"

E ora come faccio a tenermi questa comoda e bellissima felpa?

"Fenicottero, mi regali questa felpa?"

"No, è la mia preferita, scordatelo"

"Per favore"

"No, vai a cambiarti e ridammela"

"Stronzo, io me la tengo"

| Nalu | Non ti credo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora