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Il viaggio per Gwen è stato lungo e noioso, ma almeno il paesaggio in campagna dagli zii ripaga ogni sbuffo fatto nel tragitto.

Il giorno dopo il loro arrivo decidono di andare nei boschi a fare una passeggiata e magari fermarsi al ruscello a pescare qualche pesce: lo zio è un amante della pesca.

Zio:"oh, cosa sono gli uomini paragonati agli alberi!" Dice scherzosamente prendendo in giro Lindsey e il suo discorso quasi sensato di qualche sera prima.
Zia:"o alle carrozze" si aggrega allo scherzo facendo sorridere Gwen.
Gli zii sanno bene quanto le piaccia ridere degli altri e prenderli in giro, soprattutto le sorelle minori.

All'ora di pranzo si siedono all'ombra di un grande albero per consumare le poche cose che si sono portati dietro.

Gwen:"dove siamo esattamente?" Chiede per iniziare una conversazione.
Zia:"credo che siamo piuttosto vicini a Pemberley" afferma guardandosi attorno.

Questo nome a Gwen è molto familiare... per qualche secondo le si raggela il sangue per poi ricordarsi da chi ha sentito questo nome e in quale occasione...

Gwen:"è la tenuta del signor Duncan?" Chiede con la voce spezzata.

Da un lato spera di essersi sbagliata o che ci sia una tenuta omonima, ma dall'altro si sente più a suo agio sapendo che lui è nelle vicinanze... ma di sicuro non lo vuole rivedere. No...

Zio:"è il proprietario" le dice con ovvietà
Zio:"laggiù c'è un lago pieno di pesci! Mi piacerebbe andarci!" Afferma entusiasta.

Gwen subito si impanica. E se fossero andati e lo avessero trovato in casa?!

Gwen:"oh no! Non ci andiamo!" Supplica gli zii che la guardano confusi.
Gwen:"lui è così... preferirei di no..." dice guardando in basso non sapendo bene che scusa inventarsi per andare il più lontano possibile da lì.
Gwen:"è... così... così..."
Zia:"ebbene?"
Gwen:"così ricco!" È la prima scusa che le viene in mente e gli zii la guardano sempre più perplessi.
Zio:"santo cielo Gwen, come sei difficile... avere da ridire sul povero signor Duncan per la sua ricchezza! Il poveretto non può farci nulla!"
Zia:"non ci sarà comunque, le persone importanti non sono mai in casa" dice sicura per poi raccogliere le loro cose e dirigersi verso la loro carrozza.

Gwen si mette il cuore in pace e si prepara psicologicamente. Magari la zia ha ragione e non lo troveranno in casa, così potrà smetterla di farsi tutte queste paranoie...

Arrivati alla tenuta Gwen si guarda attorno estasiata.
È bellissima. È tutto bellissimo.

La villa imponente situata in mezzo ad un curato e minimale giardino con un enorme laghetto davanti, tutto il marmo che ricopre le scalinate e le varie facciate della villa, il boschetto che c'è al confine di essa... sembra di essere usciti da una favola.

Gwen non riesce a smettere di guardarsi attorno estasiata. Gli zii la guardano compiaciuti nel vederla scioccata e stupita. Vedendola sorridere sentono di aver fatto bene a portarla lì con loro nonostante le i suoi implori.

Gwen scende dalla carrozza oramai arrivata davanti al portone e scende ridacchiando. Inizia ad immaginarsi i mille scenari possibili che potrebbero avvenire una volta dentro la tenuta di Duncan.
Ogni sua immaginazione finisce con un Duncan imbarazzato e impacciato che dice cose a caso, e ognuna di queste situazioni la fa ridere.

Ripensare a Duncan ogni volta le fa spuntare un sorriso, anche dopo la discussione dell'ultima volta che si sono visti. Non riesce a smettere di pensare a lui con un sorriso.

Gli zii vedendola così sicura e allegra rimangono a bocca aperta. Non ormavano conoscesse così bene il signor Smith... e di sicuro non pensavano che sarebbe stata questa la sua reazione dopo tutte le storie che ha fatto per non venire.

Una domestica con una faccia sorridente apre loro e li accoglie calorosamente: è abituata a ricevere visitatori e far fare loro un tour della tenuta.

Li scorta tra gli infiniti corridoi di marmo pieni di intarsi costosi e opere d'arte dal valore inestimabile.

Gwen gurda ogni singolo dettagli degli interni con ammirazione, ma allo stesso tempo sta attenta a rimanere composta nel caso si trovasse davanti il padrone di casa...

L'unico suono che si sente mentre camminano sono i ticchettii delle carpe sul marmo liscio e le gli elogi della zia ad ogni cosa che vede...

Arrivano in una sala piena di affreschi e dipinti, Gwen ne rimane imbambolata. Ama l'arte e la pittura e vedere questi enormi dipinti su tutte le pareti e sul soffitto la lasciano a bocca aperta.

Zia:"Gwen? Forza andiamo!" La riprende la zia svegliandola dal suo stato di trance.

Continuano il tour arrivando in un'enorme sala piena di statue di ogni tipo. Gwen passa in mezzo alle statue estasiata per la loro perfezione.
Ci sono statue di ogni tipo e di ogni forma fatte a regola d'arte, la ragazza ne guarda una ad una senza badare alle spiegazioni della domestica che li accompagna.

Zio:"il vostro padrone sta molto qui a Pemberley?" Sente Gwen lo zio parlare di Duncan e subito inizia a prestare attenzione alla conversazione.
Cameriera:"non molto spesso... è sempre in viaggio..." la ragazza avrebbe voluto sentire una risposta diversa...

Gwen continua ad osservare le statue ammaliata analizzando ogni dettaglio, finché non si imbatte in un busto posizionato alla sua altezza visiva su una colonna intarsiata d'oro.

Si avvicina ad esso incuriosita. Osservandolo meglio nota che è molto moto simile al volto di Duncan... rimane a fissarlo guardando ogni centimetro del suo volto riprodotto perfettamente.

Gli zii e la cameriera la raggiungono e si posizionano dietro di lei ad osservare il busto.

Cameriera:"questo è lui, il signor Smith!" Informa la cameriera.
Zia:"ha un bel viso!" Afferma dopo averlo osservato a lungo.
Zia:"Gwen, è buona la somiglianza?" Le chiede per svegliarla dallo stato di trance che non l'ha mai abbandonata all'interno della tenuta.

Gwen non fa a tempo a rispondere che la cameriera chiede sorpresa:
Cameriera:"la signorina conosce il signor Smith?"
Gwen:"solo un po'" dice senza smettere di guardare la statua... il suo tono è calmo e rilassato e sul suo volto inizia a spuntare un lieve sorriso sincero.

Cameriera:"non lo trovate un bell'uomo signorina?"

La voce della cameriera le si è fatta sempre più lontana: Gwen è totalmente imbambolata e stregata dalla fedele rappresentazione di Duncan...

Gwen:"si..." dice in fine timidamente
Gwen:"si. Direi di si" ripete più seccamente cercando di ricomporsi e tornare in se.

Cameriera:"ed ecco sua sorella! La signorina Georgiana!" Dice indicando agli zii di Gwen un'altra statua poco più in là. Loro la seguono mentre Gwen rimane ad osservare il busto del ragazzo e, non accorgendosi che si sono allontanati, chiede:
Gwen:"ed è in casa?" Il suo tono è speranzoso e sognate, non riesce neanche a lei a credere a come si sia ridotta a causa di questo ragazzo: ha il cervello completamente in tilt e non riesce a ritornare in se.

𝒫𝓇𝒾𝒹𝑒 𝒶𝓃𝒹 𝒫𝓇𝑒𝒿𝓊𝒹𝒾𝒸𝑒 || 𝒢𝓌𝓊𝓃𝒸𝒶𝓃Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora