-Capitolo 43-

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T/N's pov

La mattina dopo mi svegliai con Levi vicino che mi accarezzava i capelli.

<<Buongiorno T/N >> mi disse dandomi un bacio sulla fronte.

Mi faceva abbastanza male la testa e appena mi ricordai cos'era successo arrossì di botto.

<<Ti ho fatto la colazione, è in cucina, devi anche scendere le scale >> affermò sedendosi sul letto.

Notai che aveva già messo i boxer, perciò presi anche io il mio intimo e lo indossai.

Notai sia i lividi per quando Levi mi spingeva contro il muro, sia i segni lasciati da lui, anche se non era messo molto meglio di me.

Mi feci prestare anche una maglietta.

In tutto questo ero ancora seduta sul letto.

<<comunque non fa per nulla male, ed è qui che si vede la tua poca esperienza caro mio >> affermai con tono presuntuoso prendendo il telefono.

<<è vero, è stata la mia prima volta, ma alzati >> mi disse.

Io mi alzai e subito sentì un dolore allucinante.

Mi appoggiai subito al muro.

<<Che c'è T/N? >> mi chiese alzandosi.

<<Ho solo preso una storta >> gli risposi sedendomi per terra.

<<A me non sembra >> rispose con tono malizioso.

<<va bene. Aiutami invece >> gli chiesi.

Lui mi tese la mano e l'afferrai.

Mi aggrappai a lui e appena arrivati alla rampa di scale deglutì.

<<che cos'hai? >> chiese.

<<Haha non so proprio >> risposi.

Sentì una fitta e feci fatica a stare in silenzio.

<<Ho capito >> rispose prendendomi in braccio.

Mi portò giù in cucina facendomi sedere.

<<finalmente un pó di sollievo >> affermai.

<<Visto che siamo in Francia ho provato a fare dei croissant alla crema >> mi disse appoggiando un piatto.

Io addentai il cornetto sporcandomi il mento.

<<Ho come una sensazione di deja-vu >> mi sussurró all'orecchio.

<<Ti infilo questo coso su per il culo se non la smetti subito >> gli dissi come se fosse un'arma.

<<Certo >> mi rispose.

Accesi il telefono e mi ricordai del fatto che il telefono stava squillando ieri.

Quattro chiamate perse da Eren.

Cinque chiamate perse da Mikasa.

Una da Armin.

Sette da Connie?

Richiamai Armin, visto che non sapevo chi chiamare prima.

T/N: Arm-

A: T/N! Devi tornare in Giappone!

T/N: cosa? Perché?!

A: Perché Sasha! Sta male! Molto male! Potrebbe morire!

T/N: arrivo il prima possibile.

Riattaccai mentre avevo le lacrime agli occhi.

<<Hey che succede? >> mi chiese Levi accarezzandomi la guancia.

Io scoppiai a piangere tra le braccia di Levi.

<<Scusa Levi ma devo tornare subito in Giappone. Sasha... Lei >> dissi singhiozzando.

<<Andiamo, chiamerò un'agenzia privata per un volo immediato >> disse afferrando il telefono che aveva lasciato in cucina.

Io nonostante il dolore mi cambiai e chiamai Floch.

F: era ora, dove sei?

T/N: incontriamoci vicino alla torre eiffel, dobbiamo tornare in Giappone, Levi viene con noi.

F: non faró domande.

Riattaccai e velocemente con Levi ci diressimo alla torre eiffel.

Certo ogni tanto faceva male ma non mi sembrava il caso di pensare a quello in quel momento.

Floch che aveva la macchina, ci accompagnó all'aeroporto per il volo privato.

I posti erano da tre, perciò io mi sedetti vicino al finestrino, Levi in mezzo e Floch a destra.

<<Ora mi spieghi che succede? >> chiese Floch.

<<Sasha sta male, è in pericolo di vita>> rispose Levi al posto mio.

<<Sì ma che palle >> disse il rosso sbuffando.

<<taci Floch! >> gli urlai.

<<Vedo che ieri avete avuto una notte in bianco voi due >> affermò Floch notando i segni violacei.

<<Non è il momento idiota>> dissi stringendo i pugni.

Restammo tutti in silenzio per tutto il tempo di viaggio, e appena arrivammo a Tokyo ci diressimo verso il luogo prestabilito da Armin.

Solo io entrai nella stanza di Sasha e mi sedetti vicino a lei.

<<sasha cos'hai? >> chiesi preoccupata.

<<le hanno sparato>>affermò un uomo biondo con un camice bianco entrando nella stanza.

<<Niccoló... >> affermò Sasha faticando anche a parlare.

<<Sasha sono qui >> disse il ragazzo prendendole la mano.

<<T/N, Niccoló, voi due insieme a Connie e Jean siete state le persone più importanti in tutta la mia vita, diteglielo>>

<<Dite anche a Eren di ragionare e di aprire gli occhi, e a Mikasa di non sentire la mia mancanza. >>

<<Sasha non parlare come se stessi per morire perfavore! >> urlai tra le lacrime.

<<Ma io sto per morire T/N >> affermò sasha sorridendo debolmente per poi fare una smorfia di dolore.

<<No sasha tu sei forte, perfavore non lasciarmi >> chiese il ragazzo trattenendo le lacrime.

Sasha tossì per due volte.

<<T/N, ti sei fidanzata con Levi?>> mi chiese sorridendo.

<<s-sasha >> le risposi mentre le lacrime mi scorrevano sul viso.

<<ti prego rispondimi >> chiese gentilmente.

<<Sì, ci siamo fidanzati Sasha >> le dissi sorridendo malinconicamente.

<<Ne sono felice, almeno morirò con questo pensiero >> rispose guardando in alto.

<<Carne >> concluse lei.

Il rumore della macchina che misurava il battito cardiaco rimase continuo.

Era morta.

Angolo atroce
Guarda come l'approvazione che mi ero guadagnata scompare? Woshhh

Non fiatare e prendimi per mano ❤︎Levi x Reader ❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora