-Capitolo 39-

2.4K 126 406
                                    

T/N's pov

<<È fidanzata >> disse Mikasa.

Floch si dirò nella sua direzione dando le spalle a Levi.

<<Non lo vedo >> rispose Flock alzando il mento mentre sorrideva.

<<Girati >> disse Levi facendolo girare.

<<ora lo vedi >> affermò lui.

<<Non vedo tutto sto granché >> gli rispose Floch con tono provocatorio.

<<Prova a ripeterlo se hai il coraggio. Dai ti sfido >> disse avvicinandosi.

<<Ragazzi fermi su non c'è bisogno di litigare! Posso darvi la camera con tre letti, mentre Eren e Mikasa prenderanno quello matrimoniale, mentre io ed Annie dormiremo sul divano letto>> esclamò Armin cercando di raffreddare i bollenti spiriti

<<Non ce n'è bisogno Armin, se questo non la smette con questo tono presuntuoso io lo caccio fuori >> disse Annie assottigliando lo sguardo.

<<Cosa vuole fare una ragazza? Sei così inutile >> rispose Floch attirando l'attenzione di Annie.

In poco tempo Floch si ritrovó per terra in una posizione strana.

<<Armin dì alla tua amica pazza di andarsene! >> esclamò alzandosi a fatica.

<<E per la cronaca, io sono la sua fidanzata >> disse tirandogli un calcio.

<<Tsk, tu nano, dormi pure con la tua fidanzatina del cazzo a giocare alla famigliola felice, io vado a dormire da un'altra parte >> affermò uscendo di casa.

<<Bene ora possiamo mettere fine a questa messa in scena, scusa T/N se ti ho spacciata per la mia ragazza >> disse Levi con tono dispiaciuto.

<<Oh non preoccuparti >> gli risposi.

<<Quindi tu e Annie siete fidanzati?>> chiese Eren curioso.

<<Esatto >> disse Armin arrossendo.

<<Comunque andiamo a dormire>> disse Levi.

<<Ma è ancora presto >> gli risposi.

<<domani iniziamo le prove perciò andiamo >> mi disse afferrandomi per un polso.

<<La camera è al piano di sopra! In fondo al corridoio! >> urlò Armin.

Da quel momento in poi non successe nulla, ma l'ansia di rivedere mia madre cresceva ogni giorno.

Flashback

Ero in camera mia al telefono, non fare assolutamente niente di speciale, finché non sentì mia madre chiamarmi.

<<T/N VIENI SUBITO QUI DISGRAZIATA! >> urlò lei.

Io spaventata dal suo tono mi diressi dove si trovava lei, ansiosa di ciò che dovesse dirmi.

<<IO TI FACCIO ANDARE AD UNA SCUOLA PRIVATA E TU HAI IL CORAGGIO DI PRENDERE NON VALUTABILE?! PICCOLA BASTARDA VIENI QUI >> sbraitó lei mostrandomi la verifica piena di segni di penna rossa.

<<N-No >> dissi mentre le lacrime mi scorrevano sul viso, spaventata di avvicinarmi a lei.

<<Non piangere o te lo dó io un motivo per frignare! >> urló lei dandomi uno schiaffo.

Io piansi più forte e mi tiró per i capelli per poi buttarmi a terra.

Mio padre in quel momento entrò in casa rimanendo a bocca aperta da quella scena.

Non fiatare e prendimi per mano ❤︎Levi x Reader ❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora